Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948
Vh·iamo, dice Fortini, in un paese dol'C nel 19-18 ci si de,·c mettere ":I difonclere lo Stato laico! quando si sa che ben oltre è necessario andare: « la veriti1 è al di 1:, ... in una nuova instaurazione, in una nuo,a liberti, e autorità ... in w1a nuova fede, che :1bbia perso persino la memoria delle l'ecchia liberti', e autoril.'.1 •· A <1uc610punto jl F. è colto dal timore di essere troppo •< intellet– tuale », e inserisce nel dir suo un tassello sopra la « unilìt ncCCS!aria in seno" alla C.G.LL >) ... Niente è pili negativo - e pili indicativo, al tempo s1csso - di qucst:i sparala che crede di ccmcnlarc operai e uomini <li t"·uhura rno– strah<lo <1ucsti ultimi preoccupati d:i problemi che son 1>ro1,ri dri primi: mica d1c gli intellettuali debbano, secondo noi, disinteressarsene. m:i lo in– tervento loro de,·c a,·ere spi<'cale t."aratterisliche di maggiore pcnetrnz1onc e comprensione, risultato logi('O d"una maggiore possihiliti'1 culturale e in• tcq>ret:ati,·a; niente è 1>eggiore del rimasticamento, da p:trlc degli intel– lettuali. di slogan i1wentati dai \'Olgari poli1ici per i loro subdoli fini: gli operai c_•icaecano, poverelli, in <1ucsti inganni, ma gli intellcttu:•li hanno j) dovere cl"csscre tra i 1>rimia fiut:1rc la tr.q>polcria. Insomma ~la di fatto che l'unità operaia è indispensabile :,Ila base, ma non c'è r:igionc :1\ mondo che In renda obblignloria a'I servizio del P.C.I.; e invece la rcalti1 odierna ,1uesta è, che la unità serve gli interessi politici del iF.C.l. e ,,a tiuasi sem– pre contro gli interessi della classe operaia. Fonini e i suoi amici <lovrch· bero essere i primi a esaminare la cosa, convincersene, e lottare in con• segucnza. Proseguendo: tutto è in rovin:i. 1u110decade e si sfascia (e l'Alleanza? diciamo noi <..'On catli,,eria): « i partiti capiscono :1 metà ».•. muoiono le ri– viste, è morto il Politec11ico. ,,a morendo la Cittnde/fo. Forse gli unici che <'Ontbinano 'qualcosa sono C:apilini e Tartaglia, con il loro « Movimento ,li religione ». Ma occorre non icor::aggiarsi. l\'lettersi insieme, anche in po– chi, e cleciclcn1i a c1ua1chc lavoro in comune. alla costituzione di c1ualchc gru1)po 1 alla pubblicazione di qualche periodico: senza lroppr illusioni, i;:enza I.i prelesa che allri paghi per noi. Meglio fare modestmncnte da soli. Ma forc è necessario prima che sia troppo tardi. Scrio era l'invito di For1ini; sincero il suo sforzo di indical'C qual– cosa di concreto, che permellcsse d'c"itnre una ennesima dichiarazione di principi dopo la qua'le tutto resta come prima. Non si arri\'Ò :i nicn,e, di pratico: ma nel clima intellettuale italiano la di8<'ussione che tenne dietro all"articolo soprariporlato fu una boccata cl":aria fresca cfan·cro in-– corag~iante. Un esame di coscienza Tnter\'enne subito Guarino: U,i esame ,li. cosciP11:o (Av<mt.i! del 29 m:aggio) 1 osscn:ando che non era il cnso di tcnt:1re la fondazione d'una societì, cu'ltur:ile nuova dato che la società culturale viene dopo la società in genere; è quindi neces- 206
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