La Voce - anno II - n. 49 - 17 novembre 1910
438 LA VOCE al culmine della civiltà. Non attecchisce presso i popoli dove natura impera. E patologico, e conduce alle maggiori degenerazioni sessuali. La decadenza dei popoli comincia dovunque con il malthusianismo. Cita Venezia, Firenze, la Fran– cia ecc. Dalla fecondità dipende invece la fe. licità dei popoli. Combatte l1 illusione che le pratiche malthusiane non siano nocive. Lo sa per i suoi 25 anni di studio. Nessuno In può sapere meglio dei ginecologi. La questione so– ciale è una questione sessuale, e la questione sessuale è principalmente una questione da gi– necologi. Danni sociali del malthusianismo sono I' inerzia intellettuale e materiale dei pochi figli ricchi. Occorron molti figli per eccitare al lavoro. Il capitale è un veleno per chi lo possiede. La limitazione implica un atto contro natura, qua– bmque sia il mezzo usato ; anche la castità che è malthusianismo forzato. Combatte ancora il malthusianismo sotto l'aspetto economico : vi sono tante terre che attendono braccia ; e perchè si è sviluppato tra le classi rict.:he, cioè quelle che meno ne hanno bisogno. Riferisce dati sta• tistici di Parigi che dimostrano quest'ultimo fatt?. Conclude definendo il neo-malthusianismo un prodotto del disagio economico, del vizio e del– l'egoismo. Pres. Prof. RESINEI.Lt: Distingue tra malthu– sianismo e aborto procurato, certo che nessuno vuol riunire le due cose insieme. Bossi : insiste per la riunione. PREZZOLtNI: Ribatte tutte le affermazioni del B. Distingue le dottrine di Malthus dalle neo– malthusiane : le prime fondate sul freno morale, le altre sui mezzi preventivi. Non furono egoisti g1i iniziatori del neo-mal., anzi anche martiri e sempre rigidi caratteri. Il neo-mal. non va inteso come tendente alla fine delle razze, ma come con– sigliante nascite proporzionate alle possibilità economiche e sopratutto morali. Non riconosce il concetto cli natura. La natura è un' invenzio• ne naturalistica. La natura è nello spirito umano. È l'uomo che la ra, o regina o serva. Tutta la lotta dell'uomo è stata nel sorpassarla. Nega la filosofia della storia del B. Contesta ai gineco– logi il diritto d'esser soli a parlare. Anzitutto posson darsi metodi neo•mal. non nocivi; e se non ci sono, si troveranno. Poi i ginecologi conoscono solo i casi dei neo-mal. malati, non di quelli che non lo sono. Il fatto degli aborti e dell'an– mento di spese per la natalità i11egittima, non appoggia la tesi del B. ma quella dei neo-mal. Se l' idea del neo- malthusianismo è nata tra le classi ricche, è perchè tutte le idee nuove na– scon tra le classi ricche e colte. Conclude col ripetere quel che ha sempre aflermato : trat• tarsi d'una q_uestione morale, non medica o eco– nomica. Signora LERDA è d'accordo con Prezzolini. La natura non ha valore, siamo noi che glie lo diamo. Nelle famiglie molto numerose la mor– talità è spaventevole, e la selezione naturale in esseri non ancora formati non ha valore. Le fa. rniglie non neomalthusiane sono molto più de– generate che le altre. Signora D1 VHSTEA: la donna non deve ser– vire solo alla soddisfazione dell'uomo : la donna deve esser madre. È necessario combattere I' Ì· stinto sessuale quando non è diretto alln pro– creazione. BERTA: il neomalth. non deriva da egoismo. Parla del malth. nel prole!. Lo sperpero delle nascite è una <lelle cause maggiori della morta– lità infantile. La maternità nella donna operaia è un fatto quasi sempre patologico, causa le tri– stissime condizioni in cui la donna operaia deve vivere. Le malattie dell' utero non sono prodotte dalle pratiche malth., ma le precedono. Discute punto per punto anche le affermazioni gineco– logiche del B. con opinioni di altri dottori. Non si può diminuire, ma coltivare l'istinto sessuale. L'aborto non è una pratica neomalth. MARCII!: Nelle pratiche malth. vi son due iudividui di cui l'uno non è in condizioni eguali dell'altro : questo è un principio egoistico. I medici riconoscono i mali prodotti dai mezzi malth. (BgRTA, e altri, negano.