Volontà - anno I - n.8-9 - 1 marzo 1947
E siccome non :-i,1mo nè clcuori nè clcggi!Jili, ammcllcndo tjuclla li· l,crti1 non tc:,siamo nessuna frode al d11adino clcltorc. Il t_•lcri<::.di~mo contro il quale uoi in~orgiamo è (1ucllo che tr.isfonna il pulpito in 11·ilm11a. cd il predkator·i! cv:rngclico nel mcslulorc politi('O -.o-.tcnitorc <l'intcre~~i di rn~la e di das~i. n clcric,dis1:no (•hc ti ha avvcr~nri è 'Juello dc! tot:.ditari$mo 1coc-r.i- 1ico, dogma1ico, settario, clic ~fruttando un:, dottrina rinunciat..tria, (·hc predica ma non prntic:1, vuole costrinl,!ere c·er\"clli e corpi ,dia ~crvi1ì1 morale del Sill:.tbo cd a quella matcri,tlc colla presunta di~po,izione divina ,·lie ton~ideni. merito b rassegnazione. l'obbedienza, la vilti1. li clericalismo d1c non è più chiesa, ma Stato, èlic non è pii, la fratel– lanza u1n:1na delle agapi in cui ognuno trova,'a il ~uo posto, ma il ric-o– no~cimcnlo dell'ingiustizia sociale, l'a\'allo della di, inità alla tirannia del· r\Jomo sull'uomo, è c1ucllo il nemico che noi combattiumo, nc1niro c:hf" :-i gio"a giornndoli del Capilale e <lei Potere. Il noHro un1iclcricalismo è contro l:1 noce trasformala in grimaldello, in spada, in ha,·.iglio e c:hc spera cli poter tornare ferro <li tortur:.i; è contro il p:.1storc di anime d1c vuole ,111ch'c~~ere giudice e lcgi.::lalorc a.::soluto. anelando <li rivedersi .inchc carnefice. E di,·er,,.une111e dagli altri antielcrit·:1li noi no11 reclamiamo, ma (•i prendiamo, r la ,·ogliamo estesa a lutti, lu libertù di esaminare, S\'iSce• rare, disc·ntcrc le premesse, le illazioni d'ogni religione, di tutte le reli– gioni e cli c<1n,idcr:.1rlc e :sostc11crlc assurclitZ1 e superstizioni iu sè stes~c- 11-.:1 non ci opponiilmo a c:hc si discutano le nostre idee, le nostre ipotc::.i. le nostre pr<·:-unzioni cli raggiunte veriti1 approssimative, il nostro areligio– i:i'-mo, il uo,tro onc~to agnostic•ismo. Il c;lericali!Zmo, questa ton<lizione di comune libertà d'indagine, di .analisi, cli c·onclu.sioni opposte la rc!Zpingc, la nega e ,·uolc riavere e c·o– :-pira per ri.a,'erli, i mezzi che già ebbe per soffocarla. Ed è eia questa .:-:uacostante ncg;;1zionc della libcrti1 <li pemiero, di indagine, di ri(•erc·a, <li comparazione d1c ~orge, per· antitct-i, la neccssitit difonsirn dcll'csislenza <lcll'.inticlcricalismo. Ma sarebbe grave errore separare il clericalismo, come alcuni ,·orrch– liero (e da cii• il giustificarsi della presente c.lichiarazione) d;;illc altre forze e.lei male ,•hc sono l'Auloritit ed il Privilegio economico. Sarebbe troppo ,·omodo di,·en:i,·o per lJUclle vedere i popoli, su i qu.di premono, dimcn• ti1·arne le oppressioni e gli sfruttamenti per c.larsi alla e.accia del prClc 1·01 \'enlrc 1,romi11cn1c. Che è loro a\'versario soltanto per concorrenza iu :u·caparr:uneuto di egemoni(' politiche, ma rlell.t sua funzione e dei suoi religiosi inlc.·n·enli, hanno bisogno per conscrv:.1rc le masse nella scrvitìi, n1~segnatc a soffrire ~ulla Lcrra, nella !l-pcranza di un regno <lei cicli c-l1c. per goder lo, bisogna ~1vanli morire. da(< ( 1111(111Ì1tÌ N<wt1 )). Rom:1, 19-1."li.
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