Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948
sero temprate, forgiatc 1 correltr. d,il fuoco degli cwr,-enimf'r1ti <' dalie CS/)1'• rienze. J'olete degli esempi? Prendiamo CJ1teltodello sciopero di gestione. Una idea eccellente, ,m'idea che pr,)va cl,,,e i cervelli operai non sorio vnoti. ma idea vanci se non è ctlimentutu da esperienze, dct 1rna·criticn costante basata su queste esperienze. Q11esta forma di. lotta può essere t.e11tatu, ma no11 ovu.naue e no,1 in q1wlsiasi modo. Sembrn di.jficilc, per csernpio, met– teda iJ1 prc,t-1..:,~ riella cdi'.azìa 6 riellu meudlurgiu. Invece è applicata nei trasporti, E nelle PTT, i. fati.orini francesi liauno nltirnamente esperimen– Juto una form11lu che le è parente: lct distri.buzionc delle lettere e dei vaglia, ma il rifiuto di inoltrare la posta dei servizi delle tosse. Un altro esempio: I« campagna arllimili.tarista è eccellerite. Pcrchè no11 ullacciorfo alla lotta ri.vcndicat.ri.cc , esigendo fo soppressione dei crediti mi– litari, e rafjor=ore questo ri.vemlicaz.ione mostrnndo ai funzionari di Stato ed ui disoccnpati, che stipendi e indennità non sono aurncntuti pcrcl,è la vo– ruggine dell'amwta pompa ,ma parte essenzi.ule dei proventi nazionali? lln ·ultimo, infine. La lot.ta contro il. clericali-smo può essere utilmente alimerit.ata mctt.endo in evidenza. che la parte mistica. irragionata, senti· memale della reli5ione, qnclla che colpi.sce di. più le folli per i suoi aspetti di sacri.ficio e di. apostolato, di martirio o di devozione, non è specificament<' religiosct e che la storia del movimento anarchico è fatta di esempi irmume– revoli di militanti atei, materialisti, ragiona/ori e spesso pessimisti, che si sono sacrificati, hanno sopportato il murtirio, sono saliti sul patibolo, si so,10 ·volontariamente sacrificai.i.. ma con tutta conoscenza di causa e senu, i. soccorsi, inutili, di un di.o 1d-ilizzuto, d'altra parte, a perpetuare la schia– vitù e l'igrwran:w. I pericoli di <Jttesto metodo di azione quotidiana, voi ·li conoscete. i; quello di perdere di vista 1 sotto il pretesto dell'efficienzc,., l'obiettivo ul– timo. che è una società senza classe e senzu ({overni., 1'1a fo vista d'insieme è la curatteristic<t del rivoluzionario vero. Se rostui. partecipwulo ,tlle lotte parziali e alle lotte rivendicctt.rici, non è cap,u;e di rimanere se stesso, quale fiducia potremo ctccordargli il giorno in cui la successione del copita– lisrno sarà francamente aperta anche agli occhi dei più timorati, mentre l'è già, oggi, nei fatti, e che il suo fallimento esige la nascita di uri movimento nuovo, estraneo ai costumi, ui metodi e alle pratiche dittatoriali o di classe? Bisogna mettere il movimento nel bagno dell'azione. Com,pito duro; spesso ingrato, ma il solo profittevole, il solo carico di possi.bilità, il solo che garantisca l'avvenire perchè ci dà in possibilità di costruirlo. Basta coi gesti gratuiti., basta con i. principi sepolti sotto la rwftalin.a. I t5esti debbono c,vere uno scopo ed i principi rwn debbono avere 1xmra"' dcl– i' aria ,, della luce, Per parte nostra abbiamo troppa fiducia nella loro CJlialit.àper coriscr– varli gelosamente nelle bihliotecltc o nei santuari. Debbono vittoriosurne11t.e passare alla prova dei fatti. Noi dobbiamo riprendere il nostro posto nel movimento sociale, cd il movimento soeiule è <juello di tutti i giorni. DAM4.SHKJ 69
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