Volontà - anno I - n.1 - 1 luglio 1946

faeciata O i•arzialmente di cuore. Uno volonlà etica jrupura, t.-ome Jo wn 1u11e le volonli1 fJOlitii·he, oniene ,empre dei ri..uhati all'~tica <Lisaslrosi. percbè co,.1ringe gli altri iruJ)J)i t'd individui J prendere maggiore co--cienta del loro e:o*re 1>0li1ico, "ia d1e ronlro di e,,i ..j Etringano ed agiscano in organismi politici, sia che ad «sa si adauino e, fouo bene o~ni conto, J"accenino, fa ,.ubiscano o la facciano lOC'o. . Que,t<> è 1,erchè Ire i,t.i~ti od impuJ-.j fondame111ali ~0110 tiHantemcnte al la,·oro nt>i rapiwrti 11111:ini, e cioè: 1°) l'i,,tinto di dominazione. 2<') n~1inlo ad ehere :ochia\'o, J •t 1'i-.1inlO :1d c,,iere lo ,chiavo prcfcrilo, Sono il residuo, o meglio. la ,·o,uinuazione di ·moli\ j e ll"illlJJUl,,i che hanno J)resielluto alla fonnazione delle socie1.ì umane, che erano 1)('illla 1·hc dall'um:111itù si 1JrendcaSc roscie11za di un3 volontà di bene iencralc. di Hilori cliri -.u1>eriori e dbti111i dn <1uelli che ogni individuo si crea o fine di v-alersi della ,.o,cieiì, 1)(:r rendere J>iù ,gradit.'.l.,,più comoda, 1>iì1ampia e pii:1 ,.ic;ura l'a1tuazione dei ~uoi i-linti fo11d11111cnl31i :.Jl3 conscn•azione e all'indi\'idu3lizzazionc di sè, al J)ia1·erc, o.I JM'0•1 11do a;:i:iu~1a111en101·01 montlo e~1eriore. La J>re..t:nza di questi tre impulsi archici - chè t:o,,ì V3n t:biama1~ - è o,gi anc-or:1 c•tr<-mamenlc \ h•a e poh:nte e ad e,.si si potrebbe ridurre ogni mnnife,la;iiune del ,·i• H're ~dale, •t' non fo,,,.e i·he d3 ,,.ccoli già una roscienza eliC'a, a11arcl1icfl, da que~ti i,tiJUi indipende11te è »tal~ ,,viluppala ed è pur- essa al )3voco, là éOJ>ratt1110 impedita dove per- etiC'i ~i ,·oi,diono far pa.-.are pro1>0»iti cd azioni che so110 fondomentahnente politif'i, 1 he ,ono C'ioè dellati dal premere di uno o più dei tre principi o l'Ollll)it~•i ar.-hici -.unno• minati. li male ~ociale c'è ~olo pcrchè lo giudfoa tale una oo»cienza ctic:1. Solo un3 t0· ,.1•it·nz.1etica ~offre del come mule C o,rg:u1iuato il mondo, al J}C1~sicrodelle ingiustizie >-O('iali,e :oi ~ente inforvor:11a 3 di:,truggcre per abolire <1uesla s<>fTcrcm. .a.si fo volontà ~d e,iJl;e che il mondo sia trnsformato -a St\o soddisfacimento. L11mai,t~ior parte degli uomini non ha :mc<N"asvilu,>J)310 una cosrienz.a elica; ne ba •olo a<'qui-.1ato la forma perchè e....sa è nelraria e va tenuta in ronaiderazione, J>e.rchè e~a ti! ,ià ~lata ()Ua,i uni,•er5almen1e ricon1N>ciu1a daJl"elemento razionale umano, Ma come ,1ue-10 demtn!O razion:ile è ben lungi dall'a\'t.'C"eottenuto ampio valore fallivo, ben luni;i dalre~ere l'i•J>ir-Jtore e l'ordinatore delle azioni wnane mentre ad esso 6i ricorre per ~iu~tifirnre nzioni de11a1e da motivi irrazionali 1>erchè solo azioni razionalmente gius1i– tir3te ,.'impon:=ono ,all'acceuazione uni\'ers:ile, cosi della cosdenza elica la maggio.- parie non lrn rallo »ua che l'espressione verbale, non ha valore se 11011di 1)l:1rat:1,di pr~enla· zionc ,, :ul •!S~;1 ,si ricorre costantemente J)Cr giustificare azioni non etìc:uncntc ispir:itc. l.,a maggior:an:,,a degli umani è fondament:ilmenle peuuasa, rhc il mondo sta bene t'Olll(' è fa.i10 perl'hè difatti ,i Mm1>orta rome ~e cosi fosse; non rerra affollo- di adauare. if mondo ai requisiti dcll:i coS<'ienz:i etica, ma •«:rea di ad3ll3re se- ilitcssa ai requisiti ,li quc-to 111,rndo. aJa11ando deJl3 so~lanza elica solo quel tanto 1·he sen•e a coprire e a farilitarl' la ~ua \'olonlit di {!d:'lllamento all'ambiente. Politiramenk lo Stato non è d1e l3 ri-.uh.ante di tulli gli i-tinti indi"idui all'adatta• mento ,oc.-iale. non è che l'insieme de.Ile regole del gioco pe.r mi si e(tuiJibrano i tre i– •tinti •OJ)radcni. Per.-iO è ,:iu"10 il di~ c·he ogni poJ>0lo ha il governo che l,i merita. ~e Jler incanto uno el3IO sociale nnarchioo fos...~ stabilito <.-oitipi di umanilù che al{. biamo oggiii:iorno lo S1ato -sarebbe 1>re»10ricreato perchè necessario da un:1 1mrte a quanti vo~liono llo111irrnree dall'allra a <1uan1i 11011possono vivere ,senza e.nere dominati e a <1ua111i h1111110 bi-oi;no- di .$ervirc a 1111 pmlrone e d'avere "I oonte1111>0 dei gervi sotto di sè. Un riforma•ore che si 1>0ngn sul 1errcno della politica <.-ons:1craper ciò stesso 1a le– µinimità e l'a11ualj1ì1 di que»Li istinti contrastanti e complemenlari. Qualunque 6Ìa la •ua volon1ì1 etioo, ponendola wl terreno della politica la subordina alfa Jlt"~>ria yo)ontà di 1>0i.•11za e di dominio, la subordina a 1-u11igli istinti del tipo sopr3detto ron cui si v~ga .ad inrontrare. Riunirit infatti attorno a ?,è. per atluare i suoi propesili, altre volontà tii ]7

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