La Voce - anno II - n. 24 - 26 maggio 1910

328 LA VOCE nei reami dello spirito, :1bbia espresso a Kathan la sua meraviglia perchè un uomo come Fer· rero non sia nell' insegnamento ufficiale; che questa dolorosa mcravigliJ sia giunta fino a Luuatti cd anche pili in là ; e che cedendo a queste prcssioni 1 il ministro abbia fatto re– digere il progcllo di legge che fra pochi giorni la Camera discuterà. Saranno vere o false queste dicerie; certo il disegno di legge non rivela un'indiscutibile sicurezza di co– scienza. Vediamo un po'. La cattedra si chia– ma di filosofia della storia. Secondo la rel:1- zione che si può leggere nella Tribuna del 2 1 maggio, la filosofia della storia sarebbe la sintesi storica, che sorge dopo un lungo periodo di :malisi. Appoggiandosi sull'analisi, dunque; ma gli storici pretendono che le conclusioni di Ferrero siano in contrasto coi fatti e che spesso siano raggiunte con una interpretazione o capziosa o difettou delle fonti. La relazione afferma che sintesi ed analisi sono egualmente necessarie ; il che vuol dire, o sbaglio, che chi rappre– senta l'una e chi rappresenta l'altra tengono in mano due fiaccole, che danno luce diversa ma non già in t:11modo che l'una luce elida l',11lr:1. O1bene, :lii' Università di Roma la storia antica è insegnata da Giulio Beloch; la filosofia della storia sarebbe insegnata d;1 Guglielmo Ferrero. Nessuno vorrà negare al Beloch le qualità d'uno storico; nessuno - ed è inutile insistere - vorrà sostenere che l'insegnamento di Beloch e quello di Ferrero possano aiut:arsi a vicenJ:a. Andiamo innanzi. La reluione sostiene che e negli ultimi tren– t'anni. ... sono state composte .... in Italia opere largamente sintetiche, alcune delle quali nel– l'ultimo decennio sopratuuo, hanno fatto una cosi vh•a impressione nel mot1do politico del– l'alt., wll11ra 1 che il Go\·erno ecc. ecc. >. Già, quand'entra in iscena « il mondo poli· tico dell'alta cultura », non val più la pena di discutere: il can barbone ha rivelato la sua sostanza, le carte sono scoperte. Ma io voglio ostinarmi e chiedere se a questo punto non si giochi sulle parole. Che vuol dire la relazione? che negli ultimi trenta o dieci anni in Italia sono uscite grandi opere di filo· sofia della stoda o non piuttosto che si sono pubblicate alcune felici trattazioni compendio• se di storia? Ma tra compendio e sintesi c'è l'ibisso; dir filosofia non val tanto dire quanto trattazione a larghe linee d'una materia specifica. E continuano i compromessi: la reIn.ione prosegue affermando che in nessuna ciuà meglio che a Roma si potrebbe istituire una calledra di filosofia della storia; a Roma, • la cui storia > è e la più uni\"ersale e sintetica di tutte le storie >. Che diamine vorrà dire che In storia di Roma è e sintc– ticn in sè >? Forse tu potrai illuminarmi. Ma, senza che nessuno c'illumini, tutti pos• siamo capire il senso occulto di questo slra– vagnnle viluppo di frasi. Non s'è creduto opportuno (e si che sarebbe stato più leale) offrire al Fcrrero una catledra di storia ro– mana; e s'è andata a ripescare la filosofia della st('lria, ~la, per ripescare la filosofia dèlla storia, bisognava sostenere che in que– sti uhimi anni (proprio quando si son pro· nuociate le più re.;ise neg,uioni della possi– bilità di una filosofia della storia) la filosofi• della storia è salill in grande onore. Il che contrasta\•a coi fatti, e contrastava soprat– tutto con l'operosità di Guglielml) Ferrero. Che cos'ha fJt10 1 in filosofia della storia, Guglielmo Ferrero? Forsr l'Europa GiOrù,e e le Co11J,·rt11{t 5111 milil11riw10, di cui egli stesso, a quanto mi dicono, $Orride? Allora l'estensore della 1clazione si