Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949
rio l'apparato aipillure con cui il Fascismo aL'e1.1u avvelcm,tu tutta la vite, italiana. In particolare, non si .'I0r10bclltuti. pc.r demolire i vari. Enti cor– porativi con cui lo Stato pretcndet'<l controllare la uitu di. tutti.: anzi, han fovor"to a couscnx,rli, sperarido di. J>0tcrli utili:zarc per siè. Nè /,armo irt• tt•stt è proclamata la 11eccssità di una generale conversione delle attività economiche, dulie produzioni autarchiche e guerriere del Fu.'ICismo verso t1trivirà di scambio e pacifiche. In conseguenu, uessuno tro essi /,a osalo riconoscere che v'era eia prevede.re ,ma forte disoccupazione inevitabile, r che a questo fenome,10 sicuramente i11sorgc11tc si. doveva por mente per i riniedi del C'1S0.Si so11contentati di. imporre il blocco dei licenziamenti, cioè di. mascherare la disocc11p<1ziorie con un<r finta occ11p<1ziorrn che im• pe1livu ogni. serio ini:::.io di convcrsioric industricilc. E gli. wwrchici che cosa hanno fat.to? l.,a strada era chi'1rtr: bastcwu proporre "giwrc csiscrc imporre o·ve possibile che una inderinità di disoccupuzione ragiot1cvolr fosse assicurata. u tutti. gli uomirii e donric privi di l«uoro. fìnchè ,1011si urrioosse ud ,ma ripreM1 prod11ttiuu sufficiente per ,for lavoro rr tutti. Arr• ,·/te il problenw di fi,w11:::.iure <111esta indennità si poteva discutere.. proporr(' per esso sol11zio11ilocc,listicl,e. fuori dc/l'ir,iziutirx, e del. controllo d<'llc burocrazie di Suao, come: co11trib11ti rli t11lt(' i(, i11d11strirlttvora,1ti <' di 11,tti i fovorut.ori occupati, contributi proporzionali ,,tit, ricd,cz::.u di t11t1i i possidenti. il t,rtro ,muniui:itrnto i,1 loco. :ienza 1>assc,r(' pPr Rouw. L" cou• 11rrsione imlustrittll' ;,, scr,so m11if"scisu,, e/te llvrcbbe :q>c1·tnalmeno In ,,ii,. a possibilit:, potenziali cli socialismo, è <111incli rimtrstc, per trri". Corllirum 11na crisi permanente. in cui il />OJ>Olo finisce di. regredire dull'e11hui1w110 tmtifa.'ICistctdel '13. sempre più prono ai rn1,occ.ior,i PC o P o DC c/1(' lo ronwncl,mo it1t:CC(' di eccitarlo (I(/ i11i:::.io1ive 1111torio111('. E sii mwrcl,ici? An• rhc ;,, Ju,li" gli mwrcl,ici /rcm finito per <1ccodarsiolfo imJ>O$l<1zio11c 1ltr11i. r /rl.la lotta Cofltro lri disocc11p(lzionc, r/tr .1;i rivolge scmprr "Ile, pPstaitc mm·• rliinc, delle, c,1rit1ì rouinos" dello Swto. E si potrebbero ciwrc cento ,,Itri c,,si mwloglii. ''°" solo ;,, Frlltwi,, r in lwlia. ma cfo1>prrt,ir10dove ,,,, modmento ,uwrd1iro ir1tc11dc ('Ssl'rl! operante. Nell'evol11zio,1e dei modi di proprietà. clei mezzi di produzione. r1oi potremo derwrici<,rc J>Crmolto tCtnJJOancora, le, degcncrnzione dello spi– ri10 d'impres(I c"pitc1/isru pri.rnt.o, e lo lcnw uum1zata dei. tecnocrati. Ciò è riccrssario ,ai.le , fr11tt11oso. Ma r1>erchèevitiamo di i11tcrcss11rci e di por• tecipure lllie espcric11zc e/te qua e lcì sorgono SJJOfllWl'!llmc11tc dt1 vérc inizia– tive operaie. come se si trottnssc di 1111 u,bù? Pcrcl,è atte11d1•relutto do "" domu,1i clie gli ,wvenimcnti. annunciano osc.uro e disperato. merure è irt nostro potere oggi di moclcll«re <111cs10 clonwni. e di. moclelforlo profon– damenrn ed in maniera durevole. se siamo ansiosi di operare con fermezze, r con forza? Il clilcmmu che gli. uomini. J>Olit.ici. ci po11go110,o ir1izic1tiv'1pri1;(1ttt o s1t1t.izz'1zio11e, è dunque insolubile? No, ccrtamc11tc 110. Ci so110;,, Fra11cilldei tcritfltivi. Così lo com1111itiiop('rnùi Boimondcw, 299
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