Volontà - anno I - n.11 - 1 maggio 1947
A i;olt<! la mia tiitll mi s<'mbrc, 1m romu11:o, 111010 è ;tru11d<'il se11timc11t<1 ,di m<!rtti;igliu clic mi dà lu rc(l/tà. E debbo cor1trolillnni contimwniente, Nor, lio'tiì11to 11cssun fliri <'misi c·onoc::c:ono lllmcno tre c,nwwi; 11011 ho t1lr,ma i11fl11c11:ll sui. poter1ti del giorno <' mi si Cl'<:de un uscoltlllO (·onsi– [!liere di molti, ecc ..... T11tro ciò mi crea delle sit11C1:io11i dc, rommediu (uffa Co;wl) d,c mi for– nisco110 della mttteria u11rddo1tict1 per tutlu la mia l'itt1. mo clic non sono S<'mprc comode> da vii:erc. 1''ir1vio 1HJ(I fotoJ!,rafic, prc.~o riori al frontc. "'" r/11, i> 1111 <• ricordo di SpClf!tUI )). l.,c mie> conlfolità "te. tt tua inogli,, ed" X. tuo BERNEHI 1b ,, P. e B.'-'· pa;::. 271•275. lbr('cllom1. none del 3 .J ma::;ii:io • Sumolfc> tutto i• c(l/1110 <' spcro clic> lu crisi si riso/i;crà SN•=<i 11lt<'ri1>ri -cor1/litti. t"li cfo rompromellCr<' la g11crrt1. Q11"1110male fmmo i com1111isti ur1cl1<> qui! Sono <JllllSÌle d11c <'vado,, letto. Ltt cosa stanotte è in urmi. Mi r~o,w offcao di stare c,l=at.o per htsòare gli altri m1cforc <t donnire e turti ./lllmlo riso <li mc dicendo clie rum udirei nemmeno il cmmonc. nw poi. lld 11r10ad uno . . ~ono cmcfot.i o m11111a cd io veglio per 1.1111.,. lavorcmdo per co· loro cliP verrcmrio. È l'unicc, cose, bella i,11.ernrnent.c. Più crssol11t.c1 d('ll'mnorc t' più vera cfr•lfo rt'c,ltà M.ess(t. Clic cosCt sorebbc l'uomo S('flZ(t <Jltesto senso e/pi dovcrc, scri:c, q11est<trommozio11e di sentirsi unito " coloro che f11ro110. •lii lo11w11i igrwli, <' ai venturi? Delle i;oltc penso che <111e~to senso messi(t- 11iro 11011 sic, rl,e 1,rrn evc,siorie. non sili che le, ricerc(I e lo costr11:io11e di un equilibrio, di un'economia c/u:. tnCtllC<mdo. ci, precipite·rcbbe tutti ""l di• sordine o nell" dispen1:io11c. Comunque sfo. rerto è che i più intensi seflli· mn,ti sono i pii,, umani. Ci si puù illuder" s11 111110 e su tutti. met 11011s11 quello d1c si .offcr11w co11 fo coscicnzc, moro/e. Se mi fosse possibilc solvare Bilb<to <;Ofl lo mia i;itu non esiterei 1111 ca.timo. Q11est .ctcert.cz :;tt non mc fu Lc,m ncmnumo il filosofo JJÌ,Ì, sofistico. E questo mi bcrstc, per sentirmi uomo, l' mi cor1solo di tut.t.e le ,·o/te che sono ul di sotto di. m.c stesso, d<'li.ostimll dei mi!{liori "dC'll'"ffetto c!C'{fccreature clic più, c,mo e più. stimo, In ogrti coso di coscicrizc,. con fo ragione rio,1 urri,·o <t decidere. L'uhima ratio 1 quella clic tlecide. è lo ~tile: questo 11011 è il mio st.ile - (, per me defi- 11it.i1:c, SCIIICIIZ(I, Qucmt.o sopra è di. rmu solcrrnit.à 1111 po' ridicola per chi11nq11c non viva <111i. MCI fonw 11n giorno. se potrb pt1rlart.i di.c111csti mesi. ropiroi. tuo papi'1 • Alla fi~li11Mar:a Luisa. la •1011e ira il J. J magp;io 1937. \'i;:ilia ciel :.uo aisa~,inio.
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