Volontà - anno I - n.8-9 - 1 marzo 1947
mere in caria i rapporli tra i nui parlccipanli ad un'imprc:--a ::011 tulli ( <Jua~i lnlli, tra noi, del lipo solito degli alberi genealogici: un C:.1po d1f' ramifica la sua autoritì1 in due o I re o piÌI \'Ìce-Capi, ognuno dei qual i a sua voha rami•fìca la sua quola di aulorilù tra due o tre o piit dipendenti_ e 1·oc::.ì \'ia. (i1,o alrultirno gradino. alla bac::.cdella piramide, ai laYoralori -d1c non lia11110piì1 alnu10 << sol.lo di ~>>e debbono soltanto ubbidire a lutti i ,,.ig11orid1e stanno ~opra di lcrn . .And1c i t·iechi - tra dii s"inteude di la, oro produttiYo per propria <'· ~pcricnz.1, 11011 sollanlo come masticaca1Lc - :,vvcrtono che questa organiz– zazione ~erarcliica è la n1cno efficiente tra tutte le organizzazioni pen::a• J>ili. Jlid1icdc che il Capo sia un genio: il che non a('cadc mai, e conrn11q1w ·t·ap.tcc di pcn:--are per lutti: j( che è impossibile. Anche i comaud:mti in ~ollordine non possono porla re uclrimprec::.a conlributi di iniziatin1: dcli– bono <1 far e~eguire ;:;li ordini superiori». E la moltitudine dei lavor.11ori ,òi,·icnc un 1·omplcmen10 delle ma('chine, senza alcuna po:i.;;;ibilit0:1 di immct· !ere nel law1ro n)munc le idee le t·apacitù diverse di ciascuno. Purtroppo, però. le i-liles dei politici, d1c hanno in mano il Potere di far or~a11izz;.1rc il la, oro co1nc pare a loro nelle grandi aziende che _.;.ue1·liia111, ·dallo S1a10. 11011 -.·i11tcndono affa110 di lavoro. E,-si vcclouo che l"or~a11izz.1• zio11c· 111ili1arc è la più ,-cmpli,·e. (I Hn fo110 la g-uerTa >), dicono: e par loro di aver enuncialo dii sa d1c veritù profonda. ~on :--anno che la guerra - .:-P la :-i t·on,-idcra 1·on1c un lavoro - è il pili slupido, il l)iì, imhottito di dis~ipazioni t' di ('rrori, il meno dfo·icnlc possihilc tra Iuli i i lavori. La lcndcnza g:cncnilc 11ci Go,·c1,11i, t·omc nei P;Htiti e nelle Chiese che 11<' 1;0:-1itui,-c·o110 l;.1 ha,-c, è ver-.o I'« organizzare)> nel ,-en-.o militare, t.·on belle piramidi di t·omandanli, belle g-crarchic hcn 1;01u~egna1c, hci ff piani)). i\'fu j', d1iaro che 1.1uc:--tofa110 è un ~cgno della no;:-tra c.lcgcncrnzion(': 11011 è ,·ero affollo 1·hc -.ol1a11to. mm I.tic forma di organizzazione ,-ia possibile. fh .. :a pen:-are d1c in _.\mc-rit:a mi;:diaia ~li imprc~e di ;.:-rar-.cli dimcn-.ioni ~i ~0110 or~anizZatc in \a1·if' forme 4·011 ,..i,-tcmi di Cornit.iti e pcrfìno <li Comi– lati mi,-li di diri!,!cnti e l;_I\Qralori. con µ:uad,,gui 1101c,·oli 11cll"cflìt·ie11za 1·0111plc,-,-irn (d1c è quauto imporla al 1·,1pitalis1a): e \ i è generalmente am– l!lt.·--o 1'11ela forma c1 linc·an· J) di org-a11izzazio11c (' I., Jll('IIO cffo·icntc di Lune. La nostra azione sociale è un lavoro A quc,,.to punto 1 una rifle:~:-.ioue s'in,-inua. A~ire :-.ul piano delle co1:npc– tizio11i ~ociali - clic è << la politicu )) - è un lavoro come un :.,l1ro. Clic 1·0,,.a è difa1ti !"azione politit.·a o l'azione c::.ind,walc di un g:ruppo detenni– nato di uomini e donne se non un «lavoro>>? Ogni gruppo che riccrd1i di compierlo con una ragio11c,·ole cflìt·ienza deve por-i il problema della !'.-trn organizzazione. Per tale gruppo, oggi, (( orgauizzare >) è una parola cqui,·ol.'a: tanto d1c quando ,-i pcrscgu,1110 ::-1.:opi di libcrlù e--s;i ripugna. Pcrchè lulli i Par1iti 24
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy