Volontà - anno I - n.7 - 1 gennaio 1947
proGucci.ava agli insorti la siuipatic, dei cu1tt.adù1.i er<i la loro c1rditezza, iJ loro eroismo, ma più che altro. il coraggio temerari.o del (( barko >) Mack110, che ili Ucrain<t incominciava a farsi leggendario. flii sopratutt.o dopo la vittoria di Dibriviki, che il Movi~uento degJi iu:,orti Ucraini si <lenomi11òMacknovista. Questo epi.wdio merita cli essere ricordato perchè oltre che essm:e uno dei pitÌ suggestivi i> 1111che <lei J>iù c•– ratteristici. Il 30 Settembre <lel 1918, un gru,ppo cl'Ursorti, u11a tre1Jti1tacirca e cou u.ua sola milragliatrice, si lro-vavtmo nella foresta <li Dibriviki., accerchiato rù,. uno s1ragrn1ule numero di truppe austro-tedesche, chf> già da qu,dche tempo davano loro una caccia terribile. Tut.te le vie d'uscita erano bloccate, e per gli accerchiati non v1 er• ultra alternativa se no1' qùella cli lasciarsi st,erminare o di abbmidorwre tutte le armi. al nemico e fuggi~e alla spicciofot.a. iUa quesl<Lsoluzion~ esser.dosi consider<lla in.degna di veri rivolu:.iornJri, essi preferirono affrontare il ne– mico. Benchè scon.sigliati dai. contadini del luogo_che li uiut.avano, essi de– cisero, mentre cinque o sei insorti avrebbero tentato un atracco di .fronte, di. attaccarli «r, lai.i. . Cosi infatti si svolse questo piccolo ma. si,uomatico episudio. J.,anciando grida terribili per far cre{lere che fossero ÙJ molti, il gruppo più num.erow 1/egli i11sorli, si gettò sul nemico, che non si uUerulcva ,id un similP ,1llacco, sciabolando e sparando come forse11nati. Il 1temU:o, cento volte piit nume· roso, pigliato dii.a sprovvista e nel sonno, sorpreS-O da tant(l. furÙl, ed ignaro della forza effettiva degl~ as~alitori, u.011; soJtemie la resisten:-.a e si diede alla fuga. La voce, spar'sasi prestQ di queJt.o episodio per tulla l'Ucraina. sollevQ le simpatie del popolo che d•allom in poi non lesinò le simpatie e l'aiuto. Ed è da questo momento che il Movimento Macktwvista andò a.~– sumenclo sempre maggiore forza cd importanza, al pu.n.l-0dei farsi prc11<lere iu seria considerazione dallo stesso esercito bolscevico. Mfl l'apogeo fu ra&– giunto nel/" lotta cor.tro la roozioue, quando soli od aiutati apparente– mcnt.e e solo sulla wrta, i ribelli ucraini lottarono contro gli invasori di tlent.ro, gli eserciti « bianchi » che tentavano di riportare lo :;arismo <" :i< r• vu,ano gfmteressi. della reazione di fuori. Maclmo e le sue truppe partigiane contribuirono fortemente allo disfatta di questi a-vumturieri della reazi.one, e fu. soprattutto nella lotta contro Deni– chine che la loro energia e la loro abnegazione per la causa rivoluz.in • nana si dimostrò potente e tale che a diverse riprese, e p<trt.icolarmente nei uwmcuti di maggiore bi.sogno, i bol.scevichi Jtrùi.sero alleariu.i con foro. il·l<t come in tutte le guerre cwche queJta Ili, caratterizzata da un continuo nlternarsi di alti e ba5Si, di ripiegamenti e di rapide avanzate, e, a secvnd<i tlell,; vittorie ~ dcUe sconfitte i bolsc.evichi, seguendo l'alternarsi della for• tuna, a<laccuscrrli di uemici della rivoluzione o nd accarezzarli, come amici cari. Nel Gi-ugno-Luglio 1939, Denichine riuscivti n sfondare il Jrontft te- 32
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