Volontà - anno I - n.7 - 1 gennaio 1947

quali noi stessi comandiamo i 61i aftìnd1t' 1 km) moTimemi conduc:.ano •lle po-,iz.ioni che la realtà dimos1n raggiunte o proi8ime. JngegnOGità inte1le11uali, tautolo(ie: non "erit.ÌI . Li. vttità è qne5la: che if fascismo è staio la co1tcl11,3io11f' 11ega1fo" dei se11au.L 0 t11111i d( esperimento di Staio unitario i11 liali4, e nello stes&o t-t.-m,>0 ci ha da10 la J)ll'lnes..... per 1a ric061nu:ione deUa nostra vita M>f'i:ile. wl moni10 d1e a<1r,:e dai vent"anni di eofTcrenu: il monilo dell'anti-Stato. NuU'ahro •opravviTe del fascismo <:1ll'infuori di que..ta eredi1i, negativa. 11 moto di re;;re-,~o che ha spento l'impulso libertariv del popolo t.-ombenentc nel Ri~or1timen10. e d fo -ritrovare oggi in tanta -parte d'halia 10JN'21"Viventile condizioni feudali file86e t'he il Risorgime1llo voleva enn<"elJare, fii conelude per noi con l:i t"Omlnlazione ,·he il 11,•. mico n. 1 è lo Stato, il meccanismo del Governo politiOO. , D.1 11oi dunque dipende, ora. oonquiFtart- davvero la nOiilr; liberi/i o au1,ora di ller• derla. È nostro compito, ora che iJ rase.iemo ci ha mostrato &e.nrAinlìngimenti di che toia ~i;;i e*tiluita J'opprff6iOne, oombaucre ri5olutamente il 11reJlOl{'re del1t:- cat;l•· po– litiche e delle buro-eraxie in cui l"Autorit~ ~i impt.:rsona. il potere dei Partiti , 1t1raver.so i quali 1'au1ori1à ettta nuove forme e nuovi nomi, il potere dei capi dio kmpre fòu!– !"Autorità <p0gg:iano per emergere e eomondard. Ed è nostro -compito lrntterei in qu«»I• sens,o non ,;olo in f'iò~cho è convenuto di (· .hiamu.re . « lotta politica », ma in 1u1ti : mo– menti e ;li aspetti della D061ra vila t1uo1idian11, in casa. nello fabhrif'II. ncll"uffido .1 1euola, nel circolo, d11 per tulio. · I vent'anni di fa..sci.6mo-ancora ~on brucianti nelle nostre t:'arni e doloro,:,i del 1\0~ro 11pìri10ed ancora agiscono 211omo .::i noi. Amn,onisrouo: la libertà 11ot1 ,mole U, pM?udo– dife$(1 del .suo naturale nemico: Lo Stato il Governo, i~ quakmque forma e.s~o si r«n• lini. ma vunle la vera. la S-Ofo efficace difesa di ci«uamo di noi. La ilrutlura razio11Ale <lel eorpor:ujvismo C tuttora viva nei u1111i i-.1i1u1i flll!1e soprav• vivono al fascismo: nella .pseudo-Confederazione del Lavoro, colle sue buroer.,zie; uegli 1>scudo-Partiti. con le IOC'obu.roer.a:i:ic; negli innumeri Enti. ,-on le loro buroc·nnde. 1; animu5 del fos-ei!fno è :meora , 1 i\o ncll' attc1=,giamento dei unti Ca1>i. ro:-si e neri e giaUi e Yerdj, che dall'alto dei loro troni di Segretario 1>ortano Jt !>O&eoloil JN:gge dei loro teMerali e nei mohi • bravacci Jt che ancora. pe.n5ano la vita sociale in tormini di carcere e di di&eiplina e se oocorre di bastone e di milra. Sopralullo. il (,1110 eompleisivo del fascismo ,sopraYvive nell'elemento maggiore dalla "'u~ fona, w:. inenia dell'uOmo e de& donna comuni; che seguitano a ubbidire. L'J1alia è 2neora u.n pa~ disunito per la lremcnda dilTerenr~ delle conclizioni cli vita e deU'orientamcnto medio nelle 6Ue varie regioni, e più ancora per il fallo rl14! di ques1e differenze non ei ha piena nozione. 11 pat:Ee feudale in f'ui una f,wiiglia ro– manda a tuui, ieri ve&tendo i suoi membri con l'orbace dei gerarchi. og~i faoendone i pro11101oridei diven-i •Partiti'& locali e i;norat,o :.d a!)fW'na ttnto due<"cnlo d1ilom1•1n di di,stanza. Troppa gentt: parla 40hanto per i einadini delle regioni indu,,11·iali. rome se il rc•to non C'6istesse, il resto che e anoora la maggior p.trte del 1ine&e; lit maigior parte ,!ti popolo. Così, ignorando la lezione del fasei&1110 ~ai untono agitare le idee ricorrenti di Eco· nomia pi:milìcata, cli Sbto arbitl'O t.ra gli interessi opp()6ti, di democrazie oon nri •~– g6ttivi, ed i più « •inittri • non tognano altro cl.1e un J)ieudo federalismo eonduoen1e ,a; 110Hituire al Governo .unico di Roma 111111i Governi regionali: Plluio ancora, un:. mol- ll

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