mette d'accordo coi fatti, confondendo l:1 meditazione filo• sofica con la tr:ittuione compendiosa, e 1'i mette d'accordo con l'operosi1à del candi– dato, sostenendo, che la storia romaa~ è già sinte.;i in sè 1 slori.1 speciale e fllosofia di sè medesima. Pcl eh\! sorgerebbe un dubbio ingenuo: fo1se l.l mJteri:t di un insegna– mento è legata al luogo ove quel!' insegna– mento s' imp.utisce? Insomma, il Ferrero donebbe insegn:are tìlosofÌ.l della stori:1 o filo;ofia della storia roman,1 1 cioè 1 in altri termini, storia romJna per sommi capi? T3nlo è vero che, commess.a una slealtà:, pronunciala una meniognJ, le conseguenze si propagano ali' infinito. Si potrebbe ali' infinito discutere della re– bzione, e ali' infinito si potrebbe discntere dc! testo di legge. Tu l'avrai gi;, letto, e saprai che la legge dispone tassativamente che il ministro debba nominare il titolare in b:1S1! al famigerato :1rt. 69. E questo a me pare gravissimo ; non tanto per qutst:t trionfale resurrezione dell'art. 69 1 che pareva cadesse in disuso e fosse destinato a una prossima nbolizione, quanto perchè una fa– colt:\ che esiste in via eccezionale per ogni cattedra \'ac:intc e si applica non alla cat– tedra, ma all'uomo insigne, viene con questa legge considerat.1 come un imperati\·o ed at· tribuita non all'uomo ma alla cattedra. Giac– chè siamo a parlare di storia, che pense– rebbe uno storiogrnfo del secolo XXX, esa– minando quesla legge? Come farebbe a capire le profondissime ragioni, per cui il titolare di una cattedra di leueratura sf'et!a può essere nominato per concorso per l'art. 69, mentre il titolare di lìlosofi:t della storia dev'essere, ad ogni costo, nominato in base all'art. 69? E poi, nell:t relazione, si dice che, intorno al nome del titolare, ,·errà in• terrogata la Facolt!\. Ma tutti sanno che la Facoltà di lettere e lilosona respingerà il nome di Guglielmo Ferrcro, e tutti sanno che il Go\'erno, malgrado il voto della Fa– coltà, nominer:ì Guglielmo Fenero. A che scopo lutto qucs.to intrico di ipocrisie? La violenza è e rest:t \'Ìolenza. ~leglio \'ale\'a proporre alla Camera una legge esplicita e sincera, con la quale, istituita la nuova cat– tedra, si conferiva a Guglielmo Ferrero. E la legge eccezio!tale avrebbe do\·uto esser preceduta da una relazione aJ lronuiw11, nella quale si mettesse in luce la gloria dello sto– riografo extra accademico e l'opportunità di riconoscerla con un titolo ufiìciale. ~la, così come la marachella s'è fatta, non è possibile ch'essa non susciti un sentimento di malinconico disgusto. Si tinge di credere nella filosofia della storia, si finge di credere che Ferrcro sia un filosofo, e si tinge perfino d 1 interrogare la Facollà. I corpi competenti -- cosi conclude la relazione - e procederanno con l'accorgìmenlo necess:irio, affinchè la cat• tedra sia coperta da persona \·eramenle degna di cosi alto uflicio e che risponda al de– coro della grande Universilà romana, alle esi– genze del sapere e dcli' ist1uzione superiore e all'aspellazione degli stuJiosi. » Quale mira• bile candore I pare dav,·ero che chi ha pro– posto la legge si sia unicamente preoccupato della filosoha della storia, della grande Uni– versi1à romana e di consimili altre belle cose, e che non s.1ppia chi abbia ad essere il lito– lare. E vuole che si proceda col necessario accorgimento ; e appunto perciò esclude la \'ia del concorso, che 1 come ognun sa, è lastri– cata di arbitrii, mentre l'art. 69 gode la pro· tezione diretla cd immedbta dello Spirito Santo. Ilo voluto esporti freddamente i folli per~ chè tu dica l,1 lua opinione, che è sempre \"Olentieri a,;collata, come quella che viene da un :tnimo hbuo. Il malcontento s'~ rapida– mente propagato ; e sarc-bbc un po• frettoloso sostenere che solo gli accademici siano col– piti dall:1 \'iolenza. Quanto a me, non ho nè la malinconia di p..ulare a nome dello spirito acc:1demico nè l'arroganza di attribuirmi una funzione p3ladinesca in difesa della Facolt3 roman:1. Dico aperlamente il mio pensiero, come l'avrei detto tre mesi or· sono 1 in qua– lat!