Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948
.co ('Ome « falso storicamente ,- per due ragioni: 1) mostra,·a una po1)0• lnzione fuggente, prcan dal panico da,•anti all'a,•anzaia tedeS('rt 1 1nenlrc -si tr:1ll:n•a di « un ripiegamento s1ra– te,gico conforme n1 piaJ10 ». 2) ;1ffcr– muva che i comunisti impara,•ano molto dai Komsomols mentre ò vero il contrario: i comunisti, essendo piì1 vecchi, a,•c,,ano a,~to mo,ggiori pos- 1Jibiliti1 di ~tpprofillarc dell'insegna– mento del com1>agno Stalin. Questa critica era appena comparsa che F:t· da"iev foccva una confessione com· Jllc1a: « sono interamente d'accordo i·on questa critica, egli scriveva; non per una forma Jua pen:hò ne com· prendo veramente il senso». Egli aggiungc, 1 1.1 che avrebbe riscritto il libro « con amore e diligenza » in modo che desse piena soddisfazione << alle giuste esigenze de'I partito e del 1lo1,olo soviclico ». La giornata cli gioHdì 26 è stata un poco piÌI tuO\•imentnta. li discorso d"Ehrcmbourg è Sl;:tlo proceduto da una dichiar:1zione del presidente della seduta Julian Hux· lcy, il segretario dell'U.N.E.S.C.O. e seguito da proteste provenienti dal Rogge, cx allorney generale aµ:giun– to degli Stati Uniti, e da Taylor, profossorc di .storia moderna a Ox– ford. Nonoi.lunte il suo naso a punta, Julian lluxlcy deve mancare di fiu– to. Ignorante di tutto ciò che non riguarda la sua bottega, si è forl!c il– luso di ricondurre j russi all'U.N.E .. S.C.O.? « Noi organizziamo gli se:un– bi intcllclluali internazionali; abbia– mo bisogno della pace. Voi pure. Mctti:unoci d'accordo». t questo -che Ifa sua presenza significava. Ed :220 in questo s1 e mgannato Di <1ui la sua dichiaraz one al congresso: «Non si guadagnerà nic,itc con gli uttc,cclii lanciati da u,10 elci. partiti contro l'altro. Qut>.sto genere <l'(lttiuità non conduce alla pucc ma ulla su.erre,. Non abbiamo biiog,w di mcmi/esii, o <li. <licliiarazio,1i politiche. Abbiu· mo bisos,w di q,wlcostt di. costrut– t.iuo ». Ha rinno\'ato in seguito que– sta dichiarazione. Diamola <1ui, giac· chè i <1uotidiani non si sono creduti in donre di pubblicnrla: « Avevo pensato clic 1/ Congresso mondiale degli fotclle1111ali di Wro– dmv si consncrerebbc. su un piano riori govertwme11tctle, come Jtt l'Unc– sco, su 1/tl piano i11tcrgoverr1Cu11cn– utlc, " un'opcrn cli coopernzionc in- 1.crrwzio,wlc e di pc,cc, nel dornirii.o dell'educnzione, clcllu scicnzu, e dclfo cultura. È con q11(>sto spirito clic /,o t1CCCI.· wto il lusirigl,icro invito clic mi ern slato /allo ,li es.sere uno dei ciru1ur presidenti di questo Congresso, dopo ,wcr ricevuto ,/al sig. Borcje::;a, sc– grcrc,rio gencrnle e orgunizwtore dl'l Co11gresso. <1ssic11r"zioni clic <Jitesto m:rcbbe un ct1rattcrc escl11sivC1me11tc rulturnlc. Disgr<1:iC1tmnelllc 11011 fu, cosi. Il Congresso. dC1{.suo principio, lw preso ,m C1t1dc11nc,110 politico. Non. ci .rono stat.c delle t'-t're discussioni. Ln mC1ggior fXUte ,!egli orC1tori pre– sentò delle mwlisi strettcmie,11e m<1r– xistc de.i grandi movimenti contcm– ponmci o delle violenti JJOlemichc sulla /JOlitica e fo cultura cunericcma ocl occidentc,/e. Questio11i cli ordi11e puramente economico o JJOlir.ico• ecor1omico, <Jmtli il piano Marslwll, l' Unio11e oc– cide11wlc e le, politi<x1 colonic,lc, /11•
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