Volontà - anno I - n.4 - 1 ottobre 1946

Jabùriche si rimangeri:t poi.-abilmcnlc tulle le J)l'0messe e ::i prc1wreri1 ala– <'remenle ad allestire m,o,~i mezzi di difesa e di. offesa con1ro i fovoralori. Una occasione così favorevole per iniziare .l'espropriazione dei capitalisti col minimo sacrificio di scmgue non si preSenl<>rà ma piiì! Operai, inrn.– dele le fabbriche, metallurgici, non lasciatevi disarmare. Guai <t i;oi ed ai voslri figli se vi fasci.ate a11corudi8arnwre! » · Il 5 settembre la stor'la registra una irnpòrlante ,1du11at:i.per gravi dc· <-isioni di indole nazionale. È la Confederazione clic si raclnna con la Dire– zione del ParliJo e concordemente voi.ano una mozione in t'HÌ, dopo r.lcuni cons.1dcranclo antipadronali, si conclude che « qualora per l'ostjnazjone padronale o. pct· la ,,iolazionc della neuh·a-lità cla parie (lei governo non •si· giungesse sollecitamente ad 1.111 accordo sodisfaccnte il Convegno esprimo il parere che il conflitto ~tesso non po1c1Hlo piìt essere circonscri)lo ad ·una sola categor;ia sindacale debb.1 essere affid.110 all..1 Confederazione ed alla Direzione del .P.urlito perchè essi chiamino e,l impegnino lutto il proleta· riato nella lotta contro il patronalo n. Perciò viene dcci!l'o che in lal ca;;:o gh organi competenti daranno aHa lo1ta ·1'obiet1ivo del.. controllo sulle a::.i.enclcper arrivore (camp:1 C'.av.allo!) alla gestione collelli,,a ed alla wcia– ]izzazione di ogni fomrn di produzione. Noi vediamo dnnque qui d1e l'idea Jcl Co11trollo, da r~or.s,icome solu– zione massima e in ca~o di estreme ·risoluzioni, era conrezionata jnsieme dai capi Confederali e dai dirigcnli comunisti elci partito rncialisla. A Torino il giOmo 6 degli aero1>lani rossi della Iabhricrt Sva vohcigia– "ano sulla città, facendo cadere una pioggia cli manires1i rivoluzional'i. A Genova veni,•ano occupati tre piroscafi in costruzione, An::aldo, Dnilio e Battisti. A Bologna i ferrovieri arrestano ohrc 200 cani ferroviar:i, prove– nienti <lalla Francia, destinati certamente per la Polo.nia. A Trieste, essendo a,•venuti dei conflitti coi fascisti, ~i proclama lo sciopero generale. La Fede– razione Italiana dei Porti 1ancia un caloroso a1)pello. alle 1noprie sezioni perchè diano la più completa e f(tlf.iva. sol.idari.età ai metallurgici occupanti le officine. Dalla Sicilia arrivano ogni giorno notizie tlell'c,ccupazionc c1ei latifondi da parte dei contadini. A Livorno i ferrovieri conseg1fa110 alcuni vagoni di nrntc1·ie prime, giacenti .alfa stazione Torretta, a~-li stabi'lin1enti metallurgici occupati. La fotta giganlesca accende di cniusiasmo l'Italia. Uomini lihel'i, eminenti, c11e non avevano mai dimoslrato di commnoYersi .alle Jolle politiche sono presi (lai fascino cli questa hallaglia r: si mesc.olauo agli operai. Il grande Maeslt-o Pietro Mascagni si reca a Livorno a visitare i~ Cant~ere Orlando festeggiato ca'lorosamente dalle maestranze. :un operaio gli rivolge un discorso di omaggio a nome delle maestranze 1:1 1 eg.li , l'insigne. musicista, risponde con <Jueste parole: ((La vof::ll"tlvi,toria segnerà la •fine di un vergognoso sf1 utt,amenlo e :il (•rollo ,lelle società .anonime, piaga dell'l1alia. Voi volete essere, e lo sarete, produllori ed artefici. Idea santa. Che vi arrida la vittor:a. Ve ]'.an~urn il mio <'llOrc, il mio f'Uore che sperò nel popolo, C'he fu vo5tro clalla nascila 23

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