Volontà - anno III - n.1 - 15 luglio 1948
u11"idca. KnH·d1c11ko 11c parlu, d"allra purtc, in quali1i'1 di ag:l·ntc p:1rtc– dpanlc all"operazione. Gli !'t111gui11:l\ 1 a il cuore, esso ra1·conta, 11cl trai• 111re t·osì brulalmentc genie inoffcnsh•a, mn non pcmuvu a disubbidire perd1è lavorava per l'jdea. Cosi r,•ccro 1u1ti i caduti bolscevirhi del re• gimc mobilitali fino all'ultimo uomo; la nrn~gior p;irtc, individu11huen1e, u hra\'a genie )1, ide:11is1i sinceri più o meno i11durjli dagli anni 1crrihili, dalla lotta pc1· j posti o dal fanatismo partigiano; pronti a impietosirsi jn. dividualmente sul caso ~ingoio, pur continuando a vedere nel 11cmico dr dcslrn o di sinistra, nei ti KulJut·k >) nel piccolo borghese, nel senza pur· lito - in Tro1sky siesso - l"i1warnazione c1 storica>> del dia\'olo cnpirn– lisla. 11 Difcndev11110 >1 il loro p:tnc, fa loro viln, quella- dc'lla loro famiglia. t•puranmo, 1·olle11i,•izzavuno, indu~trializzavano 1.:011 il revolver in mano. 1·011o scnz:1 gioia sadica; servivano l'idea: foccv,1no sanific·i all"iden. si :'ò:u-rifit·a,•ano per l'idea. Erano dei 1,-cribolscc,.,·ichi! L'icle.i? C'è bisogno di ripetere c·he cru l'idea di Trotsky? Co!ò !Ì.il ·1·olpo di St:ito di St:1lin si riassume in qucslo: utilizzò colllro il suo rivale, il 1>rogr:unma dj quc8to rinilc. e gli uomini d1c erano proni i :i Sf'guirlo. Che ciò sia <t diso11csto )1 siamo d"accordo! li /air pfoy pnrlumcntarc. in una lipic.-a nazione dcmocruti1·:1. consish- nel passare jl manit·o della pa~ d"lla all'uo1no f'hc dii lu ricclla. Ma lu Russi.I del 1927 11011 cr;i una nazione dcrno1·r:itica. Ho già dc11cr ..J1c un go\'erno d1c non :u·cetla affa110 !l'idea di cedere o di dividere il 1wlcrc è uri go,,crno totalitario. Tanto Trolsky quanlo Sta1iu non \"Olcvano nè cedere nè dividere: hi• i10~11av11, dunque, 1"he uno dei due fosse eliminato dalla St.·cn:1politicn. E la rit·ctla di Trotsky applit'nta da S1alin con doppia dose di s:ile e pepe. condusse allo slcrminio del contadino, alla forzala « ac(·umulnzionc, !'01·inlis1a >> dell'opcruio mezzo nudo che mol'iva di fame; <·ondusse al « terzo periodo u delle masse intrrnuzionali. :i: seltadsmo c·ie,·o. all'a'"nnto di Hitler. Mi si dir;'1 1·he Lcni11. Trotsky. Victor Scrgt•. i•u holS{·evil"hi l►: 11011 llf' :-ono r('Sporisobili. Ma quesla è un.i quercia i11fo111ile,una quercia sentimentale su delle parol('. Tro1sky in una formula Sf'nsazionale ha scrillo: « i- il programma ,·lie fa il partilo >1. D'altr:1 parte è grande orgoglio del parlito bolsce,•ic·o di forgi:irt· ;::li uomini S('t·ondo la misura che tli <•011,,icne.Ma las,·iamo gli uomini. last·inmo il 1n1r1i10ed esaminiamo il programma. L' ideocrazia bolscevica è responsabile S1ali11 cd i milioni cli uomini d1e fo sen·o110 non hanno conosciuto un"altra formazione. un"allra edurazionl'. un"altra via apf'rla all'azione e :1lridea. f.f'nin. Trot8k~-. V. St'r!!;c. qualunque siano j pre,•01we11i do,uti al loro
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