\ d1 scrittore libero e di giornalista: lo dico, perchè creJo doveroso per ognuno as– sumere nett:tmcnte 1 di fronte al pubblico, la respons:1bili1à del proprio attesgiamento. Se, in virili dell'art. 69 si volesse conferire a Guglielmo Fencro una fra le calledre di sto– ria t1n1ica elle sono ,•acanti nelle Uni\•ersità italiane, la questione potrebbe rimaner circo– scritta fra il ministro, la F.1cohà presceha e il Consiglio superiore. ~IJ si crea una legge d•eccezione, si rinvernicia a nUO\"Ouna scienza equi\"Oca, si apre un contl•1to fr,t l'Cni\·ersità e il Go\trno: tutto per far piacere a un uomo d'ingegno e a una cricca politica (il 111011Jo pvlil1lO ddJ'a/1,1 ,11//ur,1 che ne pro– tt.gge l'inesphcahile \anitj. Xon è più uaa ~ga di profcs,;oti; è una co!-a d'interesse pub– blico. Si creJc che l"Cni\(;rsità sia scesa tan 1 o g'.b d3 potersi cancellare senza vergogna e Bibloteca Gino Bianco senza rimorso? In questo caso è strano che si creda di onorare il Ferrcro, costringendo armai,, 111111111 l'Uni\'ersir:\ ad aprirgli le brac– cia. Q\'\ero si vuole, come da qualche tempo si va vociferando, che l'Univcritità progredi– sca e migliori? E intanto si comincia col fe– rirne la clignit:'t e col (arie un grossolano di– spetto, che non è certo destinato a rinvigo• rirc nei professori il sentimento della loro responsnbiliti e dcl111loro missione. Credo che valga la pena di combattere. Se questa macchina si smontasse, Guglielmo Fer– rero ci perderebbe ben poco : c1 perderebbe la soddisfazione di un \"ano ripiGco 1 senza nulla rimellerci del suo ingegno e della sua reputazione. Ma ci guadagnerebbe qualche cosa la cultura itali:ma, gridando un allo là ai po– liticanti, i quali son cosl so,ldisfatti di sè da credere sul serio che l'Università si de:bba rin– no\·are e restaurare sottoponendola alle loro iutluenze. È bene che si faccia argine, in sul principio, ali' illframmettenza delle camarille segrete le quali, aperla la strada, troverebbero il giuoco di lor gusto e finirebbero col mol• Invendita prmo l'Ammlnlstrnz. dillaVOCE l'IRENW , Via ~cl Robbio, 42 • flRENZE l ,rtul lr1 ,uu1ul 1111 q■tUI ,u.11011 per tll 1lili1utl • LA VOUI~ Ai7•e,·liamo tM da o,:,ri ;,, poi non concede– remo più sconti ni no!<.triabbonnti, se 11011 sopra i libri di 11oslm rdi=io,u, e per maggior t:hia– re::a diamo qui l'dmro dtfi11ilivo dei libri in ;•e11dilapresso la nosh,1 amminislra:ione, rhe sara11no ma11dali franchi di porto a chiun<1ue s1><:disca l'importo anticipato. LUIGI AMBROSINI ( '11 filosofo misliro e dialdliro: I•: • lni, L. 1.00. Alfredo Oria11i e « I.a lolla poli/ira in Italia • lCStrnllo, con vari:inli e notc\'Oli aggiunte, eia La l'ore). I.. 1.00 (pros~ima pubblicazione). GIOVANNI AMEN DOLA l~a ,r11ù/aspiril11a/cdi Jllo/i11os. (Prinw riedizione completa). I.... 3.50. ROBERTO .ASSAGIOLI Il Nru·- 7'ho11~/tl, Ccnt. 50. Per 1111 111101•0 1 11a,1nimoaria110. Ccnt. 50. Il ,1/a,ro dr/ Sorti. (Scrilli e frammenti di G. IIA)l,\N'IJ, tradotti con introdu1:ionc e ritratto). L. 2.60. GIANNOTTO BASTIANELLI D11eso11alcper pi,1110. L. 5.00 eia.se. /-idro iffasra.f{,ti (con ritratto ecc.). I.. t .50. BIBLIOTECA FILOSOFICA Ct,laloghi (utili come re1>crlorio bibliografico). L. 0.50 (in ri-..tam1>a). GIUSEPPI;: A. BORGESE Cabl'iek d'Am11111::io. (Con biblio~rafrn, ritratto e autogrnfo). L. 2.50. EMILIO CECCHI Cio..