Volontà - anno II - n.9 - 1 marzo 1948

,·irc·ula. co,1 lll<'IIU11e11c::11 ,li co11lf!r11i. 1111 ime<>tlt1p1~rl:,llo. ''"' b11.s111 rilevt1re ch4' ,oe a1gi come fo muiloghe ,li clii .sosten.evn i11 balill II suo 1emp<, clie gli eserciti di B...., pmt<' erano « liberatori». lla11no per .sè. per 1111 cwiwlo di ragioni 11egutive, be" pcà ,·!,, il .succeuo labile d"un mome11to. Comrobotterle è urgente: e gioverà o cl1forire N 1w.dre Messt:> idee. cl1e 11011 .~em11reriesco110 a libenirsi ,hi rroccie delfo co11fusio11e gNlntJW. ldee di fatti ... Ci scnliamo dire ~criamcntc clic incJudcrc dei falli cm1)irici nella morale equivale ad una abrogazione di libcrtù. Ci si dice che i fatti e le lo~ leggi significano necessità. La via delb libertà consisterebbe nel rinati• ,·iarc .id essi, nell'avviarci verso Wl separato regno ideale. L'efficacia della prescrizione potrebbe mettersi III dubbio :111<:hc,.,:e w1 1alc volo potesse compiersi con succes~o. Perchè noi abbiamo bisogno di libertà in seno agli eventi reali, non ;i'I di fuori di essi. 'È quindi da spc• rare che resti un'altcrnath•a possibile: che la strada della lihcrt.i1 posh ,e. nir trovata in quella conoscenza dei fotti che ci abilita ad usarne in cono~ .::ione con i nostri desideri, con le nostre aspirazioni. Un medico o un in. {!egnere è libero nel mo pensiero e nclb "-Ua azione nella misura in cui ,·onoscc ciò di cui "-i occupa. Probabilnwnl<' noi troviamo qui la chi.ive di ogni libertà. Ciò che gli uomini hanno stimato f' per cui hanno combauu10 nel uom(" della libertà è vario e complesso: mu ccrtamcnle non i- mai "-lato una li– ber.tà metafisica del volere. Sembra che contenga tre clemenli preminenti. IJenchè essi non appaiano a prima Yi'-1:i dircttamcnlt· compatibili tra di loro. 1) Include l'efficienza nell'azione. la capaciti\ di realizzare progetti. !"assenza di ost.acoli che ci restringano o ei invalidino. 2) Afa incluclr anche la capaciti, di ,,ariarc i piani; cli mutare il corso <lcll'azionc. di sperimen• tare il nuovo. 3) ]n!fìne, signifìctt anchf' i'hc il po1crc del dc.::id('rio e la ~cella siano fattori degli eventi. Pochi uomini vorrebbero pagare con il 1Hczzo della ruonotomia UII grado :rnche alto di cfficicn7,a dcJla loro aziorH' lungo lince determinate, oppure accettare cl1e H sllcccsso dell'agire dovesse costare l'abbandono di ogni prf"• fcrenza individuale. Essi probabilmcnlf• ~cntircbbcro di possedere una li- 1,ertà più preziosi, in una vii.a in cui i "-UCécssi fo~sero pili malsicuri. im· 1,licando d'affrontare dei rischi e l'avl'cnturari!-i in nuo,·i campi. m:, cl1t• ,·onsentisse un tanlo di scelta personale nella variabile complessiti1 degli ,·venti: un in5ieme cioè di successi e di 5confìtte. ma purchè la .:celta ave;;~e una strada aperta. 10 ll1um11, J\'al11re ,md CmuluN ,. N"w York, 1930 • /N1~. 303 36 J. Dt-:wu

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