La Voce - anno II - n. 18 - 14 aprile 1910

LA VOCE l'•I li J7 e Federico n~rba,01111 all11 IC•I• della ri\•o\u1ionfl YCIC(.v1to nella Gc,wu,111, ~en,vro in 111ardo ,; prepua a di tecodere le Alpi per conihallcr• la rivol111iooe consolare 1u,. liana come una iuurrHione COlll10 I' Ì1Qpe10 •• lii. 129 f'rè– dèuc 0.uberoune, chef de la •e•ola11on t'p,seopalo en Alle– ••rae, Hl propc;u, de co.raba,1111la IKond• pbuo de la re'l'O• l•liotl consula re l'a !tal e.•• nel proe•io.) P•C· 39. 4 Oramai I' 1•~11111010 e il p.ipa r>Ont.Ono che d11e con.oli d1u"a cocrra cbe u Gregorio \'I[ nò Amiro l\' urebbero compruo • (Il, 27J • Dè10,mais le cooiul ti le 1•~P• ICI comb1111tenl eo conu,11 d'uno 111erro que G,h,0110 VII n'auu,it par ent1epri1e. et q11'ilcn,y IV n'aurai1 pu 111:ce111é.,I, l'•IC• Il: e Invano J)apa od imperatore, ubbnlicn1i al111 p1op1111Idea, 10,tengono i ca •t•llani come alle.1111 nat!lr&\I del proprio 111olu1i•rao • lii. :119, nel t(u11mar10: e Te111a1iveo i11u1fti,an1e1 dq deu~ cbefs do la dm!1leo16 e11 fa1'eur dn; ch,hela1n1 •I. iw-i • S. la cooq1111ta ••lerialo (de, ca11cl11 e len4a • p,toOla, il flH> ricon0tcimeoto oella le1•htl c:oatemp ,raou. pre•t.11ta 111c..,_m:.anior d,Bi.cohl <o•tro le due formule 1mper1ale • pon11&..ia, cbe ooo •i po,. -oao eii prdc,iro a~ •iola,o • lii, 217: Mais ti la cooquote m1t61iello ltait lon1ue, lente pt-11lble, il n'e1ait par moin, dif. fidle do 111, tran•porler J,11111 le d,o!t u d11,n1 la l61ati16 de 1'6· potjue•J. P•II:• 43: e Ma puulu I con1oll eletti annualniente appaiuno latufficionli •· (Il, 300, nel touuoario: e Les villu li• b1u s'ap,e,çoi1'ont quo In cou111h ne ,ul'lheot plu, 1 rèprlmer lu tnn1blu qu'il faut crce, un nou-eau couw-erncme111. • IJAI, 47 • La loro 01ic1ne ,J., 111el& • 1lubelhoil nella quale tj .0110 faeci,dlcscamcate pe1dat• la laatule dei primi croai11I l'ace•• del llachla..,elli e I' ••ud1a101"1e del Muratori ecc ec<'. • j't1':di app111uo ci1a1i nel Fenati 11. 3yl e ,r)9 e Il M. e il )I I 'il potrebbe ancht> contin111re. M.- ti pull anche troaca,e. Il lc11010 aniYclil lui 6n dovo w-0111. Il 20 Aprii, si aprirà la PRIMA E– SPOSIZIONE IT AUANA DELL' IM– PRESSIONISMO FRANCESE E DELLE SCOLTURE DI MEDARDO ROSSO. Non per loro colpa gli orga– niuatori hanno dovuto porsi all'uni– sono con le abitudini del nostro sim– patico paese e ritardare di cinque giorni l'apertura. Questa avverrà però senza cerimonie. L'Esposizione (via Rica– soli, :za, nei locali del L-yceum Club) sarà aperta ogni giorno dalle 9 ali, 12, e dalle 14 alle 18. Inoltre il Giovedì • la Domenica sera dalle 20 alle 22 con illuminazione elettrica. Biglietto d' in– rrcsso L. 1.00 per una sola volta, L. 3,00 per tutta la durata dcli' Esposizione fino al lS Maggio, in vendita presso " LA VOCE ", presso le librerie Seeber (via Tornabuoni, 20), Beltrami (via dei Mar– telli), Gonnelli (via Cavour), Lumachi (via Cerretani}. Saranno esposte 6 