Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948

fiario mutare. prima. la societi, in genere: la cultura de,e esprimersi in termini di azione e di 1>0litica; la cre:,zione di un Consiglio di Gestione è llil1 impor1~1111ed'una hell:1 lraduzionc dal greco. Fa mollo piì1 ha,·oro <:uhuralc Tartaglia audando in giro a tenere conferenze contro il l'itllo· liccsimo, che mille intellettuali cur\'i rii tavolino. « Comunione cli intenti. non di idee; di opere. non di parole», cosi de,·ono unirsi gli uomini di cultura. E fare. Rii.:ordanclo che non è possibile a,•erc una nuo,·a cultura nella società ,ecchia e marcia che ci circonda. (Osscrrnzioue scttinrn: Guarino si compi<tCC di u11,1sc.ritturn difficile e llll11sivu, molto simile <t qucllll di Tartc,glia - mu piri debole; viene il. sosJ>etto che codrsto lirig,wggio cmb/er,uaico derivi d1,llt, r1&sc11u1 di unu so• cietà nUo,·a nel suo complesso sit1 cioè '"'" 1nis1ica fugn d11/lt1111combcnt(' ret1lti1: è il pericolo ch<' corre. " mio <IVLÙO, anche 'furtllglic,. e torneremo in c,rgomento a suo proposito. Notct:olc lu contumi1rn=io11c tru culture, t' morulo delfo prnticll, (li cui si fc,.e1u~mpio sict cit<m<lo i Co11sigli di Gcsrion(' • .!i« a proposito dr/le, llttii:ir(i cli 'rc,rtugli«; so110 pqsi::io11i clic fllrebbcr(J rabbrividire 1111 crocifllw. f>0Si::ior1ispurie dn .1111 p11t1to d, vista ,,strntto. nw qmmto mai f1cccttabili nclfo oclien,c,. sit11a:io11c; però. il g1u,io c"è lo stf'sso e grcmclc! C1wri110 cit.u i Co11si1,Cli d Cestioric. e 11et1CCl'llflJ)flri p11ri lo <~ v,•rsio11cswli11w,w »; G1wri110vuole 111111 c 1lt11rc, « sol,di[,cflln l►, 1rn<1cu/wrc, « a carro t1ri1wto ». pc,r così dire ... mc, trasferisce nel morulo de!ltt prcr– tica, senu, accorgrrsrnl'. non giù la sua culturn bcusi (J1telh, d1 Lor1150!! Questo è l'c<111it·oco e/re avt:eletl(t 1t1tl1 i discorsi che stwmo r11>0rta11do). Ecc. Cli intcr\'c11ti si mohiplica110: Del Bo, Dal Pr:1, Bo11fonti 1 Morandi ... tulli gio\·ani riS1'Cll:1bili 1 seri. si1U'cri. i <1uali intrecciano un unico dialogo. Citeremo Cantini (At:mlli! del 10 giugno. sollo il pcricolosis:-imo titolone <q>o· )emiche sulla -.:ultura nuova ,.), in cliscrela polcmit•a <·on Borlenghi (di 1rop1>0 esagitata Fcrittura), con Petronio (per il tiualc la (·uhura nuorn « esprime iu termini di cultura le esigenze delle masse :i.: lo d,iccliamo noi, visto che C. T::u:c: quali mas...<ie? al solito, le masse d1c il P.C.L ,:i è in– ,cntato per suo -.:omodo Céclusivo), tcn1:1 di concrcl:irc la nuo,a cuhura nell'ambito strcltamcntc cultur:ilc. Jn <1ucsto modo la forza. la profon– diti:1 di a:ioric di -.:ui vanno in ricerca Fortini, Guarino, e altri scomparf' (essi, in rcahì1, .rnirano ben pitl :dl:1 , i1:1che alla cultur:a !); d tarchbc il ,·antaggio d'una m:·1ggior precisione e f>Unlualizzazione di termini, se Ca– tini non confondesse l'esigenza da cui si è preso l';n\'io con una generit·a modernità lettcral'ia di tipo debc11edct1iano (\'cdi quanto si scrisse a pro• posito di questi). che resta in superficie: anche il suo im 1 ito :111:1 psic:1nalioi;i, ,·osi come è prescnlato, non va oltre l'n1nbi10 d'un frcudismo generico da <:ui tutto si 1>uòtirar fuori: e, de] resto, le sue di11:1li citazioni di Lawrcncc, <fi Mann, di Sartre auche, invitano :1 una cultura in gran p:1rtc nctt:unen1c reazionaria e giì, smontatissima. 207

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