Volontà - anno II - n.12 - 15 giugno 1948
Pn.. -YkO. - Oh! 1i prego, 11011 lam:iarti per mc iu epic~azioni eciculifiche. ri-1'11imoho chc io 11011 1.:i capi~:, j:ritll che. FR,\NCJ,;SCO. - i\sC"oilami, tutta,•ia, :1ncl1c se a 111110 prim:i li sembreri1 ,·lw ~ia Fuori d·:ir~omcuto. Dirò, dunque, che l'orgunizzuzioue fcdernlis1a lihcr1arii• (' uaturnlc e tu mc lo pro\·crni risponde11do 11lle mie domande. f-À·c•o la prima. Qual'(• rorgano 1·c111ralcd1c ordim1 l' comanda la ,•ifa dl"I tuo ,:orpo? .P1ETRO, - .:\011 lo so csat1:11nc11tc ... ,·r ne sono di,erei. FRANCESCO. - Giusto, cc ne souo dil"crsj: ciò sig11ific11 che uon 4•c u·t· 11t·-~u110. No 1 non c·è nessun organo del tuo corpo che comandi In tua vitu: 11011 il cervello, 11011 il cuore, non i polmoui, pcrchè tulli ijOUougualmente importallli cd indispcusubili alla tua esistcnzu. In altre purolc, la tua ,•it11 (· I;. 1·oordin11ziouc dcj tuoi organi chiamuti p1·oprinmcule ,,itali. Ora una sccomlu donrnnda: Do, e cd in 1·he cosa risiede il potere d1c ri•~ola il 1110,•imcntodegli aslri? PIETRO, - Come posso dirtelo, ami<-o mio, io 11011 eono un astronomo. FaANCF.Sco. - lo non sono pili 11iitronomo di te, ma sii certo che se fo~c conOSciuto lo 8t11>rcmmo :indtc noi. La risposta è la 1tcua: non e·~ maggiore nutoriti1 nello spazio celeste di quella che c'è ucl tuo .:orpo. Gli aé'lri. i soli, i 1>illncLi - compreso 11uello su cui noi viviamo - si muo,·ono ~•,·omio forze coordim11e senza che l'uno o l'altro di questi miliardi d'astri .,libia il potere c8t.·lu&i,•o di comandare In \"Ìla o il mo, 1 imc.nto degli altri. Se tu ,·uoi ben riflettere wi momento II tutto ciò 1 ci lro,·crai cerlamcntc un signi6(·ato profondo. In tutti i modi ciò ti permetterà di chiudere 111 IJoc."t."11 agli irnbC(•illi prctcnzioni che ti diranno che non può e65Cr\'Ì ordine -1•11zaautorità. Basterà rispondere loro: guardate l'uomo 1 la natura, rw1i– \Crro. Ciò insegnerà 11nche ai marx.isli pseudo-scienti6ci che l'anarchismo (, infinitamente pii, &cientifìco di Iuli<' le loro chfocd,icrc. Noi ne riparlc– ri·mo, del rc.810,un altro giorno. PIETRO. - Tullo quc&to mi puri-. iufotti: molto intercHuute, ma capiaco t•lu.· 110n è jn un ,::iorno che io potrò vedcn-i chiaro, ed ho aurora da farti molte domande. F"RA)'iCl-:SCO. - Lo :.pero e spero che <1uee10non ti 8pa,•enti. Se tu ere• d,•, i ehc in un'ora tu pote, 1 i impurare ,1udlo che tu do,•rciti conoscere. s,· 1u c·rede,i che io 1·avrei dato in due e due quallro 111 riaposta definiti,a f' ;•~iioluta ai proLlcmi che pone In ~ocie1à umnnn. tu cd io 11,•rcmmo perduto il nostro tempo. Se jo ti parlo così è perchè ho tro\'alo in te uu uomo e non 1111 pappag:1ll0. Per i pappagalli ci sono i manifesti elettorali. « Per uu11 lt:,lia prospera libcrn e felice» \'Olttlc per In tale lii!la. J>romcttono ai contu· dini che ,·endernnuo 1::iro il loro grano, agli operai che 11,'ranno il pane a huon mercato e.ti 11j fornai che gundognernnno facilmente la loro \'ila. Noi .111ard1ici non abhiamo niente dn promettere, possiamo sohauto dire ai Ja. \Otatori d1c il ,olo mezzo di a,•cre i loro affari ben curati è di curarli da ét•. Si n1piS(:c c·hl' siumo pronti a mcll<'rc tulle le U081re capacità al loro scr– \ izio. ma dò rit"hicdc uno sforzo da parte loro cd in lutti i c:ampi. l'tta l,a,-1:1. non fan•i i·lu.· rip1·1t•rmi. uwnlrf' \oglio co1H>@i·crt• le lui> :dtrc do- ma ude.
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