Volontà - anno I - n.2 - 1 agosto 1946

~-er,w cettl,ra/e di Madricl - e gli aspiranti. all,i conquista dellrt stessa 11rnr– chimi d'aut.oriti,, - i. comunist.i - e11t.raronounc/r.'essi in azione. E lei CNT si fosciò llllettarc dlllle lucemi promesse delfo umt.o concl,mwta. Unità: e finì per <lccett.areche lei swi miliziu venisse suhordinata lll co11wndo de!– /'c13ercito regofore. Fu questo il passo che /ecc slit.t.are In ri.volu:iOne popo· fore, incmm11i11otrtverso fa, imminente viti.Oria, _.;.u/la. st.rada pttrallel~ de/.la lont.(11tasconfiua .. La CNT si era di fatto appropriato il potere volitico. pcrchè aveva messo in a.t.to nel combaui,nento la sua forze,, fo sola capac<' cli sbaragliare Franco. Mu non ,we1,·a dovuto perciò accctt.,irc gli ordini o i progrnmmi rii nessun pnrtito. Restando wit.ipolit.ica, agendo s<tCOll(:/o !-? volcutlÌ direlle dei hworatorf, trttscurm1do ddibernt.amentc i suggeri.ment;,. intèrPssati dei poliJ.ica11t.idi· ogni set.tare, aveva ot.tenuto il massimo suc– cesso. Con i(, incorporazione dcllu milizia nell'esercho, essa manéò a questa direlliva .csscnzfole. Restituì il por.ere al governo: eddl governo 11efece l'uso di sempre, cioè cominciò a. nwnovr,are perchè d11ll'llzio11edi tutti risult(tsse il maggi.or vmilaggio per l'u110 o l'altro part.ito, non più con d'obbieuivo lineltrc della sco11fìtta <li Frn,ico. E passo per JJ(l'sso,poichè i ri/or11'imenti ,l'"rmi e <li muni:::ioni furono usat'i li, servi;io ,li tuie politic<1, e fo disci· pU11a. fu rest.1wr,it<1-togliendo ai com.baJ,Leuti in libertà di scegliersi:-i propri cupi, lo 13pirito si n/ficvolì, i. '!iezzi ven,ncro <imancare, fo cor1clusw11efu fo rCsfl, e le .;.urcessive selvaggie rcpressiòni. L'insegnamento è: per la libertà si ioll<t soltmito <1mmdo come primo p<1ssosi affernw, assolutn la libertà di clri comb:1.Ue . Se invece si ritwn.cia, ,,, questn Libert.f1-e ci si scuoi11ette ci disciplina d'ordini. esteriori, la lottu mul.tt direzione ed obbièttivo: si distrugge·un'auio.ità per costruirne un'alt1·{1 che II sua volta troveremo assisa su di •noi con prctesll di dominio. E un tale i11seg11am.e1110 è <la sperare sia ben presente , .in Spagna e fuori di Sp.ignà, nelle louc prossime. · Conclusione: la CNT erà cd è /art.e pere/tè in essa il lavomtore spu• gnolo può trovare modo di lavorare libernmente, seco,ulo sè stesso, non ;;ià mettendosi in posizione di u.bbidienz(l n cupr, accet.t1t11Clo~ progn,mmi oltrui. /.,ti Cl\11' iusomma dice ai ftwomwri.: riunimnoci., pe.r combutterc se11=<1 ueccjsità. cli p(ltroni e -di co11siglicri, poichè noi soli suppiamo che cosa ve· rumc11te ~è per noi buono oggi, e Lu nostra u:io;:e concorde creerà giorno per giorno ciò che certamemc 13ltrlÌbuon.o per noì. d,omaui. 1!,\JlJR(O ISOPO . . La libe!tà di ciaacuno trova mdla libertà altrui non un limite ma aiuro. L'uomo più libero è ,,uello che ha il m'!ggior numf'ro di roppo,-,i c<•n i auoi PRUOHON 33

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