Volontà - anno III - n.1 - 15 luglio 1948
Abbiamo giit lanl0 da (( digeriri" )) d1c 11011 uuu ma pjì1 gcncl'azioni oc• correranno per giungcl'c alla capacitt1 mora'lc di dominare il <1uanto di S<'ienza già conquis1a10. A che dunque seguitare,· se non per l'i11cos1·icntc amhi. ;r,ionc lntclle1tualc dei rice,·catol'i, e per la cosdcn1c bcstialitit dei militari e dei politi<:i: che fornis,·ono loro mezzi senza fine 1•urchè non smellauo di r·crcare allrn polrnz:1. altra J>Otcnza, altra potenza? E non è per qucslo 11ccc~sario rinrhiuderci in una esistenza i,011crn1• ne.a. Anzi. i,olterranca animale sia dh·cnlando l'csis1enza dei lnboralol"i ;.ci<'nlifi,·i. È Fuori cli t·ssi, in una ripl"CS.t cli conlallo con 1a vi1;1 sempli,·r t:ol sole eon l'amore t·on lr sponhuwe nonne mondi. eh(' l'umaniti1 del ,·i• vere ritro,crù a1wora la ~u:i hdlcu::1 e la sua profonclil:'t. Nonost,rntc i po– liti<·i. Nono~lanlf• i generali. n. Cs-:ccONI• PIANO FANFANI ECC. lt minbtro Fanfani. dopo aver oluzzicato la curio:o.it: I ddl:1 ):.ente 1-011 :•~·ermi ., « qualoo5a di origin3lc », ha ,·ar310 il suo bravo JJi:tno contro 13 di1;occu11azio11e, 1.er b rl])rua del l:ivoro, ecc.. Idee direltrici: I) ,·i ,;on troppi disocl'upali ,finti; 2) i lavorai ori debbono dimwvo ill)'J)arare a riSJJ.3rmiarc, Come si ,·ede, molto originali da\•vero. È bene rcgi1;1rare u,1a 11rote513ragionevole, tra le infiannn3tC 1n-osc dei gionrnli"li dei Partiti. che rcs))ingono il Pia-1-10 ministeriale dimc111ieando proprio ~li argomcnli mi• gliori oon1ro di esso. Si ,parla lr0J1po di <1ucgli 0111.•rni di Au"alJo (e Li~ogncrcbhc tlire :11nd1e tli 11uci di• rellori di Ans:ildo) e simili. che riscuotono 1;al:iri e Sti1>endisenza la,•orore. N0t1 .;i ,•-.. lula la -t:onliiiSlenzanumerica rel.itiya di ciucsti 11<fintioecu11a1i"• ehc in 111110 1ie-ienm110. rispello ai veri disoccupati 1lt tulle le <'l•tcgorie di tutla llalia, come uno -su dicci. Ma o,i ,,arb a1.1ehell'OJ)II0di ((disocc111,a1iche lavorano ahro,·e "· È una 11iaga VCf'a, inevitabile oel passaggio da un 1em110di 11Jercato nero ad un tem1XJdi luvoro. Ma i: minima dal J)Ullto di vista quootitativo. È noto, infalti. f'he i disoccu1>ati ,finti, in ])Ìccolo numero. esistono solo· nei grandi •«.Hri urbani: i quali sono ben lungi dalro5:S1i1arela gran maka dei la,'"()ratori. Nel rNIO del 11ae1;c,cioè tra la 111ai;giora11z3 enorme dei lavoratori. 11011 rolo non è 11ouibile fare il « ilìnto disoccu11ato », f'he significa in pra1iea avere due 1•0~1i da cui lra.-re f!alari - ma addiri1111ra diventa ;;em1lre più 1>rohlematico lrovare 1111 JIO• stieino minimo e solo. Jnohre, è ovvi() che i lavoralori sles-si ;;i ado11rerebbero f'erlo. dove ne è il ca.so , per individuare i 11ara.s.si1i che succhiano sulla fati<"a ahnti - n1i1 s,• i rie-chi per J)arte loro mostrassero ((uali·he segno di rinunziare a tmcel1iare ancor ,,ili avidanicnle. JI che non si vede da neisuua 11arte. E, tnnto 11er cominciare, n-011lo :oi \'ede .:iel f'am110 della riro.•1ru:.r:ioncedilizia, che 11er il ministro Fanfoni ,·ede for..i ,nl opera della povera genie. col loro ((risparmio)); rimellendo in 111010la marrhina dtl profitto per i coslruttori edili medi1111teuna 8J~cie di lotteria uazio,rnle rhe 11ar enorme. -ti cui Jo S1a10 fo da t~oriere ,(11overi uoi!). nrn Jler via @i mostreri1 inconsistente. Di lat1i, è ovvio ~l,e la 1>ossib(li1àdi risJ)armiare, pooo o lanto, esisle « ufficialmente Jt '4>lo J)er i l:n'Oratori d1e riscuotono una trediresima me11sili1à. li rhe di111os1rarhe i mi• 40
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