Volontà - anno I - n.2 - 1 agosto 1946
~cl J>a:.Sarè il Gonardo di notte (alJOt""a non c·cra il tunnd e biii0gna,·a varcare la 111011• lagna ne,•osa in diligenza) mi ero raffreddato, e gillnsi. a Zurigo nella n,,3 dove i.lava H11k1111i11, di serà, con f:1 tos... e e la febbre. 0-01)() le prime IH'l'Oglicnze, Bakunin mi accomodò un lctlut·do, m'i1wi1ò, (1ua~i mi forzò, a 6tendcrmivi -'>li, mi copri con lutlc le coperte cd i ))aSlr:rni rhe potette 111clJcrc insieme mi dene del tè bollente e mi raccomandò di -s1ar tram1uillo t: dormire. E tutto ciò co11 1 una premura. una tenerezza materna, che mi andò al cuore. Mentre -,;ta,•o ra,,,,oJ10 .,0110 le co1•er1c e tulli credevano ch"io dormis..i. inte..i clie Bakunin diceva, a ba~:,a i.'o«, ,delle cose amabili ... ul ,::1io conio e poi aggiungeva me– bnconicamcnle: « Pecc:ilo che sia co:.i ammal:110; lo perderemo 1>res1o,,non ne 1m J>Cr .,ci me,,i ». Jo non tieni im1>0rtan:r,a al 1rh1e 1>ronos1ico [H!rchè mi 11are,·a hnpos~ibile d1'io J>Ol~si morire (faccio fatica a crederci anche adesso); 111:1 le1h,ai t"he ~arebbe ... 1a10 <ruasi un deliuo il morire f111a1Hlo vi è 1:11110 da fore per l'mua11i11'1,mi .;;entìi relicc della .:tima di •111cl\"uo1110, e 1>ro111isia mc :.ICS&O di rare di !utto 1•cr meritarla. Ed or". gi3 carico d'anni, sono eUJ)Crbo che, se per incapaci1il mia e J)(:r av,·ere:ità di circostanze non ho 1.011110finora fare 11uel che a, 1 rei ,·olu10. almeno nelle inlenzioni non ho dcmcri1a10 delfa ilima che Oakunin accordava a me giovanetto. . L'indomani mi ~;e~li:ii :;uari10 ed incominciammo con Bakunin .e ,;li ahr.i, .,.,•iz• zeri spagnuoli e fr:rncc~i. cruelle interminabili discussioni a cui Hakunin :.3J>e''u dare tanto incanto. And:muno {t Saint•lmier, dove - si uoti il trallo di psicologi:, 1.01>0lare - i r11g:1ni 11ceohero Oakuni11 al gf'ido di Vi,•a G~iribaldi! Xaluraìmc111c, e~~cndo Garibaldi l'uomo 1•he 1>iùa,•cvano 1;e111i10 relcbr.:ire, (JUCi rag.:izzi J>cnsa,·anu• ch"egli do,•e,·a ;.-sserc un uomo l'Olo,,~ale. Bakunin era oolo~alc. lo videro circond:110 e re$teigi:110 e 1.c1i...arono che 11011 11oteva e~:.erc che C:irib:ildi- 1 Prendemmo 11arte al Con!;resso, poi ritoru:uumo a Zurigo, e ~ClllJ>rc dbeulendo, e 11igli:mdo at"cordi e facendo J)rogeui fino u notte inohr:ua. lo conobbi Bak1111incprnndo egli cr.1 già in cl:'1 :l\'anzala e già minato dalle nrnlnlli<! i•ontrallc nelle prigioni cd in Sibcri:1. Ma lo trovai ,se;;;J)rc pieno di energia e di cntu• ~i11smo, e eomJ>rc,.i tutta la P>U:l J>0tcnz11comm1ica1Jva. Eira impo::...ibilo JJ« un giov:111c aver oonlallo con lui 11enza seutir,;i infìa111111ato del !Sacro foot.'O. "cnza ,,edere allar3111i i 11ropri orizzonti, -enza t-entirsi Ca\'aliere 'di una nobile causa, Knza fare vro1•0:.ili 111,1 ;;11ani111i, E <JUCSIO a,•venne a lulli quelli che caddero S~llo Ja ,,u11 i11Auc:1za, Poi alcuni. (•C~· ~ato il ro111a110dirc110, ca111bi:1rono a 1•oco a pooo d'i•lee e di r:trallcre e ::,.iperdclleru ))Cr le 1>ii1diver..e i.•ie, mentre altri risentirouo e, ,e 'l>OJ)rtn•hsu1i,risentono ;incora ,,uclla infiuenza; ma 11011vi fu nessuno, io credo, che pralic:mdo anche 1,cr breve tem,,o l]u. kunin non -sia divcnlato migliore. Per finire raccoruerò un e,•isodio car:111eri:,1ico. FONC f:l\•rò ;;ii', raccon111to :illre ,·ohe; ma in 1u11i i e-asi esso merita bene di essere ripetuto. · Era il momc1110. quello del Con:;ruso di Saint'.Jmier, in cui .Marx, Engeb ed i loro M:guaci, J>Crlil'ore di 1>ar1ce per offesa ,·ani1à personale. J>ÌÙ ,-i ~fona,,ano di ~1,ar!tre la calunnia co111ro il BaÌmnin, che era dc,,crillo come per:.onaggio e,1uivoco, for-e Il• genio dello zarismo. · Uno di quei giorui ,i ))arlava della rosn iu vrcscnza di llakunin e umi 6i mos1r11van i;iusiamcntc indignati, <1uando uno cli noi, 11011rendendosi conto dcll'cnormi13 che di• reva, uscì fuori con <1uc~1aproposta: ~ Bisogna J):i 0 gar quella genie t"Olfo~loro s1e,,~:i mo, nela: e~i calunniano, calunni:unoli anche noi ». ' Bakunin Ei uosse rome un Joone ferito, fulminò <l"uno sguardo il 1>ro1>01hmle,,,i 35
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