Volontà - anno II - n.9 - 1 marzo 1948

d1·i cani. l"abitudinc c:.viluppal:.1dur;111tc lunghi anni di non mai la111c11tarl'it di non mai criticare - c:.cntirono la tentazioni• dì pronuciare parole di prolcsla. Ma in <1ucll'a1timo stesso: come a u11 segnale dato, tulle le pt•• •·ore ruppero in un tremendo belato: e( Quallro gambe, buono: due gambe. mt>glio! Quattro garribe. buono: due gambe. meglio! Quattro :;::ambc-.buono: iluc gambe, meglio! i,. Continuarono CMÌ per cinque minuti. -.cuza -.o-.tc. E, quando le pccort" ,i rurono calmale, la possibilitù di pro1c::1ar(· era 1.rnssatu pen·hè i maiali t'rano rientrati nella ,·asa. Bcj:.nnin sentì un naso '-lrofìnnr~i contro la -.ua -.palla. Guardò. Era Berta., T --uoi ,·e,·d1i octhi erano pili :1pp:umati che mai. Senza dir null1:1. lo tirò gentilmente per la criniera e lo ponò ucl grande gr:rnaio ove erano ~,·rit1i i Selle Conwndarncnti. Per qualc·he i::tanlc ri::1ettc fì:-~undo la ptt• n•h' scura e- le lettere bianche. 1< I.a mia vist:1 :-i indeholisct.· >•. di,-.c infi11t•. (( A11d1e 11u:1ndo ero 1,rio– ,,111c uon riuscivo a leggere ciò che era snillo qui. Ma mi 11arc 1·hc la parett" .d,bia un ahro a<•pctlo. J Sette Cornandarnc111i ,0110 gli -.11•-..:i di prima, lh·njamin'! )), Per una ,•oli.i Bcnjamin f•onscnlÌ a rnmpcn; la ,ua n.:gol:., e le-=~edCJl ,·h1• f'ra ..,-ri110 o;:uJ muro. Non vi cr·u -.eri110 piì1 nulla 1 ruon·hi• uri. unieo •·umandamcnlo. Diceva: TUTTI GI.I ANIMA.I.I SOl\O t:GUAU MA ALCUNI ANIMALI SONO 1•1Ù EGUAi.i DEGLI ALTHI Dopo l·iò non p:.1n·c strnno che i 1naiaìi che ~oneg!iavano i l.nori rc~– hc,scro fruo;:1cnelle loro zampe. ~on ,;,,cmbrò •lrauo di apprendere che i maiali -.i erano (•ompcrati per loro u:=:oun :1pparecc·hio radio, che stavamo im(1ian1ando un telefono. che avevano fal!o l'abbonamento ul John Bull, al Tit-Bit.s e al Dui/y Mirror. Non sembrò strano vedere Napdlcon past>Cg· :.::i;1renel giardino dcli:! ca.sa colonica con la pipa in bocca; no, neppure <1uanclo i mainli prc::-ero dal guardaroba gli abiti del Signor Jone~ e li in– do,s:11·ono e fu ,·i::10 ~apolcon in giaCl",1 11c1 a. 1>antalo11ie ,c11rpc di cuoio. 111cn1rc la !-Ua ~crofa Favorita vestila l'ahiLo di -.eta di,· lu Signorn Joue., porl:ivu In domenica, neppur quc::to sembrò strano. 11:1 ,cttimana dopo, 11cl pomeriggio, numcro~c- carrozze giunsero alla fa1101ia. Una deputuziour di agricoltori del ,,icinato era slt1la invitala a forc un giro d'ispezione. Fu. rno,,1 ral:., loro tutta la fattoria, ccl essi c,,,prc,-,,,cro grande :1111111irazio11c ,,cr 1·iò d11· ,ccle,·;1110. ~pcrialmcntc per il mulino. Gli aniumli ,:,lavano ,ar• 1·hiando il l'ampo di rape. La,•orav:1110 eon :Hlcnzione: qua~i ,cuza o,.ar ..ol• li·,arc la tc~l;i da tcrl'a. 11011 ,iapcndo -.r :1,f',ano piì1 paura dPi mai:ili o di··i , j,.itatori uruani. Quella ~en1 alle ri::-~t e i·anti u~cirono dalla c:.1sacolm1i1·a. l' ad liii trntto, .ill"uclir tulle {Juclle voci. gli animuli si sentirono pr·c~i d.i curio~i1a. Che \·o:::a ~lav;i -.ucccdeudo ];1 dentro, ora ('hc per l..1 primu volta gli animali t" :!li uomini ~i irwo11tra\'a110 <.:uun piede di c~ua~lii111z.1? In uu ,olo ,u-cordo. 58

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