Volontà - anno I - n.6 - 1 dicembre 1946

litici di mestiere si sono impadroniti di queste semplici verità, le lwmw rac– chiuse in formule sterili., invece di trMformarle in un. seme feco,ulo capace di spingere gli uomini acl affrontare sacrifici e dolori vur di raggiungere la loro ehiancipazione. Così le moltitttdini. sono rimaste gregge, al servzio cf,,i Partiti che sono anch'essi Chiese, che sono anch'essi preoccu.,,ati ciel prOJ>rio J>Otere. Dove sono i socialisti? Forse quei pochi che an.com esisto110 la(..-cio,w per In vergogna e per l'orrore. Hitler, con fo fra,ichezza brutale dei pazzi, volevo proprio su questo fallimento del crislia11esim.o e del socialismo, inserire la sua idea di 1111(1 società schiet.tamente impiantc,ta sulla esaltazione della Potenza. Ma comro un così mostruoso orrore i suoi avversari si sono uniti <? l'l1tm110 vinto. :\1,1, gli avversari 1x1ssnt.oil pericolo che li eccitava <t cliscorsi di 1< soviets >) ,li « democrazia >l, di « 4 libertà >> e cli. « socialismo >> ci stmmo dimostra,ulo con i loro atti che solo nella Potenz.<1, credono. Svestitci la toga solenne de/I,, Grandi Parole, abolito il velo dei di.scorsi melliflu.i con cui i diplomatici 11asco1tdon-0sempre il loro pensiero, i uari Bymes o Molotofj o Bi<lcmh o Bevi,1, od altri si. mostrano tali e quali sono: bestiali 11ella loro mfi,lità ,li dominio. Ed anche noi, i.t(l/ia11i. che, sulla nwgica parola di 1< /orz<i )), "'' tri.ste pciglinccio lui giocato per 20 anni un tragico gioco, sentiamo oggi 1111 Nt>m1i, capo di un partito socialista, ministro <iegli Esteri dichiarare: « /e relt,. zÌOJli internazi011ali. sono governate clalla forza .... la forza rest<1il /allorc decisivo .... purcliè noi i11cludiamo il diritto e le, ragione nella nostrn defini• zione di forza .... ». Gesuiti, gesuiti, tutti sesuiti. Guerra e politica, politica e gw'rra, parole i11scp<1rabili,terribi/,, bi• nomio. Esso ci lw co11,Jotto <Ilcaos di oggi., esso mi11<1ccfo di stermi,wrò tutti donumi. se h, viltà delle moltù,ulini, se la nostrn vUtà coutinueri, fil~ essere l'alimento costcmte'clell'azio11e dei politici e dei generali. I prudenti. come al solito ammoniscono: non si deve in tempo tli 1m1·,-.. agitare lo spellro della guerra perchè è il mezzo di pre1x1rnre gli spiriti allo guerra. Afa 1111a volta che quesw è SC(1f<m<tl<t nessuno lw il coraggio di op· porvisi. Ognuno scoStfl, da sè il calice ffmaro per ptmm della morte <' co,..ì foscja uccùlere i. J>ropri figli i J>ropri fratelli, lascia che citl<ì intere sicuro stermi,wte, che milioni e milioni di uomini muoiww, che ,,Itri milioni so/· /r(IIW nei cc,mpi di concentramento, che le epidemie facci<mo strt1,ge. che la /lime eh, malatti(I si insediano per sempre fra cli noi. f'er opporsi <t tutli questi orrori. è uecess(lrio, urgente che ciascuno ,li noi /(fccia sentire fo. propria volontà, ne/l(l. viu, soci<de, contro i f>Olitici, cont.ro i genen,li. Ut.opisti ! ci. sentiamo dire. Ma che cosu lumuo fatto di buono quelli che si credono furbi, i così deuj. « renlisti, » de/l(f JJOlitica? Noi italiani, abbiamo d"l 1870 iu poi, clissiJ>ato i! meglio del nostro fo.

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