opere originali di Degas, 4 di Monet, 6 di Renoir, 5 di Ccanne, I di Van-Gogh, I di Gauguin, 3 di Pissarro, 3 di Tou– louse-Lautrec, 3 di Forain, l di Matisse, J5 di Rosso, oltre a numerose riprodu– zioni. Catalogo cent. 0,50. II risveglio dell'anima francese. Chi -.i limiras-.e a giudic.ire il .JIJ•slère de la rlmulé dt"Jea,111~ d'rlrr (1) :uu:nendosi ai pro– n:climenti della critica letterari;\, !li farebbe una idea impcrfe11is-.ima citi \'alore che gli sarà :u– tribui10 dai J>O'iteri: gincchè 11011v'è dubbio che <1ut-~t'opera mngnifica è th·~tinata a occu– p.irt! 1111 posto eminente nt:lla ..,,oria gt:neralc <lel IHhtro paest:, e che fr,1 \·e11t'.11111i il nome •li P,.-,,:u~-.arà ino;t'p.trabilc d.,lla rinascita del p."ltriotti..mo fran1.:e..,e. :'\on g-1;1d1c PCguy la prctend,l -.facciatamente a ti\·olJ.dtore del IX'.'11· "it:ro contt:mporaneo; ma no, rht: "-•ppiamo che 1 moti profondi clt::lla 'io<.u.:tit n:.. ta-o ignoti ai lt:ttcrnti tinche non \t:11).:,1 u110 scrittore di forte tcmper;unt:nto a rile\Mnc loro l,1 re.1lt.'.I, e cht: qucs10 11011 creagi:\ 1111'(•1,1 ntu)\'rl, ma il segno che ,;li ,wric:i porranno all'ori~iue <Il <111c~t'Cra, sap– pia1w, and1c che il .1/i•.f/at" ,h /11 d,arilé dt/eamu d'. ll'f' e uno di quc::i -.egni ,torid. La rholuzionc drc)fu:-ti,ma ;1\c,:,,.1 tutto ro,e– ...c,:ialf)in 1·rancia, gli amici dt·lle 1rad12io11i ~i crtch:,·ano obbligati a !>CU· ,tr-.i u111ihn<:ntedi non c:.,crt' all',1ltcu,1 dt:gli aner-..1ri, {jUando ~i per– mettc\'ano qualche timido ncr..:11110di difesa : l'c:,erci10 pue,•a ra<;-.cg-11.110 ad at.·t'o){liere senzn prolc!'!U.-tulle le i111111011d1·uche la democrazin },;li ~ettm;1 contro; l' 1·111ver-.il.1cli};'u:-tzza\'anella f1.tida sentina dell' urnan iurh.rn<> '-"alcuni dei suoi l)rofe,wri r;tgiona,·ano t.·umc o-.piu di Bict'.:trc. Uopo l.1 guerra dcl , ~i 1 H;111hcrt c;piegm·a i 110,tri di-..1-.tri con lt: bu){ie c nm le « baie a chi.."lÌ <1\C\'ano abbrutiti; per più di trent'anni abbiaru ~pportato lc bugie e Il· « baie • all,1 Ca111betta; I.a ri,·c,lu,d,me dr!..") fu-;iana sarebbe Mnla impo<;,ibilt se i saltimba11d1i dell'opportu– nismo 11011nve~!:>ero reso ridicolv il 1>atriotti– "i1Uo. Oi.a;i la fan,;1 ha 1er111i11e;e con gran (1) t:•uu r, , /.r •,1110, J, I.i •••·/, J, J, ...,.,, J lr•. P'tnt. ••uo. c.-.., Jt la Qa,.-,ne, "" tk J. l'orbuai., I,. I... ,,1 11u:rnviglia degli stranieri, il pa1riotti'imo ragio– ne, olc <lella , ern Francia torna a 1110,1rar:,i. Ed ecco che un antico panigiano di Ore) fn"i ri– \'tndica alle idee patrio11icht: il diri110 cli diri– ).;'.erc il pcm,iero contem1>oraneo, 11\.' ,i perde in di"tCor.. i \'ani, ma pro,·a la ~ua IC-.icol produrre un libro che, a detta delle migliori intclligenre, con– ter,1 for-.c fra i capi d'o1>era ddla no'itra lettera- 1u1.t. Si tratta certamente d' 1111l{rancle avve– nimento. l'l·~uy non s'è messo a llarlnre (li C:io,·nn1rn d'J-\rco perchè l'esperienza 1-'li,l\t''i'>C :-.uggerito che la lel{gcnda della ,ergine lon.