Volontà - anno II - n.12 - 15 giugno 1948

Purtroppo. lellore, noli è così. Ciò che Victor Serge coufcrma sulle posizioni bolsce,•iche è la necessitit di una nuova lntcrnuzionali· monolitic•u e cento per cento leninista, 1ale <1uale l'hanno falla le ,·entuu condizioni. le– torture cd il resto. E ciò che egli condamrn è l:1 rivoluzione mondiale nel senso emancipatore e libertario della parola: quella che i bolsce\'ichi r,011 hanno voluto, poichè volemno conscr\'arc il monopolio ideocralico assoluto sul mo,•imento russo ucll:1 stcsaa Russi.i, e d1e fa Russia non poteva nrllo stesso tempo seminare la libertà al dj fuori e vh·crc in ,schi:witll al di dNUro. Victor Serge ~ri,·c, parola p_cr parola: « J 1u.1rxis1i rivoluzion;iri <lt•ll;i scuola bolsccvicn si nugura\'11110. ,•ole,•ono la tradormuzione s.oci.ilc dcll'Eu· ropa e del mondo mediante la prefò:l di coscienza delle masse lnvoralrici. mediante l'organizzazione ruzionale ed e<1ua di una nuo,•a società, essi in• tcnde,•ono di la,·orare perchè l'uomo dominasse finalmente il proprio ll1·– stino. lrt q11csto si sono i11gamwti, poicl1C ::101.10 stati vinti ». Non è possibile, così crediamo noi, di accumulare in t•osi poche p:,rolc laute affermazioni coulrnric allu vcritii. 1 bolscc,·ichi non pote,•:1110volere fo prcst1 di co~ic11u1 dcJ/c, 11w$Sc Ju. ,,"Oratrici del. mondo, perchè non credernno nellu prcsu <li coscienza dcli(· ma&lìe Ja,·oratrici eolio lu spinta dell'esempio o delle circoshuu:c, ma all:1 1;onversione inlellettunlc dei borghesi mediante un solo cd unico socialismo scientifico, uguale per lulli che s'impara nel corpus dei nmgcli marxisti. e che insegna a « dirigere II il prolctarialo sulle ,•ie dcJla sua i!nlvczza. I bolrl!cm•ichi non potc,·ano volrrc che l'1wmo ,/omimMJC fi,wlmc,uc il proprio dcsti110. pcrchè ,munettc,•11110 che il dcs1ino dell'uomo pass.ito. presente e futuro, è fisaato nei do~,.-:mi di uua idcocrazifl. Infine, i holM·c'"id1i 11011 s0110 11tati vinti 11cll'operc1 di ri1.i.oluzio11cmon• dialc che il mondo del dopo-guerra propone,·;1. pcrchè non hanno mai cer· 1·ato di realizzarla e pcrchè hanno :1bbandor1:1to o sabotato tutti i tentativi dei rh•nluzionari che lrnnun :1,'uto l"jngcnui1ù di c•ontarc su di loro. di b:11- ter&i e di morire per loro. A questo proposito. bastcri1 uu solo esempio, per illustrare ciò i·hc noi intendiamo per abbandono e sabo1aggio di tenlali\"i rivoluzionari. Non 6i tr:illa nè dcll11 Spagna consegnala 11Franco, nè dell'11bbando110 della Gernrnnia ad Hitler. nC della Cina. nè <lcll'JndonC6ia, nè del fallito i-eiopero generale inglc8c, uè dell'O1tobn~ 41 nero 1;1 tedesco del 1923 1 n◄-? dello ,•crgognosa capitolazio11e di Biclcfcld nel 1920, nè di uessun"ahra opc• razione di ausiliari, laiwiate k in sospeso» dalla s1ra1cgia holscc,•ica, in Sa,;.– sonio. Baviera, Austri:i, Ungheria. Bulguria, Leuoniu. Finlandia. Si trait.a di un fotto che Vietor Scr1te conoikcrn hcne. poichè lo cil:1 nel suo libro 1< L'anno primo dcll:1 Rivoluziouc 11 e 1·li,: risale al 1918. l'anno de1:isin, dc.Da Rivoluzione 1edcsci1. A quest'epoca. l':unbusciatorc bolscc,•ico JofTc rimise all":n\'OCaln dcl– rambasci:lt;1 Oskar Kolm, una sommt1 rclati\'amentc enorme destinata :id urmarc gli efTe1fo•j herline!ii del partilo socialis1a indipendente con fuc·ili e munizioni ricomprate di contrabbando da gruppi sbandati dell'esercito te• tleseo. Lu somm:1 per la quale Kol111diede una riccvul:i, fu d1ius:i in ca%e• 36

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