•am,i Pasroli: 1 111101•i j,ocmdli. Ceni. 50. ETTORE CICCOTTI 1J/011letilo1 io. L. 2 00. Le Com·cn:ioni ,limi/lime. I.... 1. PIO FOÀ Igiene morale e fisica dd ,:itn1,111i. Cent. 20. TH. NEAL S/11d, di ldlrra/tutl ,· d',11/r. I.. 2. - (1.50). La rolo11l,1 1d ddr, 111111ismo 1111iursalc. (,I/. IJ/011• del/. L. 1.- ( O.BO) (,.s.1e•1rn,. Re111bra11d/ e /'a,lc dd 1600. (Con ill11::,trazione) L. 2.00 ( I.SO) . GIOVANNI PAPINI Il C,•rpuuolo dei fi/owfi. Ultim,1 copia. L 10. Il T,-agùo 91wlùlùwo. (Favole e colloqui) Ultime due co,,ic: 1..10 dasc. !Non saran più rbtam– patc alcune 110\Cllcdi <JUC'.'>t.1 prima edizione]. Il Piloltr Ciuo. {Seguito al • Tragico c1uoti– diano •J. L. 3,00. tiplicarc 111/ lihi/11111 le cattedre in servigio dei loro adepti. Dopo Guglielmo Ferrero che tiene alla cattedra per disinlcressata vanità ed è tutto sommato e tullo sollralto, un uomo di \"ero ingegno, \·errebbe un'orda di procac– cianti senza ingegno nè fede, per i quali le cattedre universilarie sarebbero un'.illra cate– goria di comodi impieghi cui dar la caccia nei comitati elettorali. 1'1olti sono d'accordo con te nel ritenere che la cultura italiana in genere e la cultura ufficiale in ispecie non valgano un gran che; ma l'ultimo barlume di speranza si spegnerà, se comincieranno ad impicciarsene i polilic:mti. Ti saluta cordialmente il tuo G. A. Borgese. Firenze, 24 ~foggio 1910. Caro Borgtu, sc;m d'ac.cordo con te, ma I' urgenza e lo spazio mi impediscono di me– glio spiegarmi. I.o farò nel prossimo numero. Per ora grazie dal tuo G1US1:!PPB PtU!.ZZOLINJ. GIOVANNI PAPINI Co/le::io11e « Callunr dl'll'A11i111a ». - GAt.11,EO GAI.li.El, Pt.•11sirri Filosofiri,· A RISTOTV.1,1~,Primo libro della Alclafisira; Sc110PHNIIAL"RR, La fi· loso/ia 11el/cU11il'ersi/Jt; 80UTKOUX, /,,a 11a/11ra e lo spiri/o. l'U. - Ogni \'Olume: L. 1.- RAFFAELLO PICCOLI Aslrolo~ia da11/csra. I~. 2.00 (t.80). PenM la ldleral11ra italiana sia popolare in Ila• lia. Ccnt. 20. GIUSEPPE PREZZOLINI Vi/a intima. (Raccolta di l>Cll')Ìcri).L. 1.00. L 'Arie di Persuadere. L. 2.00 (t.80), Il sarlo spirilualc. (Mode e figurini per le :mime della stagione corrente}. L. 2.00 (1.80). Il l.ibrello della Vi/a pe,frlla. (Traduzione dal tedesco con introdu1.ionc 1 della l)eulsrhe T/te(I• /og;c). I.. 2,50. IL Callo/irismo Nosso. (Studio sul presente mo• vimenlo di riforma nel cattolici~rno). L. 4.00 Cos't il modrr11ismo 1 I.. 2.00. La Collura lla/ia,,a. (In collabora.1.ione con G. P.1r1s1). I.. 3.00 (2,00), Bencdello C,·ore. (Con bibliografia e ritratto). L. 1.60. La teoria si11datalisla. L. 3.- Ntn•al,$. Traduzione con introduzione. 1.. 2.&0 (2.00). G. LOMBARDO-RADICE Lr sr11ole ilalianr ali' CJ/ero. I... 1. - ALDO DE RINALDIS I.. de Saùtl /1/arlin, il filoso/" stonosriulo. (Tra– duzione e i11troduzio11e). I.. 2.50 RIVISTE Il Commeulo. (Numero unico, con In collabora– zione di alcuni scrittori della Vore, febbraio 1908, rarità bibliografica). L. 1.00. Il Leonardo, numero X, ollobre-novembre 1903, L. 2 00 (1.50) GAETANO SALVEMINI Il mi11islrodella mala t•ila. L. 1.50. (Ultimissime copie). ARDENGO SOFFICI lg11olo'lòua,10. (Con note ciel prof. S. C.). L.1.00 (0.75). Il ra.so11/edardoRosso. (Preceduto da: L'impres– sionismo e la pittura italiana. Cun 20 illustra– zioni), L. 2.60 (1.50). UN GRUPPO DI SEMINARISTI La sah 1 e::::a è in 110;. I.e ultime Cènlinain di copil L. 10 ogni 100 copie, I.. 5 ogni 50, franche di porto. BERNARDINO VARISCO I Alassimi P,·o6/emi. I... 5.00. ABBONAMENTO STRAORDINARIO Lire 2,~C5 per 30 numeri della " VOCE ,, da oggi alla fine del 1910.

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