•11<:'ic era adatta a fat:ilitarc. il suo successo prc,-.o il J,,"l'anpub– l>lico. Ram!s ha fatta o:-.ser\'are che i tentath·i della letteratura cl' immaginazione fatti fin ora :-011 <1ue5to tema, erano Mati infelici. Sembra pcr,ino che i soggetti patriottici rie~cauo i11ge– nerale 1:>ericolosi per gli scri1tori moderni. Ap• peu:1 ci si occupa delle guerre <lella Rivoluzione lo spirito -.occombe sollo le iiw1ic della 11/r,rsi• trlil'u e le 110:;1redisgrazie del 1871 hanno :;u– scitntù -;opratutto delle J>Oe:..ied.1 caporal mag- 1,::iorc: per quamo i tede!-.chi ;1bbi;1no aggiunto nel 1h10 vagine immortali :1) 1Mtri111onio lirico dcli' Occidente. I.' e,perienza offerta dalle guerre cl' indi1>en– denta delle nazioni è molto i..,truttiva. Regna– "a in <pie! tempo nelln Genn.111ia una :,lraor'– dinnrin rinascenza crislinnn. Kocrncr 11011 separa la rcli1,do11cdalla patria: e Padre, 1' invoco, - dice il soldato nell'ultimo cnnto com1>osto alla \'igilia della ba11aglia di Upsi,1 - l'adre, gui– dami, alla \'il:oria o alla morte. Signorc, mi :-.ouometto ai tuoi ordini. Sit,:nore, conducimi ..,econdo la tua \'O)ontà .... Padre, io t'onoro. Non si tratta di comb.1.ttcr per beni terreni, ma di difender cou la spada <1uel che e' è di più -.anto. l\lorte o trionro ! lo l'onoro, Dio. l\l'ab– ha11do110a le ». I nostri romr111tici han do,·uto una gran parie del loro succt."-.-.o nllc idee rcli• ~io!le che furono alla mocla d11po la Re~taura– zione: \"ictor Hugo è rima~to 1>t.•r tu1ta la \'ila fa11a1icame11teattaccato a una teologia che i filo• -.oti tro,·ano, non sen.t.a ra~om• 1 molto rudimen– tale, ma della <1uale riconoscono l'utilil., 1>0etica grandissima. :-;on ~i può dire che una ICJ{J.;C imperios."l c:,ign che il soprannaturnlc nccom1>ni.:11i tcmi p:ttriN1ici ; ma è incontestnhilc che fornisce loro un punto d'nppoggio col-il imponantc che ogni ">t:rittorc ~crio de\·e cercare d',werlo dalla p.. 1.1te -.un <1u,111doYuol parlare dell,1 J>.1tria in modo degno. )la il soprannaturale ni:,1iano non :,i pre,ta focilmente alle forme d,.-lla letteratura profana, ed ecco perchè il tt:111.tdi Gio,·anna d'Arco è stato fatale a tutti c1udli che han \·o– luto trattarlo. Il sopranrrnturalt: ni-.tiano ha le sue leggi che possiamo scoprire e-.:-1111inando In li1ur/.:'Ìn cattolica. Eccoci ))Orlati a concludere d1c per scrivere una grnncle opera patriottica, bisoRna prendere is1>irazione clnlla letteratura ecclesi;1-.tica ; ed è quel che l't.•~t1) ha avu10 la huon.4 \'Cntura di riescire a fare l·1'(.:t:1le11teme11te. Quanto siamo lontani dall'ideale di tiuei buoni rè'pubblicani che cercano poeti t.·ap,td di • lai– cia.ue Gio,anna d'~\rco • ! Ecco 1111 patriottismo pre,l·ntato ~otto un a-.petto che non garber:i punto :ii rnzionalisti. Le ncn•s-.itft artistiche han condotto Péguy a 111c1tcrc in piena luce l'unicio che ha nella ~toria la c-rcdeu.m al soprannaturale. Ora i -.apit:ntoni nttuali ,;, iluppano tutta In loro .thilit., tler na– -.condl·rlo, e l'arte, trionfando <·o:,i della fal~"I scien.