Volontà - anno I - n.2 - 1 agosto 1946

erse in 1u11a la sua gii;anlcu:a persona e gridò: « Che dici rnai, ~ci~~urat~?!. ,\o. me~li~ CSECrc 111ille ,rohe calunnialo, anche se la gente do,•eeee crctlcrc1, nnuche abba~:iril innanr.i a ,e el~-o fino ad e•:.Cre ll,11 ralunniafore ». lo ,•eggo «ncora il ges10 magnanimo~ Sono dnc1u:1111'anni rhe Bakunin è morro, qua~i cincp1:1111·a1111i dn quando io lo ,•idi l'uhima yohn a Lugano già ool1>ilo a morie dall'iufermilà e ridolln l"ombra di se tilesso (egli mi dice,•a Ira il scrio ed il focc10: « Carv mio. io as:.ietl) nila mia di:.solu– zio11e »). e 1,pu,.e il .wlo JHms::irn:1 lui risf'alda ancora il mio euore e lo ricm1>ie di gio· vanile entusiasmo. Chi.: 11uc:.10 ru soprou11110 il i;,1111valore di Uakunin! d:1r fo rcllc. dar la (ebbre de'.fa,ionc e del eaf'rifìzio a lutti (IUClli d,e ave,•ano la ,·cntura di an•icin:1rlo. !½:li ~teeSo -sole,•a dire che bi•ogna_averc il t.lia,•olo in corpo ,le',liablt: "" corJM): ed ci;li l"a\'c,·a da,•vero, nel cor,>o e nello ~1>iri10. il Satana ribelle dell:1 mi1o!o~ia. che 11011conoece de.i, non l"Onosre pad'!'oni e non ~i 3rre3la m:ii .\ella !ot13 l"0ntro tullo riò rhe inrepp:1 il pensiero e I azione. lo foi bakunista, éome 1o furono tuui i miei COIIIJ)a~ni di quelle. ahimè! orm3i Joutane :;eucrazioni. Oggi - e già da lunghi aun! - non mi direi l)ÌÌ1 tuie. te idee i.i sono s,•iluppa1e e modi_fìl'ale. Oggi lr0\'0 che Bakunin ru, nelrct.'.onomia J)Olilica e ncll'in1erpre1azionc della sloria, 1ro1:i,>o111arx1~ta: tro,·o t'l1c la ~u:1 fìlosolì:i si dibnue,•:1, sc,m:a 11ossibi:i1à d'usci1:i, ncll:1 co111raddizione tra l:1 1·onrczio11c mccca– uicn sJcll'u11iver:.o e la fede nc.ll 'cffic:iciit della ,,0!011tà eui clc~1ini dcll'uou10 e delruma• nità. Ma lutto c1uesto im11orla J>OC-0. Le teorie ~0110eoneetti inceri i e mutabili: e la filo• 60fìa, falla gcnera'menle di Ì()Otesi C:IIIIJ>alesulle nu\'o)c. ha in ~0elanza J)0C-ao nc»una influenza !mila vila. E Dakunin re.Sia &t'mpre, malgrado tullì i JlO~•ibili ,ti~u-i. il no<:tro grande maestro ed il n<>~lro forte i~>ir,ltore. Oi lui è ,sempre viva la criti<'O radit'alc del prinl'il>Ìo ,li a11tori1i1e dello S1at<>l"he lo incarna; vi\'a è sempre la lolla contro lt- due menzo~ne. le due forme colle (IUali si o))primono e si &fruttano le mabe: cruclla dem~er.:11ica e c1uella dinatoriale; e ,,i\'a è la ('Ollfolazione ma:;is1rale di quel falso socialismo <'h" eg.li chi:una\'n addorinentalore, e che mira, cosc.ie111eo incoscie111emen1e, a ron:,0lidare il dominio della bOf"gh~ia acf– dor111c11tando i lavoratori con "ane rifonue, E ,,i"i son-i so1ir11uu110rodio 'iruen~ contro tulio ciO che dcgr:1da ed umilia l'uomo e fàmore i!!imitato ·ocr la liberti', )lei" lutla la liberti!. , • ' I romp:igui 11ensino ~Ila vii.i cli B:1kuni11, rhe fu lulla ,piene di lolle, ideali e J>ra• 1ichc, che fu tutta <1uan13 un escm11io di devozione- ~Ila caus:1 della ri\•oluzione. e rer• chino. cerl"11iamo tuÙi, ~i se:;:u.irne · le orme ~lorio~c. sia J)Ur ila lo111ano e ciascuno • .s.e– con1lo le ..ue foeoh:i e le .we J>0 ibiliti'I. [RRICO l\lAUTESTA A Ilenia il 30 gillg110 di q11C$l 0 a11110 i com1m~;,1isvi::eri. co,1 l'i111,:rve,110 di qflalcl,e compag110 di ~iiverse 11azioriali1à. luumo commemart,to il i(/0 ar111iver,'1riodella m_orle di Michele Hal.-u11i11, esprime11da co11 quc,to semplice tributa di ,1.fJe110, la loro rico110- sce11:f1 e la luro fedeltà al gra11dc scomJJ(irS-O. . 1'11l1!~ !!m~~! 1 os;~~,~~:~;:,,!~,,:c,:!;:,:~":u::"::,: ';; ;';Jr : ,a~~ ,;'',;~i auociati 11clfo ricvaca:ifme co11 q11e.st' t1r1icala i,1 cui /e figure di IJ. e di M . .sono cosi pro/orufomc11te 11111w1e. Il loro ricorda vfoe e vivrà i11 ,,,u; cuforo che cambat10110 e combflllermmo per la redet1:i011e $OCÌale. V. 36

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