Volontà - anno III - n.1 - 15 luglio 1948

d/icm11c111r, per mezzo di ,irw 1rasforuwzior1c grnd,w/.c del pn·.w•t1tc slfllu di c<n,'t'?Non lo pe11siwr10: pcrciù siamo rivolu:.io,wri /}) Quindi l'autore prende però a banalizzare l'ipolcsi rivoluzjon:tria co11u– i11surrezionc ad ogni costo, ,1 llarmc in pcnnuncuzc, terrorismo e azione in– clividuale. Ed :i questi gesti, sui qualj è f:u:ile far clcll 'iron.ia 1 egli vorrebbe sostituire agit;:tzioni popolari per ottenere l'11bolizionc dcli' mnmouizionc, del domicilio coa110, delle leggj cccczio1111li, da piena libcrlù di stampa, di riunione e di associazione, la giornata normale di lavoro, i l'egolumcn1i i111crni 11elle fabbriche, l'esclusione dal lavoro delle donne e dei fauciuJli, il dirillo di coulizionc e di sciopero: rabolizionc del macinato e delle im· poste jndircllc, del giuoco del lotto, <ld carcere pre\'entivo, dei r·egola– mcnti tmllu prostituzione, l'istituzione di scuole professionali, l'abolizionr della lev.i ohblig:11orja, fa nazione armata la cessione delle terre incolte eh:. Un bel progr,11nm:1 insonunu a cuj avrchhcro po1u10 accedere anclu: gli anarchici se .... uon si ro~se trallalo di un programma elellornlc. Costa, ancora a torto, banaljzza\'a l':111eggiumcnto degli anarchici ostili a t1ues1c proposte, ne induceva che gli anarchici non vofovano per mero c·;q>riccio queste riforme e ne boicottavnno In conqujsta, impost,mdo la loro azione poli1it·a sulla formula assurda: o tulio o niente. Invece di follo gli un:irchici rivendicavano quanto Cosla ttucsti diritti: ~olo che ancbbero voluto strapparli :11 governo con una azione dal b:,sso (come <lei resto a\'\'enne per quanti di essi costituivano una eO:ctti\•a mi• uorazione del prh•ilegio dclln classe dominante e che il governo si limilò a sancire dopo eh~ il popo'lo, di fatto, se li cm gH, appropriali tramit(" una unilaleralc auto-investitura) e non giil pregiudicarne (come avvenne per certi dccrctilcgge-burlett.i e pcl' lulli i bluff della truffaldina dema· gogiu legislativa). ·Ma non era il progr:.1mma che interessava ul Cost:1. A Costa i11tcrt•ss.1,;1 ht•n altro. Ecco che cosa gli inleressa,•:i: t< E d<tll.'"ltro Imo se potessimo mcmcforc i 11osr.riconici t1l Com11ue. " 1111 brl giorno un Conuoie ri-fiu!l(ISSC cli p<1gar le imposi.e "I Cot:cr110 e vo- 111sse ,m,g"ri 1,<,proprietti collrttitxt dclfr terre del Com1rne e dic/iiarassr lt, guerro t1llo Stato ed invi.tosse i Comuni circ011vicini " fare cdtreua,110. l'insurrc:.iotrc cli questo comune, benchè soffocotu 11"1 scmgue non t,'ftrr'cblw Jors<'<1u,mto e/egli m111i di pro1x1gm1d<t?)) Dun<1ue il Costa ammette la propaganda del fatto giù rjpudiatu come· ,urnrchica? 11 Costa ritr.illu il suo giudizio sulla spedizione di G.illo e Le• 1ino? TI Costa, malgrado tante incongruenze, è ancora impregnalo d•anar– chisn10 e qucslo anarchismo riaffiora continu:unenle nei suoi atti e ncllr sue parole? No! No! No: perchè il suo ragion.imenio è tullu una acl'ohazia pl·r fnr ingoiare la pillofa delle elezioni amministrative! Ed avevano ragiom· gli anarthici del temilo ad aninzarc le loro riserve iu merito allu strana

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