Volontà - anno III - n.1 - 15 luglio 1948
fanutismo idco1·ruti,·0 1 hanno assaggiato - il primo un poco, il secondo di pili ed il terzo brgnmente - al [rutto proibito di una liher:t cultur:1, di una culturn sc11za idolatria e ideocrazin. Himanevn loro '< tfualchcco$u d'umnno. ,, Stalin ha t·ontinualo la sua opera di ~h.'nuinio. Ha ucciso tre tipi di gente: 1) coloro che, bolscevit"·hi impcdetti, conscrvav:.1110 in sè quul1·he prin– cipio estraneo all'idcocruzia bo'lsccvica, al « marxismo tartaro>> e diffon– devano, nonostante tutto, nel l'Cgno del Bolscevismo, un prorumo impuro ,di altri tempi e di altri paesi. · 2) coloro che tracci:wano e prc\'cde\'11110 un;1 svoha politica. unti– cipavnno le decisioni del 1·apo, e diventavano, così, l'incarnazione rl"ur'u forza o di una tendenza sociale distint11. (H totalitarismo di Staliu ru,;n ummette che un'incarnazione delle forze sociali nello Staio ideocnaii1·0: quella che si fa nella sua propriu persona). 2) bis - Coloro che, in ritardo su una svolta politica, o òpponcndosi ad ess.i per inerzia indocile misconosc·e"ano le volo11ti1del potere e divcnla– vauo cosi il centro di t:ristallizzazjonc di una resistenza qualsiasi (c1ucs10 -caso si presenta, in fondo, come uno vari,mte del preccdcnle). 3) coloro che, cslrnnci pcrchè primitivi o per tradizione popolare ad ogni idcocroziu (od a certe forme essenziali dell'ideocrazia), 11011 polc• vano capire quello che sj volcvu d:1 essi c si facevano uccidere per in1'C• nuitit politica (ciò si può definire <e liquidazione dell'analfabetismo)>). Ora queste tre categorie cd ullrc .ancora hanno avuto innumcrc\'oli vittime nell'età d'oro del 1r holsccdsmo >1. Per eh-i dettagli più ampi noj indichiamo il libro di Voiin: t< I.a rivo. luzionc sconosc·iuta » cd il suo opuscolo « La repressione dell'Anarthismo nella Russia sovietica ». Rimarrebbe da tracciare una pl'ospetti,·a della Ri\•oluzione popolarr libertaria in Russia nel passato e l.1 sua 1>roiezione nell'av\'enirc. t un <'ompito che iìoi affronlcrcmo un'altra volta. Contcnliamoci di affermare, lascjando Vietar Serge cd il suo Lc~ia· mento politir·o, che il bolscevismo ideocratii·o di c·ui egli infiorn la tomhn uou ha mai uvuto un solo punlo in comune nella sua formazione c:011 lo svi~ luppo spontaneo di esperienze e di tentativi falli dulie maSSf'. Su queslo punto noi diamo ragione a Lenin: il totalitarismo del tshin bolscc,,ico è sorto completamente indipendente dalla corrente popolure sponttmc(1 rappresentala nella storin russa dull'f'voluzione del mir in soviet. ANURi'.: PKUNIEK 46
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