Volontà - anno II - n.10-11 - 1 aprile 1948

J 11 r11i. Non /,o letto sempre i commcnli degli uni e ,frg/i ulrri, nw i;edo eh,·. in modo ge,wrnle, i;'è il desiderio di portare la cosa " compime11to. Anche· .fo , 111es1,ionetecnica lw ht s11u.itnport<mza e cioè l<t fllt1.11ratipogrnfìca. U11 J(ii;oro come q11ello progettato dovrebbe riuscire prcssocl1è immune di .St,'O– rioni o refusi e ciò richiede precisione e cl1iore=z.11 ,udfo confe::io11e dcli,· <<1rtelle e una lrt.tur" 11tte11u,e co111petf.'11lc delle bozze tipogrnfiche. fo con, posizione mcccm1ico dtmdo luogo li spillrf'1:oli sorprcsr q111111do mtmclti uur, .rui/ìca cosrmlte di o.~11i dctl.ll ,e:lio. c. FRJCERIO 4. ~an Frnuci:oo. 31-3-191H In generale questi compag111 .tot10 pict1<11uct1tctf(lccordo sulle i;ostn· ,lirclliL·e per realizzare l'iniziuti1:a d'11n·operu rnsta che implichi uno "'"~– ~iore estensione delle nostre idee. Delcgmulo 1,·oi nl fo1.:orodi compiluzionf' lta11110 vol,it.o ln,cir,rvi mnpin libertà di scc/111dei modi e dei mezzi. Di 'I"' si roopcrerà in ragione di quunto voi rt•riderct.c. uti/t, codesta colfobornziom·. In .~eguit.o vi uumderemo qualche nome che potrebbe essere collaborato,·•·· J,,.. 11ercssit<i le vcdet<' voi che .;;,'e1.e oU'oprrt,, più eh<' noi, <'quat,mquc cosa i• in nostro potere cli f"rc lo faremo voleutieri appc11t1 cc 11c farclc ccmw. Ecl ora pcrmetlctemi <J11«lche :msgerimento person"le. /.,(I sonww occor– rent<' sor1x1sserà. di molto, forse del doppio, <111elfo prcventi1,y1L<1. Bisogncrrì <111indi.nteressare l'elemento rttneric(ll,o. Dn 1111 lato. D'altro canto l'lu,li" va semprr più prccipil{l11do L 0 .('rso rivolgimenti di cui 11011 si vede fo fine nè lo sbocco. Russi o amf'ricani. St"li11 o il JX'JJ", 11011 · promeU.ono certo libertà. tli csprcs'Sio11<' (' di azioni. I primi si propor1gurio. OL"<' 11usscmoed {lrrcmchino il pol.(,re, di .('fi,nirwrc co11iplcuune111.egli """r– t·hici: i secondi se 11011 li decapitcnuu,o li mcmdcn111110 i11 gc,ler"; nell.'11110 "' nell'flltro caso fa p11bblicazio11e cleff'opcro rlte ci proponicm10 ne riSl'nti– r.f'bbe dcmno se 11011 SOSf>enSione totc,h-. Perciò. penso. vmrebbe In pena che mc,no li memo i fascicoli escono dnlfo •tampll fossero sped,'ti in lngliiltPrro, dov('. fr(I <111"i com1x1gni, sarà q11ul- 1·1rnoubilc a fume 1111<1 t,rnduzion_c in linsua inglese. Il. fovoro avrebbe l't1· r<1tt.t:repiù 1111iversule; ovrebbc 11,w.maggiore base di fìrwnzi<unento cd il lavoro "ccmnulat.o non andrebbe 11e1d11tn,pcrc/,è sospc.,o in Italia potreblH' contintwre nl.troue se11z.11 iriterr11zio11e. Questo s11sgcrime11to è, più che mio. ~li q11olclie com1x1g110di Chicago. Pot.ete pigliarlo iri ronsidernzio11e e ,.,,. tlernc i vuutuggì e gli srnnwggi o rrnscunirlo compl.etnme11te. Certo che cosi f/vrcmo (opero subito in due lingue <' con l'inglese si r"ggiungerebbe 1111 1111,neroestcsis,imo di gente. Sc11ztt conll/rc il 1,·,mtuggio cllf• ne vcrrebb.r qui in Americt1, dove. t11t.to ciò che è inglese è 11p-t.o-cfotc, lct <111i11tessenz.1, ddla perfezione. mentre il Mcditerruneo non fornisce che schiavi e servitori 11milissimi del superuomo nord-ttmeric(ll10, ,li rozz" i11glesf'. bionclt], dflgl, -0cl'hi celesti. È forse 11110 conccssio11r ui prPgi11dizi di rozz(l. nw è'"'" rcll/lri ('dde11tc. 103

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