Volontà - anno III - n.1 - 15 luglio 1948
prodi1oria: per j leuori e per quald1c inc:1u10 firmalal'io dove\'U sjgnifi– l'ill'C anche i mezzi estremi, illecili: tJUci mezzi che sareLbe staio gii, illegale– specificare ma d1c ognuno polcva indovinare senza troppe djfficolt:1; 1,cr ~li autori in\"Ccc esso costituiva la scusa per us:1re di tulti i mezzi disponi– bili legalmente cioè .del so'lo cffcttjvamentc disponibile: il \'Olo. ;\!<-I ~c1·011do p:11a~raro inYel'" un nitro ingnnno: 1:.i prospettala 10l– lcranza in seno al costituendo partito di tutte ile tendenze - che si differc11zinva110 proprio sulla condotta - e lu coesistenw di :11tcggiumcn1i diYersi II second.i delle esigenze nmbientdli, quando invece si trall:1\·,1 di i·Otl\'Ocare un congresso per stabilire una linea politica unitul'ia. Ern il sis1cm.1. ,ancora 11011 perìezjormto, l.li invit:irc uomini con rnc:lt• di\erse :1 fare un po' di c-11111mino in comune, per poi serrarli e piombarli uci cnrri-hesliame (frlb disciplin:1 di 1>ar1i10 \'in,·olarli tutti allo ~tesso ,lc8tino di ~rcg:1risuio e di scrdtì1. Lo si ,,idc meglio nel manifesto di cou\1oco1zionc del congresso 11aziu– milc per il 10 maggio e sgg. a Milano. ,(/.A, J>leb.e, 4 aprile 1880). Vi si ri– petono le stesse contraddizioni: A) Basi a essere d'nceordo nel fine per a• dcrire al numo parlito che perO t:omc suo primo :illo staLilirù la comu111· (·on<leitta iuuncdiata cioè i inczzi: Il) jl nuovo 1>:1rlilo comprcmkrù tutte I(• eorrcnli senza dis1inzionr um donì1 avere un indirizzo unico. Er;t lo scherzo della Federazione. unilaria. ! ! ! ! ! Terzo documenlo ciel ilavoro prccongl'Cssunle fu l':irticolo di Andrea C:osta, apparso i1wompiuto sul la Hivista lu1errw:ior1<1fr del Soci olismo nc1 suo primo numero ( 1.3 maggio 1880). L'al'ticolo è prognunmatico. Dopo aver ricordalo alcuni !)assi del manifesto citalo cd averne l'iLa· dilc le due fondamentali contraddizioni, il Costa riprende i motivi obbli– gatori dell'opportunismo: prima S\'alul:i 1 l'imporlanza delle tendenze in tiunnlo tutti i sociulisli sarchbcro già d'accordo nel "oler .1bb:11lerc l'or– dine borghese, poi spiglii,tamcntc m.·gu addirittura !"esistenza di tendenze. ,·hc si ridurrebbero a i!'cmplici :ll'lifìciosc astrazioni. infine dopo :ivcr in– vocato la dura 1u:ccssi1i1 dcll'or.i ,. dr:unurntizzalo gli iucomhenti pericoli . . rhiama lutti ad una .17.ione unituri:i. rinl'i.tndo all'iudonrnni dcllu ri\'olu– zionc o .Il giudizio (kl lt"mpo o della :11oria l" ,·ontron·rsic l<'orichc. cc..... noi, pi,ì che 11omi11i di .st11clio e di .spcc11Lu:io11i filo.,-o/ìche. .siu– mo e dobbillmo essere rtomirii d'(l:ione: " fo 111utcrit1 .sulfo q11<1lt' doblJi:uno aAire cl1t' dobbiamo tmsfornrnre e rivolgere i.• il tempo 11ostro)1 A questo sfogo di t1t1ivismo anti-accademico segue puntualmcnle la riaf– rcrmazione del principio rivoluzionario. inteso scmp 1 liccmc11tc « alla C:o– ~la >> come volgare violenza. 1(Rico11osciuto ed llCCCttllto quegro pri,icipio Jori<lcmH'11tctl(• co1111111t' ai socilllistì, pcnsiomo noi che il riuo/gim('nto ccoriomico possa c,u11c11irc per-
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