Volontà - anno I - n.2 - 1 agosto 1946

fondamcn.te fo CNT. Quel gf!.sto amlavc1,11-011, solo comro i suoi statuti fon– dt1mental1,m(l. contro la sm, stesse, nat.ura. E.«o t.rupUmt.ò anche entro fo. CN1' le forme oblique e complicate dei politici di professione; e ad esso si deve il rwscere di divergenze d'orient<unent,0 tra nuclei. importanti nel senQ clell'o~ganizza:.ione, l,:, !JlWli aumelltaron.9 not.cvolmente di profondità nel' febbrtli mmi susseguenti, per l'influenza di fotlori Jmmerosi e complessi, ma sopratullo per il sorgere anche <mtro /(1, CNT di. gruppi, di « politictmti i). 'funto è vero che presenziano oggi ,,, tentt1tivi ,I;, ben noti ed ùrfluent.i ele– ".'~nti di quesl?_tipo_che vo~rebbero trasformare la CN'l~ in uir. Partitç, po·, ht,.co (I). e c10 venisse reall:.zt,tO, lei CNT sarebbe fi.uiu,, come for!a soéittJe \/JrCJJOnclerante in Spagna. Percliè la sua essenza., il suq midollo, fo sm1,veru. forza è sempre consistita npp1111toin questo: nel/tessere lc1,negazione dei politici e ,della pol"itica. Non per nulla la sua. (< solem » è formata dalla FAI. Il gi.orno in_cui la CN1' si t:rasformi realmente, sia pure conservando formalmente fo sua veste cli Si,ulacato, in Partito po/i.t.ico, o prete,~da cli essere per un <JllfllsiusiPartito politico (fosse pi:re per w,.,,, FAI degcne– rau, in Partito} quello che la UG'l' è J>eril Partito ,socialista, allora essa si metterà in così completa co11t.r,1ddizioneCo11, sè stesse, che no11,poìnì so·- . pr(luvivere. ' Lu subordi,wzione dellc1, milizia della CNT alfcsercit.o regolare. ha p,odotto tanti e tali errori e guai che ci n11ànoni-scenello stesso· senso. Lv, i( ,,'ztimicnt.o » di Fra11ponon era giunJ.o i1npreuisto ·per la CNT. In Barcel– lona, dove faceva capo il suo sistema ner·uoso, U..L sensibiliuì pa,litica <iell,~ centrale sindacale aveva avvertii.o, già alcuni. mP.si prima dello scoppio ri• voluziom,rio, sintomi rari che avevano acuita fo. sm1, tensione e, risvegliate, il SlW allarme. Non tardò ad aver piena coscienza. delle nubi che si adden– savano minacciose su tutti, ed a tu.li.i segnalò il paricolo, in pubblico ed in pri1mto. Ma il suo grido <l'allarme non fu raccolto dn chi ne ,wev,1,il <lo– vere. La CNT clovett'e convincersi, ,,resto delld cecità, in buona ocl in cat– tiva fede, del Gover_nodi Madrid. Ed allora si pose, all'opem [>ersuo conto: strinse i suoi quadri, prevenne la Silfi. gente e bt preparò momlmente per l'i.nevitabile cozzo, fece, più intimi i suoi contat!i col presi<lente della Ge– neralità di Catalogna, Com.pany. A11che quando scoppiò 1a· tefnpcsta, at·· t.ese le ret1zioni del Governo che si mostrava così sicuro di sè: ma mcm.tenen– dosi dispost(I. C1lloscatto. ·Appena vide che ln te11JennC1nte llzione di Ma<lrid · poneva in pericolo le sorti di tutti, S<tltò decisa ~:ell'arena. Company fn i1 primo, tra i' soverncmti, a rendersi conto che senza la CNT tutto cm per– cluto: ed <1,prì ai fttOi militcmti i depositi d'armi di cui dispohcvu. Madrid non tardò a seg,iirne t: esempio; sotto la pressione ciel pericolo. Ecl al[ora lc1,CNT e la sua co11saugui1ieaFAI assmnonò su cli sè praticamente la. clire– zione avversa. Con pochi colpi vigorosi della ~mi milizie, la CNT sventò in; breve il 1>ericoloin quasi tutta la penisola, ridu.ce; u/o i fuochi ribelli a pochi capoluoghi di provincia. Ed allora i detentori c;!elpotere politico - il Go. (1) Pin preelumontc vorrebbero costituire il l)&rlito libertario appoggian<101i sulle fono della. c. N. T. (n. <I. r.) 32

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