Volontà - anno I - n.8-9 - 1 marzo 1947

ni1,·rrso rt Mumli n, libri rclati,i alla i:;ua 1cori:1 t:Osmologica; 11 De gli e.roi,:1 furori )), ,·he ronticne la ~ua do11ri11amorale; 1<Lo Spaccio ddlu Bestia trio11- /oute >>,c·hc è l'es-posizionc allegorica della riforma .sociale da lui p·ropn· ~nata; << Lct cctbctln ciel Cuv(1/lo Pegc,seo >), con b giunta <( Dc l".-lsiuo Ci/I,,. nico>>, ~alira <:oniro l,1 teologia cd i teologi. ~rei 1585 torna :ì Parigi, e , i pubhlica opere <li matematica. viHn<lo da prirnto. Tuttavia, inc.ipa<·e com·cra di iuar quieto, presenta al rettore dr-ll,1 ~orhona 120 proposizioni di fi<:icacontro i Peripatetici e 30 tesi pitagorid1c e platoni<·hc le quali ultime, sebbene chiaramente anticattoliche~ ,·cngono stampate e puhblit:amcntc discusse. ~cl 1586 Bruuo pai-sa in Germauia, a Magonza prima, a Marburgo poi. Quivi discute ficr:,mentc con :Neigidiu-.. reltore <li qucll'Univcr<:il:t, e pass:1 poi a Vittemberga. ow· h:.t per <·ollcg;.1 c<l amico, in c1uell'univcr$il~1, un allro grande: Alhcrico Gentil<'. Bruno 1·ontiuua le ~ue pubhlicazioni, ma, c;.1duto in disgrazia il partito lut.crnno 1·h(• lo prolc:,:geva, rn in Boemia, a Prag.:ì, o,·e pre-.cnta ]U6 tcs.i all"Jmpcratorl' .Rodolfo li. Ira qtu·::te le~i prod:una coule ,·era Cli w1i,·cr-.;.tlc religione la 1 filantropi,1. Pa~:ta ad Hclm:-tadt, e c1uivi, in un pubbli<:o :tcrmooc, il sopra– intendente ecclesiastico lo scomuuka. Nel 1590 pass:, a Francoforlr, centro ciel f•onm1cn·io Iibrario 1rclc:-t•o. cd iYi il-i occupa in modo spc1·ialc della Sl:unpa delle ,-uc opcrr-. E qui ,iene il momento lra::!i<:odr-Ila sua vita. Eg~i va:\ Venezia. Ve lo chiama Giovanni Mocenil!o, an1ico .suo alunno, e ve lo :-pingc andic la mi:tcri:t e c1uclla febbrile i11quietudine che fece di lui un g:1a11dc 11 <:cnza p:11ri,• )1. un Cristoforo Colombo della fìJo:;ofia. come ,·gli i:;te:-:-o si t· hi.un ,n·:1. ;,\;cli' ottobre )591 è a Venezia ed i1womi1wia le !,:UC lezioni al Mot·<'– ui~o. Ma il fosco poi.ere ,·atinrnef:.co, che Bruno <licent 1< il pi,i pericolo~o d('i mostri. volpe e leone insieme, cerbero cinto dalla t.riplice corona >l, ,·eglia,·a. Il Mocenigo, sollecitalo dalle autorità r-C'dcsi.i..1icl1c. nel maggio 1592, lo tradisce, riferendo al proprio confc<::oorealcune opinioni del maestro i11torno alla Chie::a e alle religioni. Il confo;i:sore '-i fa un dovere cli darne :1,,,i:-o alt'lnquisizione e, per effetto della denuncia, Bruno, uclla notlc dal 23 al 24 maggio, è imprigionato nelle carCeri dcll"]Uqui::.izione vcnczi,1na. E --i apre il procc::.so. La l.f'rribile tn1ge<lia incomi11ci:1. Per la prima fa.;;cdi c~--;1 parla con molta chiarezz:1 il manost·rillo dell'Arc/1i,,.io dei Frnri. È Giordano Bruno medesimo che ci fa udire la sua \'OCe, ,·o(·Cche fo frcm.ere. Il m:1rtirr narra hre\'e, conciso, schietto, la sua ,,ita; narra I.i mah•a~i:.t azione ciel Mocenigo, natura cli e:,-altato, forse, piì1 ,·lie di mah·agio, che lo lennc in– carceralo in ca.sa, in .mm sofhlta, mettendolo poi nelle mani della pulizia e elci tribunale dell'Inquisizione. Brw10, che nel martirio sari1 un Titano, dcpre~so eia qU(·I trnclimcnto. chiede perdono, for:::c spcr:rndo clic i giudici. che ignoravuno le sue opere. lo mettano in libertà. Viene assolto, ma non s-c.:1rceralo. Gli alti del pro~ cesso sono comunicati a Roma e di lii, in dnl:i 12 settembre, ~iungc 1111 ordine del Cardinale di S;:tnse,•crino, in nome elci tribunale ~upremo del• l'Inquisizione, con l'ingiunzioue di consegnare il prigioniero al go\'Crnalorr

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