Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948

pcrcht': u: v'è poca -~irtù neli.'c,;.io,ie delle nws:1c di uomir_1i. >), Due ,Hradc sono aperte :.dl'individuo: l'azione politica, e l'azione sua diretta, o ril"o– luzione pa~ifica. Thoreau si oppone atl'azionc politica, perchè essa va troj>j>o per le lunghe cd è di fatto inefficace. Invece, il rifiuto di partcci- 1rnre al governo da parie di ogni individuo che disapprov.a la sua azione (e riconoscerne i decreti è una diretta partecipazione) apporterebbe da sè una ri,·oluzione pacifica. Questo tipo di resistenza al governo egli cli(ende richiamandosi a1 precedenti della storia americana, cd in particolare alfa Dichiarazione di Indipendenza: la quaOc include - e 1roppo spesso oggi si dimentica, cd .inche sul monumento a Jcffcrson è staia cancellala - il diritto e il dovere della resistenza :dl'oppressionc. Egli perciò, conside• randosi giì1 uu:.a 1<minoranza )), sollecita le minornnze a rifiutare di , 1 otarc: a rifiutare di pagare le tasse, a partecipare in quailsiasi modo ;1ll'azionc del gO\:erno - cd :.rnche, se è necessario, ad accellare d'andare in prigione per ciò 1 poichè <e sotto un goi;_erno clic irnpri&i.ona chi1111g11e in&_i11suime1l/c, il po.~to i;cro per 1111 uomo gi11.~to è anche ima prigione )). Egli costruisce, contro lo spirito della <<democrazia», la diCcsa delle minoranze. Invece di sollecitare la gente a conformarsi << per il bene ge· ncralc >), egli li eccita a disubbidire. Le minoranze dovrebbero userc ap• prezzate. perchè c~sc soltanto agiscono guidate da un principio e così pro• muovono il bcuc della socic1à. Invece, esse son sp~so perseguitate dalla polente maggioranz,1. E Thorca u si domanda: « pcrchè il g_oJJ.erno 110n col– tiva le s11c ,nir1orcmzc? ... perchè esso sempre crocifigge Cristo e scomunica Copernico e /.,11t.ero e dichicva Wasliing_ton e Frnnldia rib.elli? » È m.. >eess:i• rio « spezzare la Legge» quando conformarsi ad essa ci ra divenire un agen– te d'ingiuslizia per i'I nostro prossimo. La regola della maggioranza è la regola dell'arma più forLc non gii'1dcll'oncsti'1. In <1ucsta luce Thorc;.rn ,·idc il go\'Crno quando lo pensava in prigione. E quando uscì di prigione disse: « ho visto lo St(lto com.e sia ...... e come non sappja disti11s.,uer,cgli. amici deUa società dai s1wi nemici: <' così. ho perduto tutt.o il poco rispetto che mi rimaneva per .esso )i. L'n,,versionc per iJ gO\'.Crno, tant'altri b sentivano come Thorcau: ma egli si distinse dagH altri in quanto osò consigliare la disubbidienza ad esso, e la correlativa ubbidienza alla propria intima con~ ,.·inzionc dell'onore ~ della giustizia. Una u'hcriore elaborazione delle idee di Thornau circa l:.t cc azione di• rclla >l si può tr0\ 1 are nei saggi con cui difese la rivolla di John Brown. Nello stesso tempo in cui difende persoualmentc John Brown egli difende su un piano gcncralr gli alti degli indi\'idui solitari che son spinti da una legge più alta della Costituzione. La sua difesa si le,·ò alta e so'lcunc, cd appare potente e coraggiosa ove si pensi che la maggioranza della gente del suo tem• po ......, anche i più ardenti partigiani della abolizione della sehiavi1ù - con• d,mna\'auo l'azione di John Brown come insana. Thorcnu difese John Brown per il suo coraggio, il sacrificio di sè, la magnanimità. Vide i, 'suoi motivi come troppo ahi per essere compresi dai suoi accusatori. Lo aveva mosso ad agire una inspirazione così profonda che non ,,otcva distrarla la 1>:auradi nessun go,·crno, <( Egli nori interpose com" 86

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