Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948
del P.C.I., IH'onte a liquidare qu~lsinsi iniziati,·a non ,·nd:i. a bgiolo al Partito. (Terza ossen·azione: Ma ;. parr.ccipanti alle assise fiorentine. <111.este co– se no,1 /e scumo. Non sc,nno mai, vercm1.ent.e, cose di questo genere.. E allora non ci si mescolo alle Alletm:c, ... La mentulit,i è dipintti clulltt co11ti11uc1 richieste, - del 'l'n•visani. e di og11i.preS<!nt.c - che« I.o Sww clic, soldi >), Lo Stato, ~cmprc di cfosse (ddlc, classe dcJ. /1111:iom,ri. iri UUSS) <là i soldi per i suoi propri (lffuri; e dopa ;. .~oldi tfti le botte). La scuola G. Petronio relatore. Anche qui grande « concretezza >). Non ci si perde a discutere sui mctocli d'insegnamento, ma si esaminano le tristi con– dizioni dei locali scolastici (giusto), J'esistcntc slegamento tra scolari e profossori, 'li:1 ncccssi1.iadi immettere la vita nella scuola ... dimenticando cl1e– l:a vita a cui si fa riferimento uon è poi <1uclla reale, ma quella che il P.C.J. det.:idcril di considerar tale per j sudditi (\'Cdi, ancora, i Convitti. d"licr Rirwscitct). Giuslo e acuto l'esame della storia scolastica, :.eppure troppo (( in fun– zione» della socie1ì1. Furioso l'attacco contro le 1)arificazio11i e ltt scuoln liLcra, in difesa della scuola di Stato. (Qu:a"rta osservazione. No11 sitrmo mie" degli w1bccilli: d'cuxorclo d1c le pnr,i,fica:;ioni " Ja te11clcn::,a " /ai;orirc fo scuolti 1ibcru e<111i1,,-algono, in /u,fitt ad appoggiare le scuole dei pret1. D'c,ccorclo chi!, da C"uo11r in poi, il foicismo clellc, dcmocrn:ict borghese - vedi in Fremei" ltt /otl<i contro le Congrcgtt:;ioni religiose - ha. messo l'ltccento sulla scuole,. <J.i Stato. Mu la posi:io11e della Allecm::.a è wm posi:io11c socialista, o radir.al -massonicn? Occorre strnpparc u!lo Stat,o co11di:io11ireali di favore pn ltt scunl<, libc>rtt. r mett.ersi <1 cret1re cooperntivc e/i. insegnanti, i. q1"'li scgucmo metodi menr, barbari. mc,.o maoritari, degli au,wti. Il contributo dei /.){frtit~. se vn– glic.110impaccit ,r.st 'r,c>,clev'csser quello di mettere le loro S('cli u disposi– ;:ionc, gratuite e ill11mirwte e risc(l/c/ot.c, dei rago:~i; e /t1r111' pubblicità tra i propri. iscriui. lo lro 1111a certa esperienu, in r,wtrrill: i P.C.I. srnet– to110 di int.eres5'(f'S<'neappena ccsstl l',aililà pblitìc11). Condizione dello scrittore Relatore C. Debencdctti: un crilico abhastauz:i fine cd ctlm .•1to, <l'una cuitura apparentemente moderna ma in rc.:ihà mezzo parigina e mezzo mi1tcleuro1>ea di vent'anni fa, priva di solidi trapianti fra noi; poiitica- 202
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