Volontà - anno I - n.5 - 1 novembre 1946

[noltrc anche la (( cla&-:e favorita ,> $i sentì trattala ingiuslamcnl(" ri. spello ai soldati che rice\·evano una migliore razione. li lavor.atorc non era allreltalTtto buono del soldato? Poteva il soldato comballcrc per fa rivolu– zione - arguiva !"uomo dell'officina - se l'operaio non l'avesse sostenuto con le munizioni? Il soldato, a sua volta, 1>rotcst:wa c-011tr9 il marinaio che gnada.gnrtva di pili. Non valeva l_luesti qu:rnto un marinaio? E lulli co11- dannav.ano le razioni speciali ccl .i privilegi concessi ai Bo!s<·cvi<·himeml,ri ciel partito e parlicolarmentc iJ comfort ed anche il lusso di cui hcncfìC'ia– vano gli alti impiegati ed i rommis..'"-<lri,menll"c la niaèSa soffriva pritazioni. Questo rie<'nlimenlo popola.re contro J.;.\li pratiche ru p.11·tiçolaritnente espresso dai marinai cli Kronsladt. Fu nel pieno di un inverno rigido e con Iamc, ,1cl marzo ]92L, che in nn 1rnbblico CO'!nizio i m:ninai ri.rnlsero una– nimamcnte e \'Olontari.amenlc di dare il supplemento della loro razione a quelli, fra la popolazione, meno favoriti e di uguagliare b razione dclrin– tera città. \_)uesta azione rivoluzionaria veramente morale testimoniaYa il seutimenlo ~eneralc contro le divisioni ed il favoritismo e ru una prova con– viuccntc de! J.H"Ofondosentimento di giustizia inerente alle masse. Tut.ta l'esperien;,..a.,.inscbrna che le cose giuste ed cqne sono nello stcs1110. 1cmpo le più comprensibili e le ~pili praliche. Ciò è vero tanto per la l'ila h1dividualc <1uanlo per la ,•ila colle11iv.a. Le distinzioni e l'ingiuslizia sono in particolalr modo djstrutlive per la rivol11zione perchè il '\'Cro s1)irilo dcli.- rivoluzione è nato dalla fame di giustizia e di uguaglia1w..a. · Ho già ,1ello che qua11do la rivoluzione sociale raggiunge la fase In cui è possibile produrre per tutti, viene adollato i: principio anarchico di « .a ognuno secondo i suoi bisogni)). Nei paesi con un'industria J)ii, s"ilu1lpata ed efficiente qncsto peri1..1dos.arZ1raggiunto piì1 •presto che in quelli 1)ii1 re– trogradi. Ma finchè non è raggiunto, il sistema de!Puguale distribuzione e riparljzione è im1lerativo come unico giusto metodo. V.a senz'altro clcllo: che è naturale che ci siano .speciali considerazioni per i malati, per i vecchi, per i bambini) per le donne dur.ante la gravidanza, come venne prnticnto ueJla Rivoluzione Russa. 1< Voi dite. che ci deve es.;ere un'ugnale ripartizione>) osservale. C( Vi sarà poi possibile comperare qualche cosa?» . No, non s1 llotr:'1 rn\. comperare, nè vendere. La rivoluzione abolirà la proprictìt priv,1ta dei mezzi di produzione e di distribuzione e questo spat.– zcrà via tutli i;li affari capitalistici. La proprietl1 per-sonale rimane soltanto per le cose che voi usate. Perciò il vostro orologio vi appnrlienc, ma l'of· ficinà degli orologi apparlicne al popolo; Ja terra, le macchine e tutto ciò che è di utilità pubblica diventerà propcietà collettiva e nessuno potrà nè compera.ria nè \'Cnderla. L'org.anizzazione dei minatori di carbone si occu• perà per esempio delle miniere cli carbone non come proprietaria ma come gerenle di lavori. Cosi sarà il sindacato clei ferrovieri che si occuperà di far amlare i treni, e così via. La proprietà colletth•a gèslila è:ooper.ati– vamente nell'interesse <lella comnni1à, sostituirà Ja proprielit ()'l'ivata ifrut– tala per prdfillo penonaJc. %0

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