Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948

1•ilali.,1i.·o ,.,c,,50 ;::i ,,iilllO l'Ollcgati. (' l'Omc j 1,noratori 1..·omincino ad aC• 1•orgcr,-i •·he i loro interessi 11011 sono mai r:q•prcscntati d:dla gente che ,-1:1 in alto, sian essi dirigenti r>ri• \ali o tlirigcnti di Stato, 1>crcui CO· mitH'i:t a formularsi l'idea del con• 1rollo clirt'tlo dei la,oratori. La politica imperiale I politicanli inglesi sono orgoglio· -i di potere « clcn,rsi al disopra clella politi(•a elci Partiti Jt: il che ,-i1:;nifì1·ac·hc in so,,tauza tulli i Par• liÌi hanuo al fondo alcuni interessi ,,oli1i1·i c·oi,widcnti. ~on sorprende pcr1•iò •he la politint ('Sler:, della \Vhitchall 11011mulj miniman1ente qu1111domuta il Governo. 11 .Lnbour Parlv cd il Conserv.-ti,·c Party pos– i:ono· hc11 ;::c:nnbiar!'òi ogni specie di tu-cu'-1..'.t-01>ratut10 a sostcg:110 dcli<' loro diffcrt'nli esigenze politid1c in· l<>rlH', Ma è un fallo indiscutibile ◄·hc pas"nndo il J)Olcrc dall'uno al– l"ahro rimane oper.tntc I., stessa poli• lint cSICra, portata a\allti dagli Sles- '- :"i funzionari seppure in nome di mi- 11i.s1ridiversi. Qualun<1ue sia il Go· , 1;:rno in carica a Londra, esso ha davanli t·omc un'osscssio11<· gli ~tcs– ;;.i t( problemi imperiali)): e per es– si lulli i 1,olitiean1i riformisti. se an– •·hc con dif{crcnzc minori di opi· nione, concordano sia nel la decisio– ne di non abbandonare l'impero, sia 5ui mezzi da impiegare a !aie scopo. 11 movimento laburista considcrn b permanenza dell'Impero un corol– lario necessario della « riforma SO· cialc 11, proprio come i conservatori l:t cont-iderano un corollario ncccs– ~ario. per I' e< iniziativa privata» c:q>ilalistn. ]I .Governo prcscntt• 11011 ll8 persegue. perciò. una poli1il-a c~tc· ra socialista: segue ciò che an<·hc esso (:Onsidcra come la «.politica e– stera brit.annini ». cioè la clifcsa del– l'Impero. I consenalori. per scopi interni, hanno atlaccuto il Governo per la ,·vacuazionc completa dell'[ndia r quella parziale dell'Egitto. Ma an• 1·h'cssi, in rcalli,, giil erano avviati , er.so ~e stesse decisioni. Nessuno di 1ali atti può dclinjrsi ◄e socialista». La difesa dell"lndia crn un'impre· ;:a gigantesca che ha succhialo !)Cr anni 1a forz:i dcll"csert:ito inglese: cd ora era di\CUuta tro1)po grande. anche lasciando da 1>ar1eil fallo che ~~ ~:~!~;:!,i i1~dsèo:,';;ta'Nc:!1\:e~:~:'\ co11scrvatori a\ rchbcro l)Otuto, :ma• logamcntc, mantenere l'occupazione militare ,li un Egitlo ribeHc, o af• fronlarc i clisturhi della ·Palestina postbellica. L"evacuaziouc militare dcli' Jndi,,. la •·reazione degli S1ati dell'l.ndia e del Pakistan in form:1 di Dominions. \ i hanno rei.o ant·or:i pii1 aperla ht possibiliti"1 del dominio economico inglese. 1 capitalisti britannici si SO· no assicurati in quei paesi un ·op· portunitù conlro i loro concorrenti americani, .senza piì1 l'oslacolo dd boicottaggio politico. E lo stesso (? vero 1>er l'Egit10. Oi fronte alla pe– netrazione· <'onirncrcialc :unericana. l"c,acuazionc militare di'1 u11 defini– i.O vantaggio alle posizioni britan• nichc. In Palestina. il piano originale del Go\'erno inglese 1>re,·ede\11, con lo « home » ebraico nel mezzo d·un paese nrabo. In costiluzione di una compalln comu11i1ì1 di europei. Fe– deli agli interessi britta1111ici. sulla

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