-,t che !-ii contenta dcllc ;1p1>.1renze,rag– J<iunge la realtà' f\·KUY ha ~celto un genere che ,i pre~la ,;o. pratuJtc, a lodi d'entusia ...mo, a lamenti e a :,up• pliche; che si riattacca evidcntc1111,:111e nl J(enere prt."drammatico dal qunlc procede il dramma t:schileo. La liturgia cnuolica produce co:-.i la le11crntura predrammatica, 111,1 n,;1 si é. per dir CO!-.i,rattrappita per cau-..1 dd tColo1,:i: si iratt, 1 or. 1 di ~legarla e di mt:sn1lilfl' alle formule ortod11,;,c delle rappresenta.t.io11i l>f>JX>lari. L'o• ..,cilla..:ione che lo spirito subi-.te IM'>'i.llldo da quesk formule a <1ue!;te rapprc-.cntazi.0~1i, urt~ alruni lettori ~uperficiali, ma C cond1z1011e di potenti.: bellcaa ; cd l: persino 111,te\'Olcche nei momenti nei quali l'anima t.: partit-olarm<:nte conunos,a, il discorso dehha ric:m1>irsi di ricordi pre,i ch1lla \·ita più comune. Pégm è -.iato n~oho ardito e molto abile in que:-.to i:enl·re, e fa ncor– d.1re ct-rJc pitture anteriori a U,tH,wllo. Tutti \anno che l'el0<1uen,a ccclc-.ia ..tica non ,cguc le stc-.se leggi di qucll,t profo1u, c ~e omelie 1,::iu,tamentc ammirate dd <·.1rd111;,1~c P•~ 11011 polrebbcro servire di modello a' d1-;cor:,1 politici o tlei tribunali. Se le i111it.1s-,ero,pa~– rcbbcro mancar di misur:l, 1,;iacd1è appeua il lirismo IOtT..t al soprannaturale moltiplk:i le ri· p<:ti.-ioni, le progressioni delle im11111).;i1.1i, .il ri: t,,rno ,opra idl!e già esprt.",~C. e '>em_bra1-.p1rar-!'t1 piutto-.t,, .1i procedimenti della n1t1,1(.:ache alle Bibloteca Gino Bianco regolt seguite ùni nostri buoni scrillori. Ne resulu che gli cOCui sono pes-.imi 11uando questo <.tile non t" maneggiato da uomini nutriti di col– tura cla'-,ic;t. Xelln li1urgia ,·i '-Ono ,p<::,',() 1>arecchie ,oci che ,i rh,pon<lono, ma non e' è che un'anima sola: <1uella dd popolo cri~tinno. P!:gu)· ha sa– crifica10 volontariamente gli C!'tpeclicn11che gli forniv,tno In Moria e la p,;icologia, spediemi ndopr,lli spc~,o dai nostri autori moderni. Ecco un m,lgnilico esempio di probiti\ lcttcrarin: ma bi"ìogna a1,:1,:iungcreche questo procedirneuto ha una ~ìngolar foru educati\'a, J>e.rcht:il lettore non fini-.ce mai di tro,·ar~i alle pre,e con l'anima eterna dell.1 Fr.mcia; ora il no-,tro .Jhslàe è un'opc.-ra educati\'a, come l'ha ricunosciu10 Bar– rl.'s co:.1 beut:. Sar,\ mollo intert:ssante 1101are 1utli J.:,"h inci– denti ai quali offrir:, occasione la lolla impe– ~nata intorno al ,1/yslère de /(I dmrilt' ti,• /emme rl'Arr ,· 111ttii e brulli tipi • sentono che il po- 1ere politico del 11uale godono, è minaccia io da un 'afferma,ione asprnmente cattolica della Ira• dizione francese ; essi cercano d1 :,,offocare la ,·oce dell'ancrsario impre\'i!'tto che ..,j drizza da\'auti