Volontà - anno I - n.5 - 1 novembre 1946

pnlt1 fu df>grndt110d<1lVCscon) cl' ,tJ.-. c1uino, e si chicwwva Simwrito. Il rnpo, cerio Ae1i11olfo di Ponte Cor• vo, f11 se11te11zin1.o a spir(lr sulle /or– clu•, as~iPme ai suoi principali com– p/ic,i: mentrt• i meno colpevoli veni• vano marc/1it1ti ca/ ferro rot·e11fr. Mtt nè forche uè ferro rovente do1;evcmo volere ml (lrrestare l'esempio dei giu– ,ttizieri, e lo slorico segno/a mw nuo• v" ft.pporizione di detta setlo 1u,l/'a11• 110 ] 704, nellu poerizia dello srritto· re iu· questione, cou a capo ,,,,, Gi11- se1>pe A malore scltioppettiere, d1t? fu imp'iccato a Palermo; e 11eJCm11w l 723 i.:<>11ii;c, couda111wto alla stes.~" pem, il ragioniere Girofomo A mmi· rnta: 1< • •• Or quei Beati Plloli ... scrii;e il Vil/c,bicmw - forse piu ,ii ogni <1/tro luogo si furono i.ella rit– tà di Pt1lcrmo a cm,sa che lo ~K 1 wr– rismo e il vulentismo ern bas1.w1,e– m<>ntccoltfo<tto d<tllc persone poltm· ti. e dai Baroni. 11 Le persone me;zw1c quindi, e di boss<1 estrazione. non potendo -rmmte11ere sicc,ri, pe11sctro1w di di· /nrdersi colle loro numi. turt'e/Jelto <IP/la debol<'zza della giustizia )). No11 è escluso che in tutti gli (,vi;r>– uimenti dellc, storin di Sicilia qtwsl(' Sl'IIP abbiano giowto 1111 ruolo di pri– ma linea, come ht mafia, ro11tro il Governo dei Borboni. ei il fontonie– re Francesco Riso, cl,e fu fucilato as· .-:ieme oi suoi dodici complici., dopo il trodimento del complolto nello Chieslt della Ga11cia, cl,e doveva chiamare il popolo pnlermitcmo olio riscOSS(l suonando le campane " stor– mo, doveva essere ,mche lui co11gli "Itri della fc,/ange generosa, del/" ""'· fia delle, prim" mcmiem; come il Ba. gnosco, l'<>roedella sfida" dat<1fissa. 40 [:;.;;-,, il 1860. m>/Ja rii;o/tr, p(l/el'mi um.,, del 1( Sl•tte e· uwzzo )), contro il mal Governo dei 1111ouiprofiLtc1lori, le, m"jill eru ricompw·so et /lire causa com,me col popolo. D11ra,!!C i 1< Fa– sri sicilicmi " d<>; fovo,·"tori, essa era giù bacato 1wr l'opera di corruzione del 1< Go-verno della maltwita >1 dei Savofo; ma fo p<1rtesww di essa, che si era sl<lccata dalla poli::.ziottaglia di. Francesco Crispi, si. era unita alla protesta proletaria. iscrivendosi J>er• sino """ organi:.:mzio11e dei <1 Fa– sci )). tanto cl1t> il iltorra accus,wa, cl,e nei <e Fasci )) figuravcmo i.scritti dei « presiudicati 11. i11qua11to ma• fiosi. e11011chè, · comf> ubbia mo ti<>tto, il « Governo della nwlavitc, l,, che <l• vev(t. interf>SS(', "" CCl'ClllO ,li riuscire nelfo sua operll di corruzione della mafia, meltcndofo lll suo• servizio, ,~ liii' atto che questa protesta• v(l• la sua ,wversione pPr lo 1< sbir– ro)), serviva In c,msa del Mi11i– $lro de9li Interni, cioè: il bandolo della mt1tassa delle Questure del Re– f:!.110. E protetta ed in colfoborazione ('fil/(l polizia la mafia degcner<t lavo• nwa ,•d impom>r,·a ulfelct.tore iriti· morilo, o rorrotto. il candidnto go• vernativo. che poi flr(l il latifo11dis1a (} il C(l,pif(lflOdellft (( 11wfoviw 11, e, di c·onseguenzc, il pilÌ vero e il 11iiì.11ro– prio nemico e sfruttatore del popolo. Da ti tulfo 1111accordelhtto ,l'inle• . n•ssi tra Governo ,, sfruttotori, clien· tele mafio!!e. e,ai stlltali f?d ammi,1i– #razio11i pubbliche: con sc(mdali a getto conti11110. presto soffontli collo intervento del/' Alto ... Do lì il mono– polio politico delle clie111elc gover• mdive. e fos.'iassinio del propc,gandi• sia dello rn11:;a cJ<,i lavoratori, me<lian-~

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