} MARTIRE: La questione morale, posta e stroz– zata ieri da un'ambigua decisione dell'assemb., torna naturalmente in campo. L'educazione ses– suale deve avere una base morale. Anche ora qui s'è vista la relatività delle verità fisiologiche. Ammette che vi siano neomalth. morali. l\la fotto sta che nel popolo la propaganda malth. eccita l'egoismo. Cita il Forel che, apostolo rerve11te del neomalth., ha dovuto poi sconfessare vio– lentemente la propaganda fatta dai neomalth. CERONI: ridurre la questione neomalth. a un solo punto di vista, come il Bossi, è un errore. Non s 1 è fatta ancora una statistica degli effetti delle pratiche neomalth. PASTORELLO: il neomalth. distrugge il ma– trimonio; :igevola i matrimoni troppo precoci ; aumenta l'ereditarietà di lussuria e d'c:::rotismo. Protesta contro il senso che Prezzolini dà alla natura : la natura t! una cosa che ha buon senso I (risale) 1 mezzi neomalth. non nocivi sono una ipotesi. ~1AJNO: in principio s'era ribellata istintiva– mente al neonrnlth. Poi ha cominciato a consi– derare le condizioni sociali. La maternità s' é svolta sino a oggi bestialmente. Il neomalth. dà coscienza alla specie. I figli dei genitori maiali indeboliscono la società, la quale crea per essi una quantità di istituti medici. Inutilmente: bi– sogna prevenire il male. La questione del neo– malth. è una questione di coscienza e di respon· sabilità sociale /applausi). Signora l\l1c11ELS: l'egoismo dei neomalth. è salutare, da parte della donna specialmente, che finora s'è sempre sacrificata per I' uo1no. Nel 1natrimonio deve poter anche lei raccogliere i frutti della sua preparazione spirituale. 1 figli continui ora non glielo permettono. G10RNI : l'individuo quando compie l'atto ses– suale non legge le statistiche. Si discuta in modo pil'l preciso il neomalth. dal punto di vista lne– clico-pratico. Quali pratiche neomalth. sono no• cive? (E interrotto ; Bossi risponde: - tutte). CREAZZI: non è d'accordo con il Bossi perChè il neomalth. è un fatto di coscienza, volontà e carattere. l\11NOcc1-11: riporta la questione generale. Sem• pre si tornano a manifestare le due tendenze. Bisogna dichiararle. Cosi contesta al prof. Bossi il principio positivista : egli ha avuto riguardo soltanto ai fatti sperimentali. Dopopraazo. Bossi : s'è fatta troppa analisi. La domanda è questa : è utile la propaganda neomalth. o è dannosa? Prezzolini ha fatto troppa metafisica, ed è stato un po' pedante: non importa l'anno in cui è nato il malth. : il fatto è antichissimo. E, anche, Prezzolini non è ginecologo, non ha ogni giorno sottocchio gli effetti del neomahh. Anche il celibato, la castità imposta, è un malth. feroce. Solo la donna subisce il malth.: l'uomo non ne soffre. E una volta goduto l'amplesso, la donna non può più cessare senza rovinarsi. An-' che la castità è dannosissima: dunque non c' è differenza tra malth. e neomalth. I ginecologi che vedono i disastri causati dai parti dovreb– bero essere i più fervidi malth. Ma il malth. è male molto più grave. L' uomo nel campo sessuale non domina mai la natura. Anzi si può dire che gli uomini più grandi, di ph'l forte volontà, furono i più ses– suali. Bisogna seguire le leggi naturali. Le grandi decadenze storiche dipendono appunto da er– rori sessuali. E G. Ferrero vuole quasi iniziare una nuova filosofia della