a loro; molte bra\'e per-.one 11011 osano contraclire, tro\',111dosi disorientate di fro111e a Ull'Ofl(:ra CO:,l originale. l'éguy è 1111J>O\'ero che non cerca di diventare ricco sfruttanclo il proprio rngei::110; ma ha recle nell'op_er:1 sua e sn as1>ettarc: frn le persone di <1ues1a specie qua111c 111ai -.e ne contano \'incitrici del mondo? G10)l(;IO SoH.81 •. PRATO A Prato ha data una mezza celcbrit:\ Cahriclc cl'An1111m:io che la camò fra le dlltt dt'I sile11::io. Or;t 1>erò questo attributivo non le cou,·iene pili. Il silentio :,11'11ero e solenne è rotto ohrc che dalle can1p.ine, che forse suona\'ano incli,1\'olatamcnte anche al tem1x> del poeta, dnll' urlo cli cento sirene che chiamano al lnoro gli operai di cen10 officine romb."lnti e frementi di la\'oro, parte in citt.·1 e ,,arte -.parse lungo il Bisenzio. I.' industria che dii lm·oro a <111e"ite f.ibbriche è la la\'oraziont: della lana, che fa arri\'are a Prato a milioni e miliardi cenci da tulle le par– li del mondo, ammorbandone I' arin, nm produ– cemlone la prosperità. E la popolazione cresce, si pigin, ri}{llrKiln e si rovescia fuori delle <111a– dri!Htere murn medie"ali, crean<lo nuovi ~obOor– ghi che po:,-.ano contenere questa pienn in con– tinuo incremento. )la in ques1a agglomerazione di gente nttÌ\';I OJ>erosae feconda non \i vh•e al– cun,1 , ita intdlettuale, fenomeno que:,to, a c1uanto ho ,·i...to in parecchi articoli di questa serie, co– mmte a parecchi centri manifauurieri. ="on dirò che a Prato non ci :-.iaqualcuno che, magari a tempo a,·anzato, non 'ii occupi di farsi una cultura, ma sono dei solitarii che non in– fluiscono aff,1tto sulla generalit:\. Xon mancano qui, come altrove, certe pre1ese ne! unfl vit~ in1cllet111:ilc, e qunlcuno lenta OKIII lnnto <11 crcarl:1 e iniziarla, ma questi conttti cadono per l'indifferenza generale, per I' incnpacità della horKhesin :1d uscire dal torpore mentale in cui o;on11ecchi:1. \"edon J:1 luce in Prato alcuni giornali, uno monarchico, uno socialista, uno clericale ncris– -.iino; uno ,e ne fu, fino a poco tempo f.1, radico– repubblicano ; tutte le linte insommn son rnp• pre~enrnte in Prato, che però è città 1ne,·alen• temente moc.leratn. '.\la al difuori delle solite competilioni municipali e di qualche acce!1110 agli awenimenti J.:'~ne:ali cl!e abhin,~o speciale importanza, q11e:,t1 g1ornal1 11011 s1 occ11pn110 di :-.ltro e 11011 fanno niente per elcvnre di 11)1 millimetro il li\'ello della cultura dei loro lettori. Del re-!.IO11011 pnre che i Pratesi !'tiano appns– -.ionati lettori di giornali: del fo~lio più letlo - che (, nnt11ralmcn1e il Co,-rù,,·e drl/r, Srrn - 11011 'ii \'t:ndnno più di un 150 copie, "it."t,:uono il (;i,i,·,ralr d' /la/ia e l.11 Trih,um e poi a gran di– ~tanza. il Saolo, l'.·/:-a,,/i.' ecr. Xon J>arlian~o l)()i di J,tiorn.lli di cultura: "i arri\':U1<>sei copie del .l/1,r·;oao e raramente si ,endon tutte. \";1 molto inn.