Volontà - anno II - n.4 - 1 ottobre1947

ndo un metodo ('hc mi era proprio. Non :q•partcncvo ad alcun parLiLo, polili<"o, pur c'<,-cndo intuitivamente ri,·oluzion,1rio. n·altronde, non a,cvo ~he 22 anni, cd avcv~1 appen.i lasciato l'Unh•cnità. Ver.:o la fìne dell'anno, il numero degli operai che .::'istrui,ano ,o!lo la mia direzione <:orpa.:sa\'a il centinaio. Fra i miei allie\'i .:i tro,•a,·;.1 una gio,an<" donna t·he. come .::no mnrito, adcl'i,a a una delle K Sezioni op"· rair )I di Gnpone. Fino a quel momento awvo appena :-cntito IH1rlnrc di Gapone e delle c:ue e< sezioni». Una sera, il mio allievo mi conclu:-.:;c çon sè alla '-czione del noi::.tro dislrello. ,,olendo intcrcs~armi di questa opera e particolarmente della persona del sno animatore. Capone, qucll.a sera, do· n~,·a a-:i::.istere pcr::onalmcnte all,1 riunione. Fino a quel momento. non ::i era a1wora fi-:,atì --ul ,ero ruolo di Ga· pone. Gli operai. diffidando alquanto della e:ua open:1. - perchè cm legale t:d emanava dal go\'erno - la .::piegavano a modo loro. La eondotta molto mi-.lcriosa del prete ::embrn,'a confermare la loro vcr.:ionc. Prinripalmente, erano del parn!" che ~otto la (:Orazza prolettl'icc della legali1à. Capone preparava in r<'altù un vaslo mO\'imento rivoluzionario. (Quella è un.• delle ragioni per cui parc,·1;hi operai .:j rifiutarono di credere pili lardi al ruolo poliziee:co dcll'uonw. Quando qm.-0::.1.0 ruolc, fu definitirnmentc palc'-ato. ai– roni operai, ami,·i intimi di Gaponc. -.i c:ui<'iclarono). Dunque, alla fine di diccn1bre. feci la conoc:ccnza di Capone. La -ua per-:onalitìt mi preocct:q)ò vi\a1nentc. Da parte sua sembrò - o volle -em· hrare - interessar::i alla mia opera di educazione. Fu ~tahilito che ci saremmo rivisti per riparlarne in maniern pili ap· profondita. e a quco::.to::1.:opoGapone mi diede il ~uo biglicllo da dc:ita 1·01 '-Uo indirizzo. Alcuni ~:iorni più U1rd~ cominciò .il famoso sciopero della offi(:in:-i Pou· tiloff'. E, poco dopo, esnll:unente la ::era elci 6 gennaio (1905). il mio al– lievo, tutto emozionalo. venne :1 dirmi che gli avvenimenti prendevano una (lie~a eecezionnlmente grave; d1c Gaponc scatenarn un modmcnto formi– dabile delle mas.:c operaie della capiLale; che pcrcorrern tulle le sezioni, arringnndo In folla e chianrnndoln a portar~i domenica 9 ~e11n;1io dnvanti al Palazzo d'Inverno i>cr rimct1crc allo zar una 1<petizione»; d1c rn·c,·a ~ià rcdntto il leFIO t!i <JUC!!-ia pclizionc e che l':nrcbbc lct1:1 e <·ornrncntata nella no~tra Sezione, l'indomani iò'era. 7 gennaio. La nuova mi i::.cmbrò appena \'erosimile. Decisi di 1 ..a-.:al'c l'indomani ,era dalla Sezione, volendo ~iudiearc io stesso la ::ituazionc . . L"indomani, mi pon:,i a~lla Sezione. Una folir1 .:011~idcrc,olc ,i ,i pi– ~•a,·a, riempiendo la s:da e b \'ia, malgrado il freddo intcn.:o. Era grnvc e ~ilcnzio.:a. Ec·cetluato gli 01>erni, vi erano parecchi clementi molto va1·j: mtellctluali, studenti. militari. agenti di polizia, 1)iccoli commerc·ianti del quartiere, ec<·. c·crano an<'he molle donne. Ne.:.sun "crvizio d'ordine. Pene– trai nella sala. Vi s"::,ttendeva (( il pndrr Capone» dn un mir!uto all"altro. Non t:,rdò ad anivr1re. "Rapidamente .:i np1·ì un pa.:~aggiÒ lìno al palco. attraver.:o una massa <'Otnpalta d'uomini 1 Lutli in 1>iedi. serrati gli uni (;ontro gli ahri. La o::.ala poteva 1;ontcncrnc uu migliaio. 2T

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