Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

Ju<:t, .:crivcva quc~ta massima profonda: .::Soltanto coloro che sono nelle battaglie le vincono, e soltanto coloro che sono potenti ne approfittano ». Quanto a Robespierre, non appena la questione s'impose, egli comprese che una guerra impotente a liberare alcun popolo straniero (« non si porta la libertà sulla pwlla delle baionette»), avrebbe consegnato il popolo fran– cese alle catene <lei potere statale, potere che non si potc,,a piì1 tentare di indebolire dal momento che si do,,eva lottare contro il nemico esterno. « La guerra è un bene per gli ufficiali dell'esercito, per gli ambiziosi, per gli aggiotatori, pcl potere esecutivo. Questo partito dispensa da qualsiasi altra preoccupazione, non si hanno pili doveri verso il popolo quando gli 5-i è data la guerra>>. Egli prc,·edcva sin d'allora il dispotismo militare. e non cessò di predirlo in seguito, nonostante i successi apparenti della Rivoluzione; lo preannunciava :mcor:i :1lla antivigili.:1 della morte, nel ~uo ultimo discorso, e ne lasciò la predilezione dietro di sè come un testa· mento di cui clisgrazialamentc non hanno tenuto conto i ~uoi dicepoli venuti dopo di lui. La storia della Rivoluzione russa rorniscc gli stessi imcgnamenti. L'a. nalogia è sintomatica. La Costituzione sovietica ba subito la medesima sorle della Costituzione del 1793. Lenin ha abbandonato i suoi principii demo· cratici per creare il dispotismo di un apparato statale centralizzato come Robespierre t slato il creatore di quello di Bonaparte. Sola differenza, che Lenin. il quale aveva d'altronde preparato da lunga data que<.:ta domina· zionc dell'apparato statale forgiando un partito rigidamente centrulizzato. deformò in seguito le sue proprie dourinc onde adattarle alle esigenze del· l'ora; cosicchè non fu ghigliottinato ma elevato a idolo cli una nuova rcli· gio1!e di Stato. Ncll:-t storia della Rh·oluzionc russa la guerra è costantemente il pro• blcma centrale. La rivoluzione fu fatta contro la guerra da soldati c-hc, sen– tendo crollare l'organizza:..done go,·crnativa e militare sopra di loro, si :tf· frettarono n scuotere il giogo intollerabile. J1:l\'ocando con una sinceri:à involontaria, dovuta alla sua ignoranza, i ricordi del 1792, Kercnski fcee appello alla guerra precisamente per gli stessi motivi per cui vi avevano fotto appello i Girondini; Trotsky ha ammircvolrncnte clin1os.rato come la borghesia, che contava sulla guerra per aggiornare la soluzione dei pro· blemi di politica interna e ricondurre il popolo sollo il giogo del potere statule, volesse transfonnarc t< la guerra fino allo ..finimento del nemico, in un:i guerra per lo sfinimento della Rivoluzione>). l bolscevichi chiama· rnno allora alla lotta contro l'imperialismo; nrn la guerra slessa era in quc· stione non l'imperialismo, e ben se ne a, 1, 1 idero, <1uando, giunti al potere. furono costretti a tfinnarc la paçe cli Brest-Litovsk. li vecchio esercito cm in <lccomposizioue e Lenin aveva ripetuto dopo Marx che la dittatura del proletariato non ammette nè esercito, nè polizia, nè burocrazia permanenti. Ma gli csercitj bianchi e il timore di interventi stranieri non tardarono a mettere la Ru~<.:iatutta quanta in islalo d',,ssedio. Allora l'esercito fu rico-

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