Volontà - anno II - n.9 - 1 marzo 1948

(:;t11i1·0 ,•hf• ,1:•"cni:::1•0110 gli uomi11i fim.:liè c,,i 11011 J.,:"iuugonoalla indi\·iduale po1cnz:1 ,-piritu:1lc 1._·hc l.'OIISCIIIC ,ola di e,.,.crnc padroni; il pcrsislcnlc agire per l':1l·(•o-:t;uncn10 lr.i i,:li lndì1 cd i Maomcllani. allenali da secoli di super– <:lil':ionc e di 1ni::crin a ,-cannarsi ad ogni minima 01lpor1unitù. E mcrnora– hili ,-on i digiuni con n1i c~li. nell'acme delle sue 1·:11npagncdi lotla, ponc, 8 in _;riot·o"1:1 ,ua \'ila 11cr ,·o!'tringcrc ;n,·crsal'i 1._•d amki a 1·011formarsi alle Su(· idee. I ,-uoi digiuui ,•,.prirnono la lrngcdia ,lclla ,ua \ ila. Ha fanatizzato rni• lioni. Ha pcr,-ua,.o 111igli:.1ia.S"è fatto lanli amici. Di tullo (·iò rimane, vivo, -.olo il mito dclb sua vita croit.:a. Le sue idee non hun lasciato tracce pro– fonde nei popoli dcll"Jndia. pcrchè egli lrn \Olulo Pimpossibilc l!aller:-i <:('11:,,a hatlèri:.i. Octcst:l\:.a le 11tal.'Chi11e. cd era lanlo an1ico di Birl:i, proprie– tario di 1-'labilimcnti di l(• .. ililura tra i piÌt grandi del mondo. Amava gli i11- to1·cabilj. detcstav.i i rnatrimoni prccOf'i e il sui,·iclio dc11e vedove. soffriva degli odi Ira !(ente uguale di dh•crsa religione: i molli aspc11i della tra– ~cdi.i '-oeialc dell'India 1•c,-ava110<:.ul '-U0 i·uorc. Ma era amico di tulli i , ic·erè, ami,·o di lutti i l,!Cllernli. amico di tutti i pn:li. Voleva f•he gli i11- clia11i viueci-,cro, 11011 -.olo t:ontro gli iuglc-.i. 111a1·011tro la p:vtc ,·attiva di si- sleSi-i. Gli 11are,a dll' prcdica~do ;;;ofo !"amore giit si re:.alizza'-'-e <1ual– co,;1. •M:t appena gli urti rnt.:iali ,·cni,,ano alla jò:upcdh:il', ,:olo il <:uodigiuno, il ,uo ri:-cl1io tli morire. gion-1,a a 1::0.:::penclrnu·· tcrnporanf'an1c1111• 1·:1-:.prez– za. Poi lulto ri,·ornirwiava. ()ni. lui morto. lutto l'icotni11cicri1. Gli indiani ;nr:tnno un al1ro '-anto, nwgnri un dio di piì, nella collezione di ilan1i e di dei di cui s'alimenta la loro ~upcr,.1izio1w. 'Ma sopra le moltitudini ;adoranti, sparili i padroni i111,::lesi. dul'i :::0110e ,aranno i padroni indigeni. Capo del GovC'rnO india f!' ~f'hru, in 1;el'lo -.en,;o figliolo spirituale di C;anclhi: ma a suo lato e più di lui ,;on polcnli altri mini-:tri dall'anima a sc11ori chiusi, che possono anche :ulor.ire la memoria di Gandhi menlrc ._·udoprano a nrnntcncrc ben scn•i i po,•cri t·he ,·;di ama,a. Capo del Governo nmsulrnano è Jinnah, un fana· 1 i,·o (( ,:ignore )l d1c \ cdc il suo popolo sopratullo come cnrne per le bal– la!-'lic. Già son ricominciale le lotte U1sc11,;a1c dei fauatif'i aizzati dai preti. Etl i padroni .::.i1::cn10110~u questi dissensi ,,iì1 padroni che mai. Gandhi ~tr.:.so avvertiva la t·onclu'-ionc negativ:1 della sua opern: nell'ot1obrc ul– limo, .:1 c·hi gli ri,,olgeva :auguri per il ~uo 79° compleanno diceva: (( Perchè– rice,•o tutte queste l.'ongratulazioni'? Passato i· il tempo in cui I<' masse mi --c~uivano, qualunque eo,-a dfre;:.si. Og¾'i io -.ono una \Ot·c soli1aria. in Tudia 11, Pcrdu\':' l.n~cg11:1111c111i per noi. oggi. Filo!ò-ofare e intrigare 11011 è efficace, alb lun;.::a. nonostante il maggior .:.m·cc~o immediato. Ot·◄·orre lollarc in 1·hiarezz;1. La e< non-violenza"· la 12

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