Volontà - anno II - n.12 - 15 giugno 1948

t_·i"tàpr<'s"11tc11oi 11011 ,os.,;iamo,~oc/di.~fflr" i nostri bisog11i dir<'lttmwntc e 11m11rulrncn1.". N011 ci i: possibil" soddisfare il 110Jtro bisog110 di cibo ., di letto co11 la partcci.pllzio11c ad 1111 comune sjotzo prodrillii;o e col tlivickrci insieme •gli. altri i. 11ostri prodotti. Dobbiamo i,n-ca rivolgrrci, ml una im,prC$a e$1ra11ea,chiedere i.l privilegio di. diventare suoi. impiegati, metterci alla mercè dei suoi proprictt1ri. lrwecc di luuortrrc it1 colfobortrzioric con i. no.stri compagni. d'impr('.sa, siamo costretti alla pilÌ ttspro competizione con e.s.1l. E se noi 11011 riusciamo '1d indurre 1111 padroric a impiegarci, po$Siumo sem– plicemente morire di famc: e nd f1111::.ioncm,e1110 ciel rwstro pazzo si.sterna sociale 1,-j son momenti in cui v't: <'f/cttivumcntc 111w,11w11titàdi. posti. dipo· 11ibili 11011 sufficiente pt:r tutti, cd <1Jlorasfomo costrf'lti (I dipendere dal.la Cflrità dclfo maggiorc tra le istituzioni impersonali, lo Stuto. Non ci è J>OS5ibilc la dircttll s0<ldi$fazio11eelci. nostri bisogni sessuali. Dobbiamo cercarla i11direttm11e11tc,i11 conformità con le, mortt/e e gli usi. della società. e molto ~peuo il risulu,to è rw i11s11ccesso.Nè 1,ossiamo sod• disfare in modi. semplici il 11ostro desiderio d'apprl'ndere e il nostro bisogno rii ed11cazio11e,per la viti clcllct conperazi.011c cori coloro clre lwr1110 più co- 11m:ce11ze cli noi. Dobbiamo iriucce chiederlo alle grandi 1stituzio11i educa· tivc, e conformarci alle idee cd ai metodi di. <'SSC - e ciò quando noi siamo i11 grado di fi11a1tziarela nostra educazione. In 1111 camJ>Oclopo l'altro noi. 11011 />Ossiamo proceclere per vie di.ritte ulla soddisfa::.io11edei nostri bisogni; siamo forzati u passc,rc per le vie late– rali del m,crcato del fovoro e del mercato del denaro, secondo gli usi e le norme elci,grandi istituti sociali in arto. E son crei,-ciuti istituti sopra istituti, fino al. punto clie vi so11ora bc11 />Oches1,011ta11ce relazioni umane tra la gente, cd i più grandi eventi della no.stra storia - le guerre e le de.pres• siot1i - son generati 11011 e/ai bisogr1i c/('"g/i individui. ma anzi dai bisogni dei (;r,verni, rlelle corporazioni, delle banche, delle chie$e. Q11asi. tutte le nost,re "uività. da1/a corsa i11tram che ci porta 11llavoro fino alla guerra in cui ci trovimno geUati. sono regolate ,, dcterminatl' eia i.(tiiuzioni che ignorano i nost.ri bisogni. che f11nzi011t1110 secondo le formule mcccaniclie dei mercati f! le ambizioni e gli. interessi cli coloro clic le con• troll<mo. Il risultato è stato fo separazione ,legli. uomini e dorme del popolo dol controllo .ml/e. loro proprie vite. e la cr<'azio11ed'111111 gnm macchina .socio/r in cui nessww C rcsponsttbilc per i delitti ('/,e commcltf'. Al reg110d'i11c11bii11 cui la nostra viw e la nostra morte so110rosi spesso dl'ci-•e, Kttfku /,a doto 1111 nome: il Castello. E gli cm11rc/1ici 1,"(!c/o110 proprio in ,111eslosister,w. 11<'/lrt csiste11::.udel (.',,stello. m!ll'istit11zio11t1li1u110 che lw .~oslit11i1.o la clircttn uzio11c 11ma11a.le , rmlice elci ,ionri problemi. 11 metodo anarchico comiislc perriò proi~rio nel rolpire t1l criore ciel problema, nello sforzo cli ripristinare la sovranità di 1·iascuno sulla sua propria vita. Il. pot.cr ,edei genera/i. dei giudici cfrgli uomini d'<tf/ari d"gli .slatilti, che ;, /JQÌ il JXJtl'r" dd sistc,,w. si btHc, 11f'tt.<1111"11tc sul/" f1ssc11::.<1 tfdlo s1>iritodi. 22

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