·ce la /)ome11ira dd Corrie,,. e ltllla la ri"ipettnhile famiglin ddle Rose d'. lmore, l·ì,r– falk e ,imili lordure. . . :'\'011 ci sono librai. I cartola1 proHedono cli lihri l{li alunni delle scuole e vendono i lih~elli ,!elle opere chi;' si danno al teatro, qualcht- libro di a111cnn lcttur .. per fanciulli e la Ct',u,_/t'lk Hrffi·, uno dd pochissimi libri non ,c0Li..11c1c!1e fanm) 1110-.tr,1 tah·olt:r. 111 qualcun=: <.11 11'!.ell<: , C· triuc e che non -.o quanto smercio trounc.1 (t •. j;; curio ..o che , i 'iOno pare<"chie tipogr:the che fa, ornno bene e a preni miti, il che induce pa: recchi a -.umpare i loro la\'ori a l'r,110, nrn di que..,to n,llur:tlmente _no~ _si a,·\'an.t~~a,ia ~a.~ul– tura del p:ic,c. I.o Stnbd11~1cnto (,1,,cht.'111 .s1 ,1111 - pa i da'i,ici 1,t!ini_della _D111=: J\lher;.:-l_1ett1 ,c.hc recentemente: nchwma1a 111 ,·,ta, hn d,110 I 111- cnrko a peri-one competenti come il R.a!norino, il i►i ..tdli ccc. di rimellere a 11uovo ~e ed1t1<i111 che in ;1hri 1empi avevano cu~nle il Buuli,. !I ~•nu– nucci, il Ril{utini ed altn ,·:tk·ntuom1111. ~mo hclle edizioui, 11i1ide, accurate cd CC'~)IIOmt~he: ma <1ue~1a01:>er,1 l" puramente. ~1~~,1~01, '1111'.!dt in p:lrte commerciale, e non e 1nd1z10<Iluna, Ila dello ,pirito. . .r\lla quale, rip eto, no n manca ~uniche a~p1ra– tiont-. Xe l.'. un indi.t.io la fondaZ11me del\a l'ro r11ll11r1t dell,t qualt: ,i fect: ini,datore !lii j,:'10\'ane di buona \Olont;\, che .r!usci coi! ~u1,·;1 pr?pa– l{anda a risve~linre I' dtli' d1c1.11110 ~o"ì~ - prnk-.c e 'ipit11{erla ,11\:1 fondnzi01ll· della_Soc1el:). I :-.uoi ~for..:i 11011 rurouo. credo, l'Cc_c-.~1v:uncn~c grnndl, P?ichl- i_1~ri1~1i ~cl accor).;'ers1d1,cs..;erc .11~ mi,erC\'Oli cond1t10111d1 cultura !.Olio I pr.1tcs1 -.te-...,i, ,iC'f"i1t'• l'iniz.inli\•a ebbe lart,:o plnu,o e fa- (1) Il 1,ko J~t Kcnclh ~ 11a10 moh.:, ,oJ~t.J, J"f~hc !"•~111« , J_ I ,,:o , 1 rr•ICl< ..,pg 1c11ihlmcc:~ ~1.iar,on,1 ••1,. 303 vo,·e. )l,1 tutto t: rim:,..,to li ; la Pro cullut"ct pra– test nun ha ,111cor;1 1111 loc;ile proprio e per le poche conforcnze che <;i-.on tenme h:a do,·uto S<:Hir.. i di ,aie pre,c in pre:;tito. Il pubblico del resto non \·i ,. mai accor-.o numero-.o; 1 .. ud pre– ferbcono andare :t Ictio o al ca11t:• i nun ,oci d~bbono Jlagarc, quint.li ... Ri :orcio clll· .1lla ,,rima conforeru:a. d1c fu te nuta da Guido ,1auo11i, "' era J>OCO 1~il1 di cìnqu.uua e un buon cun1inge111e a formare lai nmuero. lo da\'a il Comitto :-0,1· zionnle con i ... uoi ,tlunni maggiori. * Eppure a Prnto nun 111.1nca110 nè tradi..:iuni, nè istituzioni di cultu1;1. l)i fronte ngli 01lilici della cillà 11110,;1, i la\'ori di Donatello, del Uppi, del Sangallo attt."'itano qu,tle amori.."ebbero i 110-,tri antichi 1>t-rle cos" bdlt", e i nomi di Comcne– ,·ole, di Scr Cheranlo e di mille allri ci 1110-.trano come in altri tempi anche que~ta terra dt."">,eil suo contributo alla lettemtura nazion.tle, \"i ~no ,cuole tecniche, come è giu..,10, a/Tol– latissime e un Liceo Ginnasio che sarebbe ror..,e deserto:,cno11 lo alimentas-;e il Con\·i110 Cicos:11ini. In altri tempi ru un'ollima scuola e ne 11!-.Cirono dei v:1le11tuomini- hnsterà citare il d'i\ 111111111.io. lo non so se ora una ,imile ormn di piè 111 or - 1ale calpesti ... I' iru1>i,111tito del magnifico editi:r.io. 111.1 se è la scuola che forma gli ingegni, e' è 1>0coda ~,x:rarc. Non cht:, intendiamoci, i pro-– fos~ri che ,·i in"iegnano siano tutti dappoco, anzi , e ne sono dei , .1le111i e tra e~si anche t1uaJ. cht: Ja,·oratorc che sa estendere l.t :i,uaauivit,\ al di fuori della scuola - tale, qualunc1ue -.ia l'ap. prezzamento che dell' 01>era sua si po"isa r.1re, Giulio Caprin - ma essi si adanano un po' troppo ali' ambiente e fanno la pura lezionf' re– gol:amentare. 1 n 1.iceo spccialme111e, dove pure s:i– rebbe necc;;"inrio, ne'ì,11110si cura di :r.prire nuo"i orizzonli alle menti dei gio\'ani, di nccenderli del sacro amore pt:r la cultura, S\'egliarli, sco1erli, suscitarne le più intime e ripos1e energie spiri• tuali. L'htitulo ha una buona biblioteca, che. ricca di materiale antico per la dotazione \"an– nucci è 1enu1a al corrente delle pubblicazioni mode~nc>, 1>er<1uanto è concesso al fondo limi– tato che le è dedicato. I gio,·ani però non ne approfittano, nè age,·olmente lo potrebbero per la mancanza di uno che sia addet10 ad CSS."1 1 mentre pure in tanto t)ersonale di cui il Liceo e il Convitto dispongono, non do\'relJbe es:ier dif– ficile trovnre qunlcuno che senza grande sco• modo potes:,c accudirvi. * Istituzione veramente f{loriosa pel suo p."IS,;nto è la Soridd di l.<lhmt IAaj[i .l/11:::i, elle fu la prima Biblioteca po1>0lare d' Italia e di Francia, do"e la 1>rimafu istituita nel 1S63, mentre <111e– sta fu fondata dal Bruni nel 1t>61. Ebbe inizii difficili, ma l'ardente fede gio\'anile di .\n1onio Bruni su1>erò Kli o-.tacoli e l'opera ebbe incorag– giamenti da (;arib.1ldi, d~1_)li~h~le Amari, G. Ar– rivabene, R. Lambru,clum, l:.nnco Ma)·er ecc. Da allora, 1rn "icendc or tristi or liete, l'i-;titu1.iont:; ha sempre vis1;uto e<I ora 1111 buon numero di soci le assicur;t l' a\'venirc. 11 maggior nucleo dei suoi libri è costituito da romanti e 11ovcllc, le opere di cultura sono ass,1i meno. Quan10 a ciò che leggono i soci i, dO\•rci ri1>etere quel ~he altri in \'ari articoli di questa serie hanno :;cnuo di istituzioni com,imili; gli operai leggono )lon– tèpin, Ponson du Terrnil, Gaboriau o Zola, gli studenti e le maestre leggono Zola, )lnupas:-.nnt, France, \"er~a. d'Annunzio e in genere gli autori più moderni. l'u artico~o del!~ Statuto _della So– cietà dice che !'