Volontà - anno I - n.6 - 1 dicembre 1946

voro in <1rmi,per overe degli « eroi >l e dei « moi"li .,,, i,, tulle h· MLWrre ~COJ'· piatf! vicino a noi o volute do noi. . 1'ragico bila11rio: <la una parlf> gli eroi e<l i morti. DalraltrCL, ,m"Eri– lreCL che JJOm/>ava ricchezze da, noi « metropoli>), ur,a Libia che m'ich'essti pompcw<1dcm<1roda noi (<Italia>). Poi, Trieste, pre.-:a. e perdul<l, poi l'A– bissinia e fi,wlmt•nte I' «Impero)>. Un impero che p-Omp<Wll anch'esso rir. chczza dn uOi (t metroµoli >> sem.pre più poveri, sempre più ricoperti di ,Je. biti. Ci troviamo 11elcaos appunto per la saggezzt1 tfegli uomini pratici i <Jm,li non sanno ll<'JJJ>ure trarre da ,m passato cosi doloroso un i11segm1- me11to per l'avvl'nire. Mentre i " Graud,. i Crossi, i Forti» si minaccillnO 1.rnloro lt, guc.rrn. da noi i tiari O,, Cl,SJJPripstmclo crisri<m.i, i vari Nenni pseudo socilllisti, i ·vari Togliatti pseudo comunisti, i t,-ari Croce pse,u/o libcrnli, con tulli i loro accoliti, uou lwnno il coraggio di volere il tlisarmo, ,ii proclamure lt, neutralità perpetuo <lcU'ltalia. Vogliono l'psercito: un esercito che fomirà do,!umi i soldati <li ,1e11tumad altre nazioni, che si batterà per i11lerPS$iche 11.011, sarww.o i nostri e che saprà in anticipo che i/. bottino ,mdrà ai più /orli di noi. Fra <JuPsti uomini intelligenti della. politca rcalisto, nessuno capisrt– che l'ltalio dev<' <livn1tllre la <( Sviz::,Pra metliterra11ea )) SP vuol r,>o/mcntt:" servire il prOJJriopopolo. f'eiciò noi diciamo a tulli gli italiani bisogna gridare « abbasso lt, sucr– ru ))• bisognlt dire ,( basta. co11 fu guerra )l. Ecl agire i11 uccorclo con ques 1 f'I parole. Rifiut11rsi di dare alla guerra, a quella qualsiasi guerm clw potrà di nuovo insudiciare e<l insanguinare il mondo, un .,;o/ouomo, 1111 solo -.o/do. """ sola or,, di lavoro. Il. pacifismo i: uto1,ia fi11c/1è11011 diventerà mililo11te, /inchè chi vuule ltt pace non è dispost<J a correr·e ,lei rischi, ud essere i,mprisiouato, ucciso od rmclw in extremis a<Iuccidere. Il pt1cifismo rimarrà. utopia finchè nnu gm,r– derà t1lle radici del male " non si volgerti contro i politici di mestiert>, foici <> prPli. rossi o ,ieri o gialli, conlro tutti. e contro lo S1ato <1morale i,i cui l1ttlP le e-0rn;zio11isi sommmw Il machiavellismo, crudeme11te vivo nelle compagnie <li Ce.sii, nel ,w– zismo, nel /llscismo, nel bolscevismo, è lr, sola vern guida <Jelf'n:ione <letli ,'ìl<1tisti,11elledemocrazie, nei resni, uelle repubbliche, ,i,-;, govel'ni, nei. pt,r– titi di governo. Ovunque c'è uno Stt1to orgo11i::,wto, con degli su,tisti tli pro– }e!isio11e,Goni11g lu, rllgioue. IA1,men:og,w è lecita, ltt calunnio, è focitu, og11i <ucordo vole fi11chè rouviene, l'amici::fo e l'onestà son fir1zi011idi Clli bi– .-.og11a stipcr rid,•n:• ,, lo moralità i- mia magni.fica im,palcaturn di 1x1role per i11trup1,are gli scicccl1i e gli ingenui. No11 si co11ce1>isce uno Staio privo di eserciti e gli eserrili fa11110 la guerrn e per' /a. guerra lw raéone ]0</tl. Perciò ogni /oltfl contro i geuernli resta vana f,nchè 1t0n si impit111ti inmm:.itutto com,• lotta contro i politici. E quest,, /oua deve comincifln• co11 il rifiuto di ricouoscer<•capi, co11 lo st•it1co/ar$i lfolfo, 1111eh,dei J>artiti. con l'uscire dlllla nostra iuerzia che è quella che costituisce la Jor:u, dei gruppi che si arrogano il dirillo di co,mmdare. E non dimentichiam? che lu nostnt

RkJQdWJsaXNoZXIy