Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

nalura umana è ormai pcrmancntcmcnlc t;Orrotta, d1e non \''è speranza IH'r l'idea di una 11oeicti, libera. Noi ci indirizziamo .- lali 1·011clusioni. CrcJi.1- mo che le capaciti, potenziali dell'uomo restano: pur riconoscendo ('hc: sono più fermamente bloccate di quanto inunagin:1nuno. E secondo noi due deduzioni sono logiche. Primo. noi dobbiamo riconoscere 111probabiliti, che do\'rcmo "i\•ere il resto delle nostre \'itc in una socictit di schiavitl1 di irreggimentazione e di guerra. iPosshuno spcrnl'C di for qualche progresso l'Cale contro queste ,·ondizioni, ma la nostra ideologia e la nostra pratica debbono accentuare <1uegli aspelti dell'anarchismo che possono esserci di guida per sopra,•• \'irnre e per preservare in noi scnlimenti umani e gli istinti migliori. E: così che gli aspetti pcrson:ali e di gruppo dcll':1m1r"lii::mo hanno oggi un significato maggiore che per il passato. Seco11do. noi dobbinmo arcctture il fauo che la socic1i'I libero è per ora una idea utopistica - non nel senso che essa sia impossibile, 1>oi1·hè noi crediamo che è possibile, ma pcrchè non conosciamo nessuna strada diretta che ad essa conduca. La liberazione sodale sarà <-er1amcntc ri,o– luzionaria. qunsi certamente violcnla: dal momento che noi tendittmo ;1d una socie1ì, :marchica sarebbe sciocco respingere l'idea della rivolu. zionc. Sulln via della lihcrli't v! saranno barricate ccl erois.mi come in ogni lolla sociale. Afa la ri,oluzionc non è affatto imminente. e 11011 h11senso spendere le uoslre ,·ile in impazienti atlcse o in sogni fìduc.iosi. Non ha sen– so perchè la rh·oluzionc dcll'an<cnirc richiede una alli\ta preparazione nel presente: non la prc1)arazione delle cospirazioni e dell'accumulo <li armi, ma la preparazione di corrodere le islituzioni e le nbitudini di pensiero e cli azioni che uniscono il lm 1 oro delle fonc naturali dçgli uomini e donne. Noi non lro\•iamò errore nell"idc:1 di rivoluzione, ma bensì nella :,s– scn7-'l di un poi1le Ira il presente cd il futuro: non d'un ponte :fittizio come il « periodo di transizione» del marxismo, ma d'un ponte reale di azione clirella anarchica. La rivoluzione come conflitto << finale )) esplodente dalle c·ondizioni dell'uomo è un'illusione. Lo S\•iluppo rit'oluzionario è ncf'CS· sMiamcntr nel difficile apr>rcndirncnlo della liberli1. nella pralica della lihcrl:'1. PRATICA. Orientamento. Che cosa fare. dunque? Un punto essenziale ,,a d1iarilo. Le azioni « poli1id1e 1) " rholuzio• naric sono comunemente intccc come lotte per il J>0tcr<' in visla di obbict• t ivi piì1 o meno grandi - cd in esse viene identificata la lotta del popolo rontro i suoi dominatori. Ma le lolle so<-iali del popolo contro i suoi domi– natori non esistono. La nostra lolla cen1ralc ora in allo tende verso ciò che 312

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