Volontà - anno II - n.9 - 1 marzo 1948
1 -s,i 1·0111i1wiaro110 a ,1riscir1rr .:.ilcnzio,:amcnlc nel gi.tl 'dino dcli.. ,·a•a ,·o• Ionica. Al ,·a11ccllo si formarono dubbiosi se entrare o no. Ma Berl:1 aprì la .1radn. Ju punt:1 di piedi si portarono fin presso la casa e quelli c·hc t_•1·a110 abba.:.tanza alti spiaro110 :1llraverso la ·finestra dcli::. soda da f)nlllZO. L'i. allorno alla lunga Invola, Se<kvano uu:1 mez7,a dozzina cli agricoltori ,: una mezza dozzina o pili di eminenti maiali. Napoleon occupava il posto d'ono,·c :1 capo della t:1vola. J maiali sembravano completamente a loro agio sulle ,cggiolc. Ln c.-01111>agnin. stava giocando una partii.a ;1 carie, momcntanca- 111cntcsospc~a, evidentemente per un brindisi. Circolava una grande anfora "i bicchieri vcnh•ano riempiti di birra. essu110 .:.iaccorse delle foc,·,· allo• nitc degli animali che spiavano dalla finestra. Il Signor Pilking1on cli Foxwood si era alzalo 1cggc11do il bicchiere. Frn un i,1a111c, egli disse, ,1vrcbhe chies.to :ilb comp:,gni:t di fare un hrin• di::i, ma prima scnth•a il do, ere di pronunciare .1lcunc pn.rolc. Era per lui motivo di grande soddisfazione, llissc - e, ne era ~icuro. ptr 1utti gli altri presenti - di sentire che il lung.> periodo di diffidenza 1• di i11<·omprcnsione era ,fìnito. V'era stato un lcmpo - non che lui o alcuno dei presenti n.vesse condi\•iso !ali sentimenti - ma v'era stato u11 1cmpo in cui i rispettabili proprietari della Fanoria degli Animali erano -t.1ti guardati, non con ostilitù, ma forse con qualche sospcllo dagli uomini ,lcl vicinato. C'erano stati disgraziati incidenti, c'cruno state incomprnn– ,ioni. Si sentiva che Pesisteuza di una folloria tenuta e governata da maiali 1:ra qualcosa di anornrnlc e rischiava di aver un malefico effetto sul v_i1•i- 11ato. Troflpi agricohori erano convinli. senza prova :alcuna, che in quella f:tttoria dominavn lo spirilo di licenza e di indisciplina. Erano ill(1uicti per J"cffc110che la C05a poteva avere sui loro animali e anche sui propri im– i'icgati umnni. i\fu ogni dubbio era ora dissipalo. Quel giorno a:--~iemt• .ii :--uoi umi,·i .,,,cva visilato la Fattoria degli Animali, ne aveva ispezionato ogni palmo c·oi propri occhi, e che cosa aveva trovato? Non solo i metodi più rno• tlcrni, ma una disciplina e un ordine eia porre come esempio agli :1gricoltori di ogui dove. Credeva di poter dire a ragione che gli animali inferiori della Fattoria degli Anim11li foccv:mo più lavoro e ricevevano meno cibo di tulli gli animali clcll:a contea. ln ,•critù assieme ai :,uoi amici visitalori :wcva quel giorno osservato molle cose che iutcndc,,a inlrodurrc '-Ubito ru-llc proprie fattorie. Chiude,•a Ja sua perorazione, disse, esaltando ancorn. i sentimenti di amicizia che esistevano e clo, 1 c\1ano esistere tra In Fattoria degli Animali ,. i -.uoi vicini. Tra i maiali e gli uomini non vi era e non doveva esservi urlo .dcuno d'interessi. Le loro lotte e le loro difficoltil erano uniche. Non era il pi·oblema del Ja"oro lo stesso ovunque? Qui parve che il Signor Pilkingtou ~rc-.,c pc-r lanciare- qualche ben preparata arguzia sullu compagnia, ma pn Il momento ('nt trop110 ,-.01,raffa110 dal piacere per potcrln. pronuucjare. Dopo rnol1i t•olpi di lo.-.<' durantt· i quali i ,uoi nunwro::i 111c-n1i .:.j focno
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