Volontà - anno I - n.2 - 1 agosto 1946
l.a to0cialiuaz1011e dn e.nla nemica del 3110 ...,COJlO radic.ale. cioè diventa Jnli<o0ciale antilibe:rtar;ia e ,,fa di I:t,·oro inefficiente. ~e non f'iesce a man1e11cre ,,iva la competizione. ::ri:ta ~:~: i;:1~3 ~:a ~;t::;;~~:a:e1~~~b~: 11 :.n~e~li~~sl;h:o::u~:e c7:J):rr:~:is~;° p:,i:~ J>CnaHe 11cr il bene di tulli. e che ha il potere di <l:1r ordini a lutti per l'c!ecuzionc dei ..uoi piani. Dalla Husaia 1ontana, lhill'Amcrira lontann, allrtn•erao le notizie frani• mentarie clic 11cahhiamo, l'Omin.-iano :1tl 0i1111arire i riauhati 11cg:1tivi di :ih-re cspericnz,· , diverse ma J)aralldc. o•ahr3 Jlarh!. è ormai e,•idente ehe ,,·è ,,ualche errore e~en.;tiale nella comJ>eti:done t:he r;cgola la i;e3lione ca11italistiu delle im11r~e, nelle cruali il rontrollo è riservato :.ul uno od ,1 pochi e tulli i;li ahri par1cri1,a111i alrimnre~a son rcle~ati in una fun:r.ione 11ralicamenlc ~ervile: ,~hlema che ~i è dimO'-lrnlO inra1,ace di prc,·enire l'in~orgere di .;;randi crisi wciali. e -&i dimos1ra ora inrnp:ice di EU!1erarhi. S:,ppi:uno >1:.hc tÌilli debbono po1erc 11arterip:1rc :1li:i ~c.,,1ione. S11.i>1Ji11mo che eia• twuno e ciaicun •gru111iodevono 1>ensare JH!r ~è i problemi rhe li ri:;uard:1110. e nessuno deve f)Oler imporre che e~~i a;;iscano per 1"olu7,ionì non ~orte dalla loro ste~a volonlil. Le "'Oluzioni di eia runo devono polcre 1·ollidere con le altrui: .-ioè deve J>0ler :1ffrow tare l'ea1>erimento il mag;ior numero di ~luxioni J>O~ihili, ed anrhe Ira loro con· lra::.lanti. Dalla loro in1c,:razione di fa110, nel fluire della ,,ha ,,otiale, ~or;;eria 11cr ogni 11roblema la soluzione o le .,oluzioni J)ii1 cfficac'i: e verranno -aurrogate da ahre migliori \'Ìa ,•ia che di,•e111i nece~ario e po.,,.,ibiJe. L'o11timum '5i reali1.1.a cosi, solo cosi, '('On lu 1Jarteci1,a1.ione di tutti, e per trasfor• mazioni e 1·011111etizio11i in<"th:trlli. Ed il 111an1encrc (JUCS!acorrente di 111uta111enti e di contraali è Ira" i 0011111itie::,::.enziali di ogui ~ei,tione di cose che vo:;lia costruire per l"avvcnìre: i·ioè J)iÙ <i·oi;ni ahra J>er ogni ;:C!l-lionepubblira. Sienle <1uindi inten'erui di S1310, nè pio.nific:azioni «.rurali. Jm·ece, 1111amoltit11ditte tli 8Htio11i 1mbblicl,e limitnuo: ,cd 111110,wmc, mlcrc111i cfo.sc11110ml 1mtt comhnitù tletcrmi,wta, la qm1lf' 11rf'JH1rtr11in11i di la.:oro 11ersè. ccl i1I bllse ml eui còm11ctc in Jibf'rtù co11 le dire . .. I.a .funzione r:1tlir-.ile delln gc~tionc 1rnblilica, se e~"a de,·c ,,u11erare il TCJ?IIO tlellu ~IUJ1illi1Ue -tlell'orrorc in cui ci 1rol'i:11no 'J>rccipilali. è (luclhl di climin:ire dalla \'iln 60cialc il motore dd 11rofi110~clusivamcr11c 11er~onal,• e del 11redominio JK!rsonale. Si deve 60Sliluire ad .e:.•O la gara 1>er il 'Servizio migliore. pii1 aderente ai bisogni sociali nii C chiamato a ri~110ntlere, J)iù efficienic ri~peuo aj afuoi u1e111i ed ai suoi la,•oratori. A 11uei.10 ri-snhato non ~i pu(J •giungere in un attimo. nè J>er uu aun d'i111perio, nè con ,~etlic-l1e. Occorre tcmJlO. 11azienza. i<.udorc: e <=oJ)ratullo occorre l'O)oruis. La , ia 111:1e--1ra è quindi: prOllilUOVere iocalmente in mille forme il u1a,:,:imo di iniziati,·e, il 11H1~simo di i•~ •ot.ia' l.ioni. Libere: cioè di,•erse ~d uulonomc. Quc3IO ha un ~cnsb ben pii11 \'MIO 1lcll,· « ge~tioni pubblirhe l) rhe si sono c::.:11uiua1e,le quali •contorn:11101>oltanto il campo del la\'O~o 11ro1lu11ivo, lcndono a dare alla vila di lulti la base liberlaria delle uguali OJIJ)Orlunit:ì. ma s.cnza inlCrYcnirvi dirct1ame111c. Quali vie di azione J)r:1lira s.i Jl~~cn• 1:1110 dmu111e. oltre lo ,=l!~lion'iJ)uhbliche? c. ZACC,UU.\ , Se il potere del pop"nlo o quello dei e•1•i dt"bba prevalere,cf'co lddonmndl'f'he han fflunleouto iu cteruc convulsioni ~li &l••i di Grf'ciu e di Horno èomf' orti dh•idnno ogni )lopolo in cui le menti e le bocche uon 1hrno ebi111e dal bav•glio di un de11po111 Th. JEFFEIISON - Serini., 10
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy