Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948
mezzi di distruzione sempre pili potenti, sempre pili ve:loci, sempre più 1·omplicati. Motori a reazione. Turbine a gas. Motori alimentati dalltt pila atomica. Radio senza valvole. Aerei più veloci del suono. Bombe volanti a muso sensitivo che si dirigono da sè sull'ostacolo. Ahre che ar– rivano a 9.000 Km. di. distanza. Raggi mortali. Bacilli spaventosi. In tutti i campi, perfino nel campo della medicina e della chirurgia, lo sforzo, de'lla ricerca è in nito: cnnrmc, disponendo di laborator·o e di é<1uipcs di scienziati che in tempi normali sarebbero stati impensabili, e procede con la rapidità delle ossessioni, in fw1zionc della guerra. Dicono, per scusarsi: tutto ciò servirà « poi >> per la pace. Ma come uon vedere che diviene problematico se ,,j sarà un « poi n, qualora da,•-· vero si scateni sul mondo una guerra sostenuta da queste « ultime co11- t1uis1c della scienza»? Mai il parlare di « p_rogresso scicn1ifico » è slato così amaro come oggi . ... (E, poichè i pazzi dicono sempre che i savi sragionano, i generali cd i politici dicono che noi, propugnando una rinunzia totale cd effettiva alla guerra sia d'offesa che di difesa scn~a nessuna cccczjonc, ci compor– tinmo da pazzi). Francia . ... Anche in Francia il PC sia cercando di incidere nel sangue e nei dolori del popo'lo la frontiera di Stato russo• americana. Agitaz.ioni a ca- 1cna, e le pili nemiche del popolo che le fa, si susseguono in tutte le rc– gi0!1i. Scioperano gli impiegati del metro di Parigi, facendo andare u piedi i poveri, mentre i ricchi scguilano a circolare in auto. Scio1>cra110 sulla soglia dell'inverno i minatori, creando la mancanza di carbone ncllt> case dei poveri, mente i ricchi tro,,an ben modo di riscaldarsi ugualmente. Scioperi, scioperi, e tulli contro i poveri, poichè lo .Stato· riesce a clifon– clrrc bene i ricd1i, con le 1ruppe e la polizi;,1. Ma i poveri ((marciano•· per ora • .,. La regola di Thorcz e .soci è una sola: tanto peggio tanto meglio. Che dalle loro agi:azioni soffrono solt:rnto i poveri, che il popolo fran– cese venga spinto così in una dipendenza sempre pili stretta cd umiliante dagli aiuti amcric:ini, lutlo ciò non importa. Può giovare alla politica russa, in questo momento, disintcgr:ire l'economia francese, far sentir" all'Amcl'ica che in Fr~ncia non può contare su nulla. Che importa se il popolo soffre, senza che dalla .sofferenza venga nlcuno sforzo cosLrullivo? ... Fino a <1uando? Cioè, <Jnando alfine i poveri .s':iccorgcrnnno di essere pedine d'un giuoco r,ltrui, e cominccr:inno a raccogliersi in sè stessi, :\ battersi per sè stessi? Son questi interrogativi che, in Francia come .altrove, disintegrano le organizzt12ioni cosiclettc sindacali, tra l'incerto sorgere di nuove forme di agiiazioni dei brnratori, e le resistenze (perfino!) cli alcuni scuoti 253,
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