!COpo d1 essa t: de,·a're 11gusto e la cuhura del l)OJ>Olo, ma quando chic::-iipc!chè dunque 11011 le\'a,sero dal catalogo Mont~p111 e compagni, il bibli~tcciu"io. mi rispose che se. ciò si facesse );li opcra1 11011 s1 assoc1erebhero pn\ e I' istitmdonc 11101 rchbe. Così anche <1ucs1a m:mca in gran pnrt<: al suo s~oJ~• . . . La Bib/;o/e('(t Nunnoma11a, antica e ncca d1 classici Ialini greci e italinni nonchè di docu– menti per la Mori.i _pratesc e toscana, t: un ente autonomo con rendite proprie e che -.o lo 1>erciò 11011muore. g frtquemata da qualc.he ._,udente del Liceo che \<la copi an·i le tradunoni dei te:,ti latini e l{reci che g.li ,en·ono ~er l:1~cuoi=: e. da qunlche ... 1udioso ~1>1gol_atort: d1.docur_ne1111. :'\on credo che i le11on abbiano mai raggn11110, non• chè superato, la media di cinque al giorno_. Del resto l'orni io di cs-.:1 è fotto appos1~1 per d1~sua– dcre clnll'anclarvi; :1prc dalle ore 11 alle 13 e non tutti i giorni. La /.1t:::rri11ì,11m .•. è l' :1r:1ba Fenice. l 'n tnl Lazzerini morendo l;,1..,ciò al Comune una !-.Ua~o– piosa raccolta di lilni ed una certa -.omn~a. aR!n• chè es~ li face...,e ... en ire ad U!tOpubblico. 1-.b: bene, da tanto tempo il ~omune 11011 ha ma, potuto o s,q)uto trm:irc li .loc~le per <1ues1a bibliotec:r. e ne:-.-,11110 :;1cura <li :;pmgt:"rloa farlo. Questo è già 1111 eloquen1e indice dell'amore che i Prate-,i hanno 1>cr la cultura, ed .. e: nnche 1111 fallo che 11011 t.>rn;1 ad onore del Comune, che contra,•\'ienc nlln volout;\ del 1esta1ore. L'n altro indire. Il teatro lirico è gc111 .:rnl111enlt: freq11e111atoper 1111 t·cno g1.1~to( ripe.io 1111 cer~o gusto) 11111sicitle che il pu.bbhco possu:d~: ma 11 teatro di prus:t, -.e ll<HI \'1enc Ile SanCll'ì e 11011 rapprc-.t:111,1dr,1111111oni, re~la de-.erto. . . In compeu,o i cinematografi fam~o nfl:'rom, ) caffl! son -,cmpre pieni. le beuole rtK_urg1ta1_10 ~1 OJ>e.raiche ,·,111110 ;t Ji,re iJ Jias~o. ;\e cler)cali, nè sociali-.ti, che pure tanto gn~an~ 1,er _n\cn: dic:1re cin-.cuno al proprio partito Il merito dt \'Olere il bene del 1>o1>olo. rie:.cono a fondar~ una l'nh·ersit;\ popolare, un' i:-.~ituzione qual,ias1 che li strappi aqut:sla dcgr.1da1.1one. neanch~ un I )opo– Scuola o 1111 Ricrt.•n1orio per i loro. figli, _eh~, :ih• b.1.ndo11ati dai padri e cl,tllc m~dn cht: 11 J.;iorno Javor:l.110e la sel'a lino a 1arch g:wazzan.ù, !'r~– scono per le , ic, r:1~,1u:1g!i:'. petulante md1sc1• plinnta e riottosa, ottnna nulma l~~r la ,tep1>:tche allieterà frn qualche anno la pac1hca I rato (1 I. C.:\. J.nm, 1. (1' ~rl""rno ,Nili ,tUCol, ,,,>nt.i il IIUO\'O v~.:oT! h. ttillut~ •• R,:fc.ll1<1r,o. p.,h.l <tut•t"ncmr,o •rl■11:""e aa~k gl, ,Ju. ,..u,1 a Of~Ofl' IQ qiottlO -< "-'• L,· rirhit.f/,· dl'I 1.•,1l11111e di GMlatll> Snfrt• mini: Il mini"itro ddl.1 111.d.t ,·it.tJ supat111~ di moltoil numerodi ropfr di rui ancora d1- sponin1110. Sarm!o d.1mq~1r grati f1/111/e q11r~I,· librerie e a que, prit•nfl rbe vMrnmw subito risprt!irrile rnpit- im.•mdute,nrrompng11nmlolr dr//' imf'lrtt, tlrllt t•ouiute, sro11tt1 dttrath1.

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