Volontà - anno III - n.4-5 - 15 novembre 1948
13erc real1s1iò - ,·omc loro dicono c1·esscrc - bisogna ben Lcncre t·onlo che si vive in uua socieli't 1·apitalis1ica: appunto. capilalislit·a. non piì1 lihc– 'Tistica. JI ~iornalismo di cui parla Ah,aro è tipico d"una s()(·ic1ì1 dw 11or1 esiste J>iù in lt~alia: che forse potrebbe esistere per qualche mese in fase di prc-comunistizzazionc (stalini:rn:i). ma solo ~ulla carta: in concreto 8i sarebbe di fronte a una naEcosta erogazione di fondi da parte Ji 1>arti1i 1 o nazioni, classi p,1clronali, insomma, di dcslra o di sinislr:1. ì\oi vcd·:uno oggi che si può fare un giornale c,..-cllcntc dal punto ,li \'is1:1 1c1·ni1·0 (e ci met1iamo anche la lerza 1•agi11;.1, Ira la tecni<·a, per forc un pia,·crc :il re– datore) e disgustoso di (·ontcnuto so,·ialc. Forse l:t \'eritit è che i (·oncelti C-"J>OSli da Aharo fo,ori,ano gli intc– ,rcssi ec&10111i<:i dei g:iornnlis1i-scrillori 1 im/c ap1)lausi a 11011 finire" appro,a– zione am·hc da parte di ambienti i·ontrari alln Alleanza. t,1de scandalo lartufcsc·o quando ~cop1>iÒ l'incidente Al,aro-Baldacci-Corricre dcli.i Sera: Alrnro scri\•c,a J1clla lcrza pagina del Corriere (noiosi pezzi morali:.tici, di tipo rncdiocuropco. ns~olutamente inutili e buoni per i borghesi che ,·o• zliono d.ir8i arie di pcns.11ori). Baldncei (che è slato un po· di lutto. ma adeS"Q fa il ma11giacomu11is1i puro) è redattore del Corriere. in\'iato a Firenze, e scri,·c d,e trova strano 1\hnro si sc:1gli t.:outro certe posizioni e pompi da– u:tro dai ccli t·lic a,,crsu: lite, Alvaro si dimellc dal Corricr<' (lr nrnlc• lingue clit.:0110fosse tullo toncertalo Ira 13aldacti e l':1mn1i11istra1.ionc del giornale per non pazarc ad Alrnro la li<1uiclazionc). E tulli dis:11>pro\ano Bald;1cci e il Corriere. (Q:,scr·\•aziouc sc1·onda: pcrrhè tutti ro(!iommo S{'('Otl!/o il ro11eetto d<'l– l'intellet111ttlr-r;('tJditor(' di bP11i. xritti o 1x,rh11.i. al mislior off('rf'tll<'. Al– ·vttro doL"t'tVt dimettersi d"I Corriere. op/X'IW ini:::.illta lo suo e<tmpM!.tW nf'//t, Allcan:a. J\'011 <:i pensò t1<'mmc110: ecco c/1(' cosa rodr fo sua ,.... lt,.,ione. •· .;,, fondo ,f!.r(lt1 portl' ,lf'lla t11t1i-itll intelle1t11ale ituliorw). Cultura del popolo Rclalorc G. Trcvisan,. Un buon· voli;:arizzatore di ,,arlito. Si :.-ente su– bito lo stile dcll:1 Unit(Ì nella sua rela7.ionc. or1odo.._~:isecondo le , istc dd l?.C.l. I co11t·etti d1c e.:.ponc son giusti (un flOCO troppo insistiti. da l·Om– pitino m.irxista). il guaio i; l'hc poi quello t·he lui fa è bacato, è folso. Tr,~– "isani dirige Il Calcmforio del i'opolo, e la sua rclnzionc è.un urno al mc– lodo seguilo in codesta pubblicazione: l:1 <1u:1lc compie una continu:1 i11- fome truffo a s1>cse del po1>olo dando~li a1>punto <JU('!la. cultura di cui ab- 1,isogna il P.C.T. per le sue imbroglia1urc politiche (e non retrocedendo di fronte a uessun lenoc·inio pur di essere accettalo dal popolo). Un esempio se ne ha nel suo insislcre sui Co111,-itt; (lc/1<, Rim,scittt. ti– lati qu:1lc ci-empio di s1·uola democrnlica e popo'larc; sulla carta, nei pro– -:;r,-nnmi. 1:ili sono: nella realtì, vi fnnno buono e catli\'O tempo le cellule 201
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy