Volontà - anno I - n.2 - 1 agosto 1946
chezza da. spendere, i ricchi son. più che mai serrali e feroci attorno alle loro pingui borse, sempre più decisi a non pagare. I poveri. pagano como possono, con il loro cleperimento fisico, con· la loro semJ>re meno ca,x,cità lavorativa. L'azione sviriliz.:ante del fascismo prosegue ad opera delle gang di politfoanti che sulle comwU s1,·enturc inncstcmo le loro volontà animali cli domiuio_: qual,mquisti e liberali, cattolici e comw1i-sti, tutti cercano cli alimentare e rinsaldare lo spirito di, ubbidienza e l'inerzia del popolo, J)Cn– sierosi non del comw1e avvenirè mli;della forza della propria maccliina: politica. . , li Governo seguita come coalizione di. contrari e come t.ale è incapace di qualsiasi azione positiva: per tener quieti gli uni impedisce il cambio della moneta, per tener quieti gli CJltridistribuisce di tanto i11, tanto mancie oi lavoratori. Ed intanto cerca di perpetuare il cont-rollo de(lo Su,t.o sulle attività industriali, cli succhiare e convogliare a Roma il massimo cli dll– naro e di ricostituirsi una forza clic auevci perduto due anni fa. Caos. La cri.si, la grande crisi tende a perpetuarsi. E sul mondo impaz:ito, sul mondo istupi<.lito prende corpo ogni gi-Omo di più l'ombra tragi.ca dellt, bom.b<iatomica. Mentre in Amcric,, cd in Russia enormi laboratori segui– umo " studiare cd a produrre mezzi di cUstruzio11i sempre pii,, terribili, molti popoli del mornlo sono colpiti clalfo.fame e dalla disQCCupazionc: ,lue J~iaglie che si allargano smisuratamen.te . Nessun. sintomo di m.iglioramento, finchè ogni singolo />Opolo non si deciderà a guardare con intelligenza l'in· si eme <lel quadro, finchè non com prenderà che la sola via di salvezza è la sua azione diretta, finchè non SJJC.rimenteràdi nuovo la strada dell'insurre– zione. Per questa via, a.vrcmo c~rtmrlCnte in un primo tempo aumentato il disordine: m" si metteranno alfi11e in moto le volontà di tutti,, finirà quhst' atteggiamento passivo delle moltitudini che è insieme la b<ise della. for:.a fittizia dei CaI'i e della' loro incapacità a risolvere i problemi sociali. Occorre che tutti vi contribuiscano. E non v'è altro modo ormai clic questo: i,uorgere. _ Guardare con occhi aperti il caos, guardarlo con intelligcn:a e co11. coraggio. Ed agire. I di-scorsi non creano nulla. Nessun ideale lia valore fine/tè non si concreti in a:ioni det.erminate. Lasciamo, du11quc, il tran t.rah della vi.t.aquotidiana. Come dicevti Paiue dei suoi tempi, anche i nostri sono di quelli che vagliano gli uomini. E clii' aucora sta fermo, chi accetta ancora cli ubbidire, mcritti d' èsscrc servo e tfi rimanere servo. E di fare la fine dei servi che è quella di soffrire e mo- rire .per niente. .~ Tro1>po già abbiamo tutti sofferto per niente. Troppi già sono morti per niente. DecUliamoci, dunque, a soffrire e se occorrC a morire perchè ,la nostra azione faccia emergere dal caos quelle voloht.<Ìindividuali e collett.i1,•e c!ìe sono le sole caJJaCidi creare u,1, mondo migliore clic saprà, infine, che cos'è la pace. BERNERI • ZACCARIA 4
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