Volontà - anno I - n.2 - 1 agosto 1946

ollìl·inc e ru~o dei nuovi mezzi di 1r:1~por10contribui.54:e allo te!SO modo :il bene del- 1' « intero J)01>0l0 ». I c:11,i1:i'li.stinon nurnftiano da soli tulla la margarina e gli spa• ghelli rht: venio110 ,lalli': nuove officine, nè ~orazz:mo da 60U nello nuove ferrovie .!'Ol· 1ei-ranee: nè essi si sparano rWl J'al1ro coi cannoni, ma li usano I>«" Ja difesa t"Ontro i nemici esterni del loco paese e·eontro i nemici interni del loro ordine &Qcialc. L'ac- 1·11m11la1.ione con;;i.sle nella coslruzione 'di nuo,·e officine .affinchè i Ca1>italisti ed i loro figlioli continuino a sfruuare i la,·oratori. E la classe doOJinante russa procede .inch'ew 1 nell':iccumulazione costruendo nuoyi impianti in cui es.si " ed j Joro diAtendenti possono, ieguitare :1 sfrullare i lavoratori. Se In Hu;;;;i:t appartenesse ad unic:1 grande eof'poruzione r:11)ilnlista; questa fo. rebl,e in tutto lo stesso. Contraddizioni e sproporzioni )la for,,e la ..ociet:ì sovietica, nonostante 13 differenza di i-endita, 1mò t-vilupparsi. armoniosamente? Possiamo immaginare che 1a produttività del lavoro aume111crà, e con essa la <JUlllllit:I dèi prodoui: i lavoratori riceveranno •migliori -E,alari, i burocrati :!li• pemli 1>iù ahi; rimarrà comum1uc ahhaslam:a per gli .scopi dell'ace.umulazione, e nuO\'e officine aumenteranno uheriormente In ]>rocluttività - e nmo follràJ>Crjl meglio in qu«$IO mondo migUore <li tutti i- mondi ,pos~ibili. Oisgrnziat:uncnre questo ,,uadro ,11oucorris,ponde ai fatti, come al,bi:uno visto/ Perchè? In una socie1à totalitaria in cui i lavoratori non ha'nno nessun diri110, la via di mi– nima resi.stcnza è quella di abl,a.;;,sare H loro tenore di vita e 1>orre '6ulle loro 6pal:e il carico di sop11ortare fa classe su1>eriore e di provvedere 1>ei-l'accunwlazione. La posi– zione cli ciastun membro della. cla3se dominante, il 6\IO prestigio, la 6ua promozione, il ;;uo s1ipendio, il ,suo impiego, e talvolta o.ncl:ae la sua vita dipendono dal rdliZ7.are o ~upe.rare il Piano e dal raggiungere o «:cedere il profitto preM"ritto. J ,prezzi di acquisto e di n:.ndita sono fissati dall'aho, ma egli può diminuii-e i -6a.lari od aumenta.re re ore e la veloci1à del lavoro. L"intet:o sistema. &0eiale conduce alla antieconomico &fruuamento del lavorg: come è, per q~e5to campo, dovunque il lavoro non è libero. Huhbard i-im• provcru che fo morte di milioni di gente ,nella care.stia del 1932 « deve e!J!ere considerala come una perdita di capicale 1>er la nazione ». Ma ls burocrazia 11011 può forvi nulla. La @OJ1rncctunu1Azio11e cd il relativo -SO\•r11con;;umo degli altri diecimila hanno il lorq com– plemento nell« insufficiente nutrizione delle grandi_ masse, che oonduce ad unu 1>iùbussa produttivitù del lavoro, il che a 6113volta diminuisce la <1ua111itàdi prodotti &0ciali di cui .si J>uò dis-JH>rre.Questo in3S'J>risce In lotta ,per la'_distribuzione ,lei prodotti. La crisi è ri~oha dalla burocrazia nei ,solito modo: pèr mantenei-e ed aumetlla.re la velocità di accmnuluione, rosi che le entrate dei domlliatoi-i non ne M>ffrano, il tenore di vita delle ma~e ~ semplicemente abbassaLO ancor di ,più. - Infine, ess:i 11011 ,possono difen– ders-i. E eo~ì il circolo "izioso incomincia di nuovo. li Wllocon~umo delle masse è una fòorgente di contraddizioni. l\Ia non man<'anO :1.hre 61>roporzioni. Nel pianificare o0110 inevitabili degli errori. in ogni sodctà modei-na esisto qualche metodo di regolare la dis1ribuzione dei mezzi di produzione e della po,– term1 di lavoro Ira i vari rami e 1>rocesiii dell'attività aproduiriva. Nel capi1alismo si realizza ques10, hcne O male, con il meocanismo dei prezzi e dei ,profìtLi, e gli errori eor10 corrclli, daile perdite e erisi e4"onomiche; esse funzionano, come ba 0$ervato acu– tarnente ì\larx, nel modo &tesso in cui funziona Ja legge di ,gravità ,1uando una casa vi ~•ai:.cuaddosso. In una società socialiU3 queslo contrO'llo, cieco sarebbe sostituito dalla 17

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