storia basandosi anche su ciò. (risa: E per ciò gli volevano dar la cattedra !). La ragione economica. Ma le leggi sociali– giuridiche devono e possono migliorare, poi ci sono le terre incolte ecc. I ginecologi vedono solo te ammalate : ha detto il Prez1.0lini. Ma il ;5 010 delle sterili, curate dal 8. hanno sofferenze. Dunque anche le altre le avranno. Non si troverà mai un mezzo malth. innocuo, perché la sessualità non permette artifici. E poi– chè i mezzi non sono certi, si usa l'aborto. Ammette e insegna il malth. medico nei casi di malattie ereditarie (tisi, scrofolosi, nefriti, ecc.) Anche l'aborto in alcuni casi determinati. l\la solo il medico può dire quando questo malth. è necessario, 11011 il pubblico profano. Malth. conduce al tribadismo, sadismo. Perchè anch'esso C aberrazione sessuale. ft 111alth. è delle civiltà giunte al culmine : come la Germania dopo il ,870. A Veslca risponde che l'eccessivo sviluppo dipende da funzione inappagata. A Berla: l' uo1J10 t! poligamo. L'uomo è la causa cieli' inf~nti– cidio. È vero che molti parti delle operaie son patologici. Ma bisogna tutelare la donna. Propone infine ltggi di tutela che però, come osservano molti, non si riferiscono affatto al Mal– thusianismo : 1 • 0 Le_trgisociali per la /11/cla giuridica dc!- 1·u11io11e matrimoniale. 2. 0 Evitare che xti ls/iluli ospita/ieri abbiano a limi/are e complicare e rendere di!Jicollosa /'ac– ccllazio11e delle gestanti speciat111c11/e illegittime. 3.o Togliere le limita=io11i aLL'accella::io11e degli illegill.imi nei brefotrofi. .i.° Che sia ritenuta la donna du abo;·lisre crimi11alme11/ein staio psirliico palniogko tale da essere 1111a irrespousabile e quindi abbia la i11ft'1- niilà quale mezzo cffecace di comballere l'aborto criminale. 5.' Che si a/largl,i la base della cassa di ma– ternità per sussidiare le madri povere assai più di quanto conceda la legge da poco votata in 1/alia BiblotecaGino Bianco e sitmo stabiliti dei premi alle fa111iglieco11 prole 1nollo numerosa. 6. ° CIiefinalmenle sia sancita una. legge che pennella la ricerca detla paternità. 7.° Che sia sancita 1t11'al/ra legge che per· mcl/a il d1·vor;io su /a1"J[a base. 8.° C!te si faccia ene1'l[icapropa,rranda co11tro il celibato forzalo co11fessio11aiisla 1 r/Jiamaudo i 111i11islri stessi de/La religione callo!ica quali effe• caci cooperatori. 9.0 IL JJ/alth11sia11ismo deve essere opera cs– sen::iat111e11lc sanitaria. Si rip1•e11de la discussione: ì\lARTIRE: quello che c 1 interessa è il problP· ma morale, delle respo!1sabilità : non le leggi relativissime delle scienze naturali. Alcuni pos– sono praticare moralmente il neo•mallhusianismo, altri no. Ritorna sulla necessità che il convegno esprima I' idea informatrice, proponendo un or– dine del giorno cht.: allarga a tutte le questioni agilate nel Convegno le idee già espresse dal Pr. nel precedente ordine del giorno. SALVRMJNI (è salutato da lunghi applausi): con un lucido discorso ribatte le affermazioni stori– che del Bossi, e, entrando i'n merito alla que– stione, dimostra come vi siano casi in cui le conseguenze provenienti dal neo-mahh. anche se fossero dannose, potrebbero essere sempre mi• nori di quelle che si avrebbero non usandolo. Il discorso è stringente e ~aloroso, e vien rias– sunto nel seguente orci. del giorno, formulato, come gli altri, non per la votazione, ma per espressione d'una tendenza. Il Congresso : afferma La necessi.là che teduca::ione sessuale st'a i.spirata a un confe1111,tomorale, cioé abbia per base l 1 aflenna::io11e dei doveri dcli' individuo di fronte alla jJr()le e alla società e susciti il senso della responsabilità individuale nei ra.pporli sessuali tome in lutti gli atti delta vita; e p11,rriconoscendo la legittimità dei/e prali– rhe 11eo-maltl111sia11e, quando derivano da un senso ri'goroso di respousabi!ilà dei genitori verso la prole e verso la spcielà ; giudica però pericolosa, 11elieattuali condi– ::ioni i11/e/leituali e morali del nostro paese, la propaganda sistematica 1uo-mal/husiana. Salvemini, Prezzo!ini, Assagfo/i. BERTA: trova Salvemini contradditorio. Quan– do si potrà far dunque questa propaganda ? chi potrà dire che è venuto il momento? Egli la crede utile anche ora. Si sospende la seduta per a/cmii minuti. ANGELO Ft.AVIO Gum1 legge sulla cocd11ca::io- 11e11el/e scuole dei /\lord. Il congresso ha proclamato s110 scopo miglio– rare la società. Primo mezzo si è la scuoln ; ed ottima ru trovata nell'Europa del Nord la scuola mista. - Specialmente nei villaggi i delitti ses– suali sono frequenti, e nei tribunali è risultato che per lo più commettono questi delitti coloro che da giovani sono stati lontani dalle c10·1111P. Quindi il bisogno di coeducare la gioventù. Le prime scuole promiscue furono aperte in Ame– rica ; da venti anni in Svezia, Danimarca, Nor– vegia e Finlandia tutte le scuole sono promi– scue. Nel sistema coeducativo è posta l'origine della famiglia ideale. I giovani educati insieme sin dall'asilo infantile, imparano a conoscersi e sti– marsi ; e percorrendo assieme tutti gli studi spesse volte ne nascono i migliori matrimoni. Dapprima le scuole promiscue furono combat• tute dai così detti moralisti i difatti specialmente le donne si dimostravano civette; [forse in causa dellR popolazione ; in Danimarca le donne sono i 315] ma ora la coeducazione ha prodotto i mi– gliori effetti ; in Finlandia non si conoscono de• litti sessuali ; inoltre fra i giovani orescono es– seri più completi. ~ Finora in Italia si credette la coeducazione poco utile ; non vi sono che tre scuole promi– scue. Fa voto perchè esse sieno qui sempre più diffuse. li pror. ROBERTO)lICIIELS legge sui I.imiti e diritti deii'elica sessuale. Deve innanzi tutto affermare due cose: che tutti gli uomi11i vanno sogget!i al fenomeno ses– suale; che in questo riguardo specialmente gli italiani sono ritrosi a discutere chiaramente. Que– sta morale del silenzio è ipocrisia. - Gli uo– mini hanno cost~ntemente bisogno di soddisfare gl 1 istinti sessuali; quindi la castità è cousiglia– bile se mantenuta per rivolgere tutte le proprie attività ali' tffettuazione d' uno scopo nobile; se scopo a se stessa è illogica. Tutti gh uomini hanno diritto alla sessualità ; l'amore senza ses- sualità è un non senso. Quindi nella società pre– sente si sono formate due coscienze e due mo– rali: l'una che considera la donna come la santa; la seconda che la fa un'amante. 11 neo-malthu– sianismo è specialinente indice di una robusta morale sessuale : a poco r1 poco il concetto :t· more ha superato il concetto generazione; un se11timento più puro ispira l'amore cosicchè esso è oramai divenuto scopo a se stesso: a111ian11 per amare. Gli unici momenti di vera gioia nell, 1 vita cc li procura l'atto sessuale; quindi ogni uomo ne ha diritto. Il malth. è morale perché impedisce alla ses– sualith di oltrepassare i confini dell'etica. L'atto sessuale dev' essere morale : non deve danneg– giare nessuno dei contribuenti : questo è il Ji. mite etico del diritto naturale alla sessualita. L'amore i:. quasi un egoismo a due; ma perchc l'atto sessuale sia altruista e morale esso deve avvenire con la volontà e la spontaneità cl'en trarnbi i contribuenti. Per contravvenire a questa moralità il maschio ha trovato vari mezzi fraudolenti : seduziom.:, inganno; ma la legge morale condanna ogni atto sessuale avvenuto senza la sincerità e la cognizione di causa di tutt'e due i contribuenti ; ed in Inghilterra anche alcune leggi giuridiche. La condizione più conforme all'etica sessuale è l'amore libero. Il matrimonio spesso contrav– viene alla legge dell'inviolabilità, la moglie de– v'essere sempre a disposizione del marito; questo talvolta le comunica delle infezioni. L'uomo è per natura poligamo ; perchè nella famiglia esso sia fedele alla donna, anch'essa dev'essere J>o· ligama, cioè deve procurare al marito un atto sessuale variato in modo da soddisfarlo comple– tamente ed esso non cerchi distrazioni extra– coniugali. Inoltre perchè la famiglia riesca per• fetta non vi dev'essere fra i coniugi troppa dir. rerenza nè di età nè di condizioni spirituali. Inoltre prima del matrimonio uomini e donne devono' avere i medesimi diritti.; cioè come si richiede alta donna d'esser vergine, anche il gio· vane prima del matrimonio deve mantenersi casto 1giovani prima del matrimonio fanno un gra'n<lt. sciupio di energia sessuale, in causa della fals,, morale che li spinge ad avventure e della pazza teoria che la castita produca malattie nervose. Il diritto sessuale giunge al di là del bene , del male; purchè l'atto sessualè sia accampa gnato da spontaneità ed amore reciproco nei contribuenti, esso è illimitabile. A noi si impone la lotta contro le malattie veneree : specialmente fra i giovani nell'esercito e nelle scuole. I giovani hanno un fuoco sacro da custodire : la vita che daranno ai figli. Quindi devono conservare intatte le loro energie vitali per la responsabilità di fronte al genere umano, e a sè, e, specialmente, alla famiglia che cree– ranno. E sopratutto gli uomini devono ricordare chc:::la maggior gioia è procutata dalla purezza dello spirito e che questa non può andar disgiunta dalla sanità del corpo. lt aovembrc, maltlaa, Preside11::a : Pror. BORRI, Prof. GENNARO AvOLIO: legge la relazione sul Celibato ecclesiastico. Lo stato celibatario i: contro natura se protratto oltre un certo tempo. Lo è sopratutto per il prete moderno che non vive in un ambiente casto, ma in uno pieno <li tentazioni e di seduzioni. Nello stato normale la forza dell'istinto sessu~le è superiore alla volontà, come si vede dai santi che ricorsero a sistemi feroci per vincerlo. In ogni modo il celibato t: ammirevole solo quando è liberamente accettato, e tale non è nella Chiesa. Il modo col quale il seminarista viene educato tenendolo lontano da ogni cognizione teorica e pratica del mondo, lo porla ad assumere nel sacerdozio un impegno, con la piena incoscienza della gravità di questo: sopratutto rispetto alla questione della donna. D' improvviso si trova di fronte alle rivelazioni più crude e scabrose del confessionale, e a que– sta rappresentazione della realtà spesso cede al peccato e si deprava. Ora questa depravazione dei preti (sia come seduttori, sia peggio che se• duttori} esce dai confini di una classe cd entra nel dominio del pubblico interesse. Una delle principali ragioni per le quali il sacerdote cade e· persevera in questo stato, è l'economica. La istruzione del seminario è tale che 11011 gli per mette di guadagnare onestamente la vita ntl mondo se abbandona la tonaca. Quindi I'A. pro pugna un sacerdozio laico, libero, non mantt:– nuto dall'altare, un ritorno al lavoro del clero primitivo. E chiede il concorso del laicato all'a– bolizione della legge del celibato. L' esempio scandaloso di ciò che la Curia di Napoli per• mette a don Ciro \"ittoui, messo in contrasto con le persecuzioni di cui fu latto segno un prete d'onore che avendo sedotta una ragazza la sposò, interessd vivamente l'assemblea. L'J\.
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