Volontà - anno III - n.2 - 15 agosto 1948
d1c :,sscgni agli elementi e,·oluzionistici ,·alorc rivoluzionario. 1-;:il carn, della teoria marxista della dit!atura del proletariato, enunciala allo scopo di mostrare la via dell'elevazione e della potenza al così detto Quarto Stato– La teoria sj regge, e noi) parrebbe, sul concetto della funzione progressista del governo di dasae. M.a il governo. di c"lassc non può consentire altro che <1ucl genere di elen1zionc che consiste nella considerazione.in cui la nuova classe si crede– tcn·uta. È un orgoglio di casta che comporta _tutte le corruzioni cli <·uiha già dato spettacolo in classe borghese. Sicchè c'è da rimanere perplessi circa i bcnefil·i che la classe proletaria potrebbe ottenere daHa cosiddetta clittalurai del proletariato. Sarebbe per essa come porsi in una posizione altrct!anto meschina di convcnzion11lismo e di apatia, jn cui resterebbe travolta la ver-. gine forza del fermento innovatore che ispira le insurrezioni degli oppressi_ Anzi è perciò che iJ goYCrno di classe conserva qualche vantaggio ris1letlo ad un governo che si pretendesse rappresentante dd popolo tulio; cosa che accadrebbe se, pur esistendo un governo, la coscienza di classe fosse spenta. e si facesse .strada la convinzione dell'esistenza cli un governo <<popolare)). In tal caso l'influsso corruttore e sfiorante dello Stato- si cscrcitcrel1bc senza pili contrasto, costringendo gli uomi;1i a un degenerante conformismo e ad. una s(•hiavitì1 senza speranza. Al contrario di ciò cli cui Marx pare condnto, il governo di classe, .ii fini dcll'dcvazionc uman.i, non cost!tuisce vantaggio neppure per la classe che esso pretende rapprcsen;are. È concezione quanto altro mai triviale_ questa che vuol tar consistere nel potere il mezzo di elevazione delle classi. La forza costruttiva, l'effettivo vigore di una classe si afferma proprio alloL·· quando essa sente il potere come nemico; ed è ridico1o immaginare la forza elci governi che !'-i passano la fiaccola, come esausti maratoneti, nell'intento. di elevare le clallsi di cui essi difendono i privilegi. L'l concezione marxis:a: del governo di classe è perciò pervasa dalla mentalitì1 borghese eh~ pa,•cnl(r la rivoluzione popolare e non può fare a meno d'individuare nel!'« ordin<· )) legale la condizione di ogni progresso. Nasce dalla considerazione su fatte la necessiti1 di· una riflessione ma– tura prima di additare all'anarchismo la ,·ie del « rifornimcnlo rivoluzio.· nario 1>. Quando si parla di riforme riv_oluzionaric conseguenti all'azione sociafo· dell'anarchismo, bisogna che si faccia conoscere jl contenuto e i limiti di ,1uesta azione. L'anarchismo non contemplativo, che sperimenta le possibi– li1ìi della diffusione dell'anarchia attraverso un'opera di informazjonc e cli l'rilica, possiede gli elementi per riconoscere nei suoi giusti termini il va• lare della propaganda' pedagogica. Intanto è da ritcne1·e impossibile, pro· cedendo per qurMa via, pervenire ad un notevole incremento del nostro mo– vimento. iÈ vero infatti che per compenctrnrsi dell'idea anarchil·a c'è bi. sogno di una particolare psicologia, \n contrasto con quclb che è la corrente psicologica di massa. Ed è bene tener presente che nclla societi1 borghese l'anard1ismo i· destinato .i rimanere movimento rivoluzionario di minoranza. 77
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