Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

3. - Ma noi ci accorgiamo che nell'interno della societit presente, ◄·onn1:1que essa possu venire « riformal:t II dall'azione direw1 del popolo o dal paternalismo dei governanti, è sempre impossibile la libertà e il realizzare le proprie potenzialità. Perciò il raggiungimento di una socie1à libera è l'obbiettivo mam;iorc. Tutte queste idee, bisogna dirlo, son conter111cc11cll'èredit.à dei vec. citi. mwrc/iici. E con esse noi siamo pienamente d'accordo. 'È rispetto al •come» wia tale socictit libera possa vcnjre raggiunta, e rispetto al com· portamento pratico degli anarchici, che il giudizio dei vecchi anarchici d appare non piÌI sufficiente. Idee di rivoluzione . ... I bakuninisti della Prima Internazionale, e gli anarco-comunisti cd anarco-sindacalisti che li hanno seguiti, consideravano l'evoluzione so– dale in atto come un fallo acquisito, pur rifiutando il determinismo mar– xista. Dice,,ano: « anarchico è il pensiero, e ,•crso l'anarchia ,,a la slo• ria ,>. La Rivoluzione francese, i ricoHcnti sollevamenti popolari, il sor• gere di movimenti rivoluzionari coscienti, tutto li confermava nel credere. che h 1 massa del popolo, prima d'allora rassegnala alla schi~witl1, stava diventando pii, vh•a. L'educazione e b. conosccuza si diffonde,•ano. L,• tco• ria del mut~o appoggia ri,,cb,•a istinti o scnlimenli altruistici cd ciici nella massa del popolo: cran sopratutto la forza dello Stato e l'ignoranz:1 diffusa dalla Chiesa che sopprimevano quegli istinti, che mautenevm10 l'uomo in schinvitl1. Ed esisteva la leva 1>er rcalizza1·e i mulamcnti ne– cessari nelle condizioni ceonomiche. li capitalismo significava pura schia• vitl, al salario, e miseria e sofferenze, ·che non pc:rtcvauo essere rimediati con sole riforme. La propaganda di massa era dirclla ad eccitare la ribel– lione degli operai e contadini contro lo sfruttamento cui erano soggetti da parte dei capitalisti e degli agrari. E si confidava che quando i più facili rimedi (sindacati, repubbliche, ecc.) si fossero dimostrnt.i futili, il popolo si sarebbe rivoltato ed avrebbe creala un:1 socictl1 libera, se abba· stanza coscienle del la sua stessa capacità. La prospettivi <lei tempo presente è tale che <Juasi sembrerebbe ne• ccs§ario rovCS<:iare i termini di tutti <1ucgli assiomi per dare ad essi un contenuto di ,•crità. ]. - Il progresso sociale, o l'evoluzione èOCitde, giudicati cou cri• tcri unarchici e non con criteri teènologici q politici, sono un mito. Non è visibile alcun progresso in ,ter.inini di felicitìt umana: nel fotto ò disw• tibilc se w1 qualche real.e progresso si sia determinato nell'era dello Stalo (ora vecchia di diverse migliaia di anni). I cittadini delle ch•iltà. occi.dcn- 1ali sono stati probabilmente peggio, per diversi secoli, dei membri di molte altre comunità o ci,•iltà; e se infine anche tali popoli sono 6lati spinli in basso lo si de,•c all'opera dell'uomo europeo ed americano. La evoluzione del ca1>ilalismo si effettua nella direzione